Se cercate online il mio nome lo troverete collegato al progetto ubitar perche’ e’ stata un po’ l’ultima startup della quale mi sono occupato, l’ultimo progetto prima del Movimento Estensione Vita.
Quindi ha senso parlarne perche’ molte persone vogliono sapere chi e’ il presidente del Movimento Estensione Vita, come e’ arrivato a fare queste cose e cosi’ via.
Abbiamo fatto il capitolo zero: come e’ nata l’idea, per me almeno, di cominciare a prendere integratori per l’antiage e che effetto mi hanno fatto.
Abbiamo fatto il capitolo meno uno: Katy, la donna che in una notte fatale a Las Vegas ha fatto si’ di far partire la mia possibilita’ di occuparmi di queste cose e voi di vederle; pero’ molte persone si chiedono “si, ma cosa ci eri andato a fare a Las Vegas, che tipo di startup stavi portando avanti?”.
Poi molti vanno a cercare online e trovano quindi riferimenti a questa cosa, sono moltissimi i miei video promozionali su questo.
Probabilmente il fatto che a Reno per quattro notti di seguito non sono riuscito a dormire e per poco non sono morto e’ legato anche molto a una serie di conferenze ed eventi nel mondo a cui ho dovuto partecipare per portare avanti il progetto di ubiatar.
Sono andato in decine e decine di luoghi diversi, passando da -20 a +35 gradi nell’arco di un giorno, sempre su aerei e cosi’ via e questo ha contribuito anche a far scatenare tutta questa serie di situazioni e la serie di video che hanno portato anche te in questo momento a guardare questo.
Quindi il capitolo meno 2 della storia del presidente e’ ubiatar.
Che cosa era ubiatar?.
Troverete un sacco di informazioni on line su ubiatar, belle e meno belle; ubiatar poi e’ stata una tecnologia che e’ stata licenziata ad altre societa’ come ubiatarplay (una societa’ svizzera in questo caso) e quindi troverete del buono e del negativo, gente che ne parla bene e gente che ne parla malissimo.
Io sono arrivato a Las Vegas dove poi ho conosciuto Katy e ho partecipato all’evento dell’estensione vita perche’ stavo continuando il tour di promozione del progetto ubiatar.
Il progetto ubiatar era nato tre anni prima, ancora a San Francisco (un’altra volta); pero’ in questo caso era nato in un posto che si chiama Vallejo, una cittadina a nord della baia di San francisco, dalla parte di Oakland, quindi verso est.
Una mattina mi sono svegliato nell’hotel e avevo in testa questa idea: l’Avatar ubiquo.
Ubiatar sta per “ubiquitous Avatar”.
Avatar e’ una parola che e’ molto usata nel mondo dei videogiochi (e anche in altri) sta per alter-ego, un personaggio che ci rappresenta in un’altra dimensione, in un altra realta’; deriva dal termine sanscrito “Avatara” e rappresentava l’incarnazione in un corpo fisico umano di un dio che restava invece sul piano spirituale.
Per estensione e’ diventato il personaggino che controlli all’interno di un videogioco o comunque qualsiasi altra entita’ che faccia da mediazione fra te e un altro tipo di realta’ nella quale non ti trovi.
Ubiquita’ e’ una parola che conosciamo bene, deriva dal latino “ubiquitus” e indica la capacita’ di essere contemporaneamente in piu’ posti nello stesso momento; era un po’ quello che faceva anche Padre Pio, si chiama bilocazione (due posti): ubiquita’ tanti posti contemporaneamente.
Ubiatar sta per “ubiquitous Avatar”, la possibilita’ di avere una Avatar e di essere contemporaneamente in tanti posti allo stesso momento, posti nei quali non sei magari fisicamente.
Mi venne quest’idea qualche anno prima di questo evento e poi ne ho parlato con una serie di amici e persone che sono poi entrate nell’impresa, da li’ e’ nato il progetto ubiatar.
Io ho sempre fatto l’imprenditore, ho sempre lanciato idee innovative, tecnologie, nuove start up e cosi’ via.
L’ultima prima del Movimento Estensione Vita era ubiatar.
Ubiatar essenzialmente e’ una tecnologia che consente di avere il teletrasporto di Star Trek: non e’ che uno venga smaterializzato e rimaterializzato da un’altra parte; e’ il fatto che tu da dove ti trovi, che sia la casa, l’ufficio o il divano, tramite il tuo smartphone o un pc puoi controllare un’altra persona che diventa il tuo Avatar.
Quindi tu stai “noleggiando” quell’altra persona, in un certo senso ne noleggi il corpo e lo usi per quello che vuoi fare in un posto nel quale non ti trovi.
Facciamo un esempio: se fossi una ricca signora cinese e volessi vedere le ultime novita’ delle vetrine di Parigi potresti noleggiare una studentessa francese la quale, in cambio di soldi, diventa il tuo Avatar a Parigi.
Tu da casa tua ad Hong Kong puoi darle dei comandi col tuo smartphone e la studentessa va in giro per Parigi e tu le dici “vai a sinistro, vai a destra, fermati qui, fammi vedere questa vetrina, entra dentro, prendi questo paio di scarpe, fammele vedere” e magari se ti piacciono lei te le puo’ anche ordinare e te le spedisce.
Ti eviti tutto il viaggio fino a Parigi; e’ ovvio che e’ piu’ divertente fare il viaggio a Parigi, stare li’ e andare tu personalmente nei negozi; ma ci sono un sacco di situazioni nelle quali invece questa cosa e’ difficile, impossibile o magari semplicemente non hai il tempo di farti 16 ore di aereo ad andare e tornare.
I soldi magari ce li hai pure, ma non hai il tempo.
Lo stesso vale per i viaggi di affari: devi vedere in un altro posto del mondo, ad esempio San Diego, un negozio in un centro commerciale, ma non hai tempo di andare fino a San Diego perche’ magari sei in Germania ad Amburgo: noleggi una persona che ti faccia da Avatar a San Diego.
Questa persona si collega con te tramite la piattaforma, tu col tuo telefono vedi tutto quello che la persona riprende con il suo e la piloti in giro: voglio vedere com’e’ l’impianto di riscaldamento, voglio vedere cosa si vede dal negozio, come la vetrina del negozio si presenta nel centro commerciale, quanta gente va e viene nel centro commerciale in momenti diversi del giorno.
Questo puo’ essere fatto tramite una persona che si presta a farlo; e’ un po’ come uber, solo che invece di dare la tua macchina per fare da taxi, dai il tuo corpo.
Non e’ che poi la persona che viene controllata da remoto debba fare tutto quello che le viene detto: se le dici di andare a fare una rapina in banca e darti i soldi e se la prendono va in galera lei, ha il diritto di dirti “no, io questo non lo faccio anche se mi paghi”.
Essenzialmente l’idea e’ che paghi questo servizio una societa’ che magari fa assistenza tecnica, oppure c’e’ un marketplace, un posto dove tu puoi noleggiare le singole persone e queste diventano i tuoi Avatar da remoto.
Questo tipo di progetto, di tecnologia, e’ quello che ho portato avanti negli anni precedenti al Movimento Estensione Vita ed e’ quello che mi ha portato a fare vari giri del mondo e del quale troverete anche molti video online.
E’ un progetto molto affascinante e ha sviluppato una serie poi di spinoff, di progetti collaterali; adesso e’ in corso di sperimentazione da una grande societa’ della Silicon Valley (molto grande); voi dite il nome di una di quelle piu’ importanti ed io ci sono stato.
Sono stato a presentare questo progetto da tutte le piu’ grandi societa’ e per questo conosco bene l’ambiente; gia’ lo frequentavo per i fatti miei, ho gia’ avuto altri incontri, ma cosi’ sono entrato in contatto con le piu’ grandi societa’ tecnologiche della Silicon Valley perche’ ovviamente un progetto del genere ha bisogno di una diffusione tale che, se anche metti qualche decina di milioni di dollari sul tavolo, e’ sempre poco.
E’ piu’ facile sviluppare una cosa del genere assieme a societa’ che hanno gia’ milioni, miliardi di utenti; le conoscete tutti benissimo, sono quelle da cui molti di voi ordinano materiale online tutti i giorni, fanno chat o guardano video.
Questo e’ quello che ho fatto e’ che mi ha portato a quel momento fatale poi a Las Vegas e a Reno in cui e’ nato il Movimento Estensione Vita.
Questo e’ un progetto che sta andando avanti per i fatti suoi ancora adesso ed e’ in fase di sperimentazione da una di queste grandi societa’; ho firmato degli accordi per i quali non posso dirvi qual e’, ma e’ molto grande, ha sedi li’ e in tutto il mondo e ci sono dei test in corso, soprattutto per il mercato americano.
Ci sono gia’ degli Avatar in italia che vengono pilotati da americani a cui viene proposto il progetto e il servizio; in italia non lo vedete e non lo sapete piu’ di tanto perche’ non e’ ancora stato lanciato verso il mercato italiano.
Quindi ubiatar: mi sono occupato di questo negli anni precedenti il Movimento Estensione vita ed e’ quello che mi ha portato quel giorno fatale a conoscere Katy a Las Vegas, andare a vedere l’evento di estensione vita, avere poi i materiali e i depliant, poi a Reno ad entrare in questo argomento e oggi a raccontarlo a tutti voi.
Adesso, tanto per capire che cos’e’ ubiatar, vedremo un paio di video (per chi ha voglia di dare un’occhiata).
Il primo dei due lo ritengo molto bello e molto emozionale; e’ stato quello che ha convinto piu’ persone: e’ un video praticamente senza parole e va raccontato un po’ prima perche’ uno poi se lo guarda tutto e cosi’ di primo acchito sembra bello, ma non si capisce cosa succede.
Questo video e’ una storia che gira attorno a tre personaggi: c’e’ una ragazza giapponese, una coppia americana di New York e un signore di mezza eta’ di Roma.
Quello che succede e’ che la ragazza giapponese sta laureandosi in storia antica e per la tesi di laurea deve fare delle verifiche, deve andare a fare un giro nel Foro Romano; il padre e’ molto esigente, lei e’ un po’ disperata, non sa come fare, non ha il tempo, probabilmente non ha neanche i soldi perche’ e’ una studentessa; come fa ad andare a verificare alcune iscrizioni, alcune cose nel Foro Romano?
Dovrebbe andarci di persona perche’ non trova niente online con i dettagli che le servono.
La coppia, marito e moglie dove lei e’ incinta e sta per avere un bambino, e’ di New York: sta progettando la nuova casa che hanno comprato appena fuori citta’ e c’e’ un giardino; vorrebbero fare un giardino Zen.
Servirebbe loro fare un giro in un tipico giardino Zen giapponese; hanno visto un po’ di foto, ma anche loro vogliono vedere dei dettagli specifici: come e’ fatto il laghetto, com’e’ fatto il ponte, come sono fatti certi alberi, e anche loro dovrebbero partire per andare a fare un giro in Giappone, ma lei sta per avere il bambino e non possono fare un viaggio cosi’ lungo.
Il terzo personaggio poi e’ il nostro amico di Roma che e’ un signore molto elegante e che vorrebbe comprarsi un’automobile usata; ha una foto di un vecchio amore di una donna americana (questa e’ una cosa che ho messo dentro molto autobiografica) e si ricorda di quando con questa donna andavano in giro per le strade degli Stati Uniti con una Ford Mustang cabriolet.
Ha trovato la Ford Mustang cabriolet che vuole comprare, ma non si trova in italia, si trova negli Stati Uniti a New York e anche lui vorrebbe verificare la macchina, vedere se si aprono bene le portiere, se si “decappotta” bene e cosi’ via.
Quindi tre personaggi hanno un problema; in questo video che si chiama “Crossing lives” ci sono delle vite che si incrociano e ubiatar diventa l’elemento che fa incrociare i tre, perche’ la ragazza giapponese va a cercare e scopre il nostro amico italiano che puo’ aiutarla a fare il giro nel Foro Romano (lui abita li, e’ un attimo) lui puo’ diventare l’Avatar: lei lo controlla e lo manda in giro per il Foro Romano a guardare le cose che deve effettivamente verificare per la sua tesi di laurea.
Allo stesso modo, la coppia di New York ha bisogno di qualcuno in Giappone e quindi puo’ “noleggiare” la ragazza giapponese che puo’ essere maandata in giro per andare a vedere i dettagli di giardini Zen originali in Giappone: la signora da New York con il marito possono verificare insieme come fare il loro giardino nel modo piu’ corretto.
Allo stesso modo questa coppia poi si presta ad essere l’Avatar del signore romano che ha bisogno di qualcuno che vada in questa concessionare a New York per vedere questa Ford Mustang, questa macchina, e avere un’esperienza come se fosse lui li approvarla; ci andra’ poi il marito, ci va dentro lui a provare i vari comandi e fargli vedere i vari elementi.
Tutti e tre quindi soddisfano le loro esigenze; alla fine poi ubiatar si diffonde, vediamo che viene usato anche da tante persone e tutti hanno la possibilita’ dal divano, da varie parti del mondo e da varie culture di incrociare le possibilita’ esperienziali reciproche ed aiutarsi gli uni con gli altri.
Io trovo sia un video veramente bello, molto emotivo, che vale la pena guardare.
E’ quello che comunque come idea ha fatto poi scaturire il Movimento Estensione vita, quindi e’ anche interessante vedere da cosa sono partite certe cose per arrivare poi alle decine di migliaia di persone che stanno guardando adesso questo tipo di contenuto.
Poi qui mettiamo un video finale di cos’e ubiatar, molto piu’ tecnico: e’ il video di illustrazione della tecnologia che abbiamo utilizzato nelle varie presentazioni in giro per il mondo ed e’ il secondo che facevo vedere nei vari eventi in cui sono stato.
Questo video raccolta, in inglese in questo caso, con una certa dovizia di particolari come effettivamente funziona ubiatar, qual e’ la tecnologia, quello che c’e’ dietro, cosa si vede sul telefono e come si muovono effettivamente le cose.
Poi se volete vedere altre cose mettete semplicemente “ubiatar” su youtube: vengono fuori centinaia di video diversi e’ li’ poi c’e’ l’imbarazzo della scelta.
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