Il te’ verde e’ conosciuto fin da tremila anni avanti Cristo, quindi possiamo dire che e’ una sostanza che l’umanita’ sta assumendo da 5000 anni.
E’ stato inizialmente coltivato ed apprezzato in Cina ed e’ poi stato portato dai monaci Zen in Giappone circa mille anni dopo.
Sono Fulvio Dominici Carnino, presidente del Movimento Estensione Vita.
I benefici del te’ verde furono descritti fin dal 1211 da un prete Zen giapponese chiamato Yeisai che fece un trattato che si intitolava “L’effetto benefico del te’ verde”.
Vi fu poi nel 1700 durante il periodo Edo in Giappone uno scrittore chiamato Ekiken Kaibara che scrisse un altro importante trattato: si intitolava “Yojokum” o “Lezioni per la promozione della salute” e non parlava bene nel te’ verde perche’ diceva che alla fine faceva dimagrire e non andava assolutamente bene per l’epoca.
Il te’ verde si ottiene dalle foglie e dal gambo di una pianta che si chiama Cam:elia Sinensis.
Il te’ verde viene prodotto senza farle fermentare, mentre invece il te’ nero e’ prodotto dalla fermentazione di questo materiale.
I cinesi e i giapponesi hanno bevuto il te’ verde per migliaia di anni e ne hanno apprezzato non soltanto il gusto, ma i grandissimi effetti sulla salute.
La principale sostanza attiva del te’ verde e’ l’Epigallocatechina e poi ci sono una serie di altre sostanze che sono tutte quante qualcosa-catechine: sono in quantita’ differenti e hanno effetti differenti.
La sostanza attiva ha molti effetti positivi: innanzitutto agisce contro le specie reattive dell’ossigeno che come abbiamo visto sono molto deleterie per le cellule e per il metabolismo.
E’ poi un antiossidante ed e’ anche una sostanza che previene le degenerazioni di tipo tumorale.
L’effetto finale e’ di tipo antinfiammatorio: come avevano visto e’ molto importante agire contro l’infiammazione che ha tutta una serie di conseguenze estremamente negative.
E’ anche antitumorale e anti-angiogenico, cioe’ contrasta la creazione di nuovi vasi sanguigni che sono alla base della creazione delle masse tumorali.
Quindi questa sostanza attiva che e’ vista come EGCG, normalmente viene indicata con queste lettere maiuscole, e’ sempre piu’ al centro della ribalta dell’antiage perche’, essendo antinfiammatoria, essendo preventiva di una serie di degenerazioni, non solo tumorali, ma anche per esempio di tipo neurologico, fa moltissimo per prevenire gli effetti dell’invecchiamento.
Ha anche un effetto estremamente importante contro le degenerazioni del sistema cardiocircolatorio che sono la prima causa di morte in tutto l’occidente; quindi e’ sempre piu’ apprezzato anche per gli aspetti positivi su questo.
Ma alla fine ha un effetto di allungamento effettivo della vita?
In molti esperimenti di laboratorio si e’ visto di si’: per esempio topi trattati con questa sostanza sono passati da una vita media di 92 settimane ad una vita di 115.
L’effetto di questa sostanza attiva sul DNA e’ quello di impedire la metilazione del DNA stesso: quindi impedisce il fatto che vengano attaccati questi ‘segnalibro’ e quindi produrre Deriva Epigenetica sparpagliata lungo la catena del DNA.
Agisce anche impedendo la deacetilazione degli Istoni, questi ‘rocchetti’ su cui il DNA e’ avvolto.
In diversi studi si e’ visto quindi che ha un effetto antitumorale e anche curativo, per esempio per il cancro della pelle, e anche per attivita’ gia’ in essere.
Un effetto importante e’ che i polifenoli attivi del te’ verde hanno un’azione antiossidante, quindi vanno attivamente a cercare e tirare via i radicali liberi, ma producono anche la creazione di antiossidanti endogeni, prodotti quindi dalle cellule stesse.
Un altro effetto e’ l’attivazione della AMPKinasi, che sappiamo essere estremamente importante per tutta una serie di reazioni metaboliche ed inibizioni di alterazioni metaboliche.
Attivare la AMPKinasi e’ importante per la perdita di peso, per la trasformazione del grasso viscerale in energia; quindi questo e’ anche un effetto molto desiderabile, specie del mondo occidentale.
Autofagia: abbiamo visto che e’ un’importante funzione delle cellule: autofagia significa mangiarsi da soli, e e’ quella serie di attivita’ per le quali gli organelli degradati o danneggiati o le sostanze di scarto che si producono nella normale vita metabolica della cellula vengono riciclati.
I polifenoli del te’ verde promuovono moltissimo questo tipo di attivita’ di autofagia, soprattutto in alcune tipologie cellulari come quelle del fegato, quelle endoteliali e i macrofagi.
E quindi sono estremamente benefiche per questo perche’ evitano l’accumularsi di sostanze di scarto e di organelli degenerati che vengono convertiti nei costituenti di base che poi vengono riciclati per fare cose nuove e funzionali.
L’effetto antinfiammatorio produce anche un’attivazione del sistema immunitario, quindi ha un grosso effetto anche sul sistema immunitario stesso.
Abbiamo visto in altri video di questa serie che l’AGE e’ un sottoprodotto dell’eccesso di glucosio, quindi dello zucchero, e di una alimentazione sbagliata ed e’ molto negativo.
Ebbene, le proprieta’ attive del te’ verde riducono non soltanto l’AGE circolante, ma riducono anche i RAGE, cioe’ i recettori di questo AGE.
Quello che si e’ ottenuto come effetto, ed e’ stato verificato da esperimenti di laboratorio in doppio cieco, e’ che uomini in sovrappeso trattati con te’ verde hanno ridotto il loro peso corporeo, hanno ridotto la quantita’ di glucosio circolante e hanno ridotto l’attivita’ insulinica e quindi la progressione verso il diabete, perche’ hanno anche ridotto la quantita’ di AGE e di recettori per l’AGE, il che e’ molto positivo.
La riduzione del peso corporeo e’ evidente, ma e’ lenta; quindi e’ importante, come per tanti altri trattamenti, la continuita’ nel tempo.
Non e’ certo un trattamento rapido per perdere peso in fretta, pero’ l’effetto c’e’, si e’ notato ed e’ piuttosto significativo.
L’osteoporosi e’ un problema per molte persone, soprattutto donne, in occidente: le ossa diventano porose, fragili e la somministrazione di te’ verde si e’ notato essere positiva in questo senso, stimolando l’osteogenesi, cioe’ la creazione di nuovo tessuto osseo.
Addirittura in test di laboratorio si e’ visto in vitro, quindi su cellule messe in un ambiente di laboratorio, la produzione di nuovi organelli che sono la base della produzione dell’osso.
Per quanto riguarda la salute del cervello e del sistema neurologico si e’ vistoche il te’ verde ha molti effetti positivi anche su questo: innanzitutto i polifenoli del te’ verde sono in grado di superare la barriera emato-encefalica, che e’ quella che separa la circolazione sanguigna del corpo da quella del cervello.
Poche sostanze riescono a superarla, appunto perche’ il cervello viene mantenuto protetto da eventuali inquinanti nel sistema cardiocircolatorio.
Ebbene, i polifenoli del te’ verde sono in grado di superare questa barriera e quindi andare ad agire sulle cellule celebrali dove hanno il loro effetto antinfiammatorio e quindi proteggono e in un certo senso anche guariscono molte degenerazioni di tipo cerebrale.
Un importante meccanismo e’ la Neurogenesi dell’Ippocampo: la creazione di nuovi tessuti neurali.
Questo serve per tutta la vita per la creazione di nuovi ricordi.
Ebbene, in diverse ricerche si e’ mostrato come l’assuzione di te’ verde vada a stimolare questa cosa: la Neurogenesi dell’Ippocampo.
Questo a sua volta produce un effetto protettivo dall’invecchiamento e genera un miglioramento delle capacita’ cognitive.
In molti esperimenti di laboratorio su topi si e’ notato un forte incremento delle capacita’ cognitive e spaziali, quindi la capacita’ di orizzontrarsi, di andare in giro e di non perdersi in ambienti spazialmente complessi.
In altri esperimenti di laboratorio sull’uomo si e’ visto un effetto positivo nel contrasto della demenza senile, dell’Alzheimer e del Parkinson.
Addirittura c’e’ uno studio del 2006 per cui e’ stata approvata la somministrazione degli estratti di te’ verde per la cura di verruche anali e genitali.
L’EGCG puo’ essere assunto bevendo te’ verde; il fatto e’ che per ogni tazza di te’ verde ci sono dai 70 ai 90 mg di sostanza attiva, mentre invece un integratore ne contiene dai 400 ai 600 mg o piu’.
Quindi e’ piu’ facile assumere una pastiglia piuttosto che una decina di tazze di te’ verde tutti i giorni.
Il picco della concentrazione ematica nel sangue si ha dopo un’ora e mezza e se ne trovano ancora nelle urine fino a 15 ore dopo.
Bisogna anche fare presente che in ricerche recenti che necessitano di ulteriore approfondimento della comunita’ europea e’ indicato un potenziale effetto negativo sulle cellule epatiche, quindi sul fegato, in concentrazioni superiori agli 800 mg al giorno, quindi sarebbe il caso di mantenersi al di sotto di questo.
In ogni caso gli effetti collaterali rilevati sul campo sono abbastanza ridotti: un uso eccessivo puo’ portare alla nausea e a un effetto di bruciore che comunque e’ legato veramente a un uso in qualita’ davvero eccessive.
Quindi e’ una sostanza millenaria dai molteplici usi che puo’ essere assunta tutti i giorni ed e’ perfettamente naturale.
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Fulvio Dominici Carnino, presidente del Movimento Estensione Vita
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