Come determinare la tua età biologica sulla base dell’epigenetica

Oggi vedremo l’intervista a Ryan Smith, della TruDiagnostic: è una società americana che si occupa di epigenetica, soprattutto di test epigenetici.

Abbiamo incontrato Ryan Smith a Los Angeles durante un convegno sull’estensione vita e abbiamo fatto questa intervista perché è una persona molto gradevole e la sua società ha un test epigenetico abbastanza particolare.

I test genetici e epigenetici sono piuttosto diffusi, specialmente negli Stati Uniti.

Ricordiamo brevemente cosa sono: un test genetico o profilazione del DNA, è un test che parte da un prelievo di DNA, fatto di solito con un tamponcino come un cotton fioc, che fai girare all’interno della guancia e poi lo metti in un barattolo e lo spedisci.

Questo tipo di test, che è simile a quelli che vengono fatti con le tecnologie forensi per trovare gli assassini, insomma i responsabili di vari reati, in questo caso viene utilizzato per vedere quali sono i geni che una persona ha nel proprio corredo cromosomico e quali sono mancanti.

Grazie a questo tipo di test è possibile determinare, quindi, la predisposizione personale a varie malattie, eventuali mancanze e quindi esattamente andare poi a vedere qual è il profilo più adatto di integrazione, di trattamento, per l’estensione vita.

Il DNA, abbiamo visto, è immutabile, quindi si fa una volta questo test e vale poi praticamente per sempre; l’epigenetica invece è un’altra cosa.

I test epigenetici sono chiamati anche test dell’età biologica, questo perché abbiamo visto che l’epigenetica è quella scienza che studia la decorazione del DNA, in un certo senso, quindi il DNA è sempre lo stesso, ma ci sono lungo la catena del DNA dei bastoncini, che possono essere messi in vari punti, che fanno sì che certe sequenze vengano attivate, certe altre saltate e così via.

Questo può capitare anche sugli istoni, quei rocchetti su cui il DNA è avvolto e fanno sì quindi che la cromatina, cioè questa sequenza insomma di DNA, si possa più o meno facilmente leggere, dal punto di vista della creazione di sostanze specifiche, quindi enzimi, proteine e così via, e quindi si vada effettivamente a modulare quello che è l’espressione del DNA.

L’epigenetica è estremamente dinamica, cambia anche nell’arco della giornata e permette quindi di accendere e spegnere il DNA e dipende da tantissimi fattori: dipende da che tipo di vita si è fatto prima, che tipo di cose si sono mangiate, addirittura se si sta facendo oppure no esercizio.

L’età biologica è l’età effettiva dell’organismo, che potrebbe non corrispondere a quella anagrafica, uno potrebbe essere più giovane o perfino più vecchio dell’età che ha all’anagrafe; ecco il test epigenetico, andando a vedere quanto questo tipo di decorazione lungo la catena del DNA e gli istoni, si è sparpagliata, va a determinare essenzialmente quanto si è vecchi.

Sono dei test molto importanti molto significativi perché vanno a mirare, non soltanto come quello del DNA la particolare situazione di una persona, ma vanno a determinare come questa persona ha evoluto nel tempo un certo tipo di configurazione e consentono, quindi, di poter andare a mirare certi trattamenti e verificare a distanza di 6 mesi, un anno, se poi le cose sono cambiate, sono migliorate oppure no.

Quindi in generale bisogna fare un test genico nella vita e fare più test epigenetici questa è un po’ la sostanza.

La TruDiagnostic è una società molto interessante perché questo tipo di analisi dell’epigenetica lo fa con l’intelligenza artificiale, quindi va a determinare questo tipo di situazione e va a compararlo con una banca dati che loro dicono essere la più vasta del mondo, quindi ci sono tante tante altre situazioni di persone sottoposte a ogni tipo di analisi che hanno avuto un certo tipo di profilo epigenetico.

L’ intelligenza artificiale, quindi, con un sistema di reti neurali, sulla base dei dati di ingresso rilevati dalla singola persona, va a mappare, a vedere, quale di questi profili è più vicino al proprio.

La banca dati è molto vasta quindi è possibile tirare fuori dei dati molto interessanti ed è possibile anche andare a determinare non soltanto l’età biologica, ma tutta una serie di parametri che poi vengono fuori in un report, in un rapporto molto dettagliato, è qualcosa che praticamente in molti casi può rimpiazzare l’esame del sangue o altri esami fatti in modo più tradizionale.

Quindi ci sembrava molto interessante fare questa intervista e raccontare, un po’ nel dettaglio, come funzionano queste cose.

Vediamo quindi l’intervista alla TruDiagnostic.

Siamo qui al Raad Fest di Los Angeles 2023 con Ryan Smith di TruDiagnostic e stiamo parlando di epigenetica.

Quindi parliamo ora di cosa sono gli epigenetici, perché i nostri seguaci conoscono già questa tecnologia, ma parliamo di cosa possiamo misurare con gli epigenetici.

La nostra azienda è specializzata nella misurazione dell’età biologica poiché l’idea è che l’invecchiamento sia il fattore di rischio numero uno per tutte le malattie croniche e la morte e, se riusciamo a quantificarlo e ad invertirlo, possiamo avere un grande impatto sui risultati dell’assistenza sanitaria.

Per esempio, se ogni due persone nel mondo variasse la propria età biologica di 7 anni, saremmo in grado di dimezzare i casi di malattia quindi questo è il nostro obiettivo, ma credo che l’ambito più vasto dell’epigenetica sia quello di poter essere utilizzata per misurare praticamente qualsiasi cosa.

Alcuni dei nostri algoritmi più recenti possono misurare cose come l’HbA1c, La proteina C reattiva, questi classici biomarcatori clinici ed insieme pensiamo che l’epigenetica possa sostituire circa il 60-70 per cento di tutti i test con una singola misura.

L’idea è quindi quella di non misurare direttamente le sostanze presenti nel sangue ma di misurare come l’organismo non reagisce a quella specifica situazione nel sangue.

Assolutamente, la metilazione del DNA è fondamentalmente espressione genica ed abbiamo 29 milioni di posizioni, che possiamo misurare in ogni singola cellula, quindi la specificità che possiamo avere con alcuni di questi algoritmi è piuttosto impressionante.

Possiamo esaminare una moltitudine di cose diverse con una sola goccia di sangue.

Ad esempio è possibile misurare la quantità di vitamina D presente nell’organismo.

Sì, assolutamente, in questo modo si può stabilire se è necessario integrare o meno non solo gli integratori ma anche i biomarcatori funzionali come il quoziente intellettivo o persino cose che un tempo erano solo diagnosi cliniche, come la schizofrenia, oggi abbiamo biomarcatori nel sangue per diagnosticare molte di queste patologie.

Quindi è tutto ciò che si può immaginare dal punto di vista dei biomarcatori potrebbe avere una correlazione con le informazioni.

Funziona così: il cliente vi invia un campione di sangue.

Assolutamente, quindi devono pizzicarsi il dito con una lancetta.

Giusto e poi servono solo alcune gocce di sangue.

Assolutamente sì, quindi una volta ottenute alcune gocce di sangue prendiamo il DNA da quel sangue e poi facciamo un’analisi epigenetica quindi ci bastano alcune gocce per fare tutto il lavoro che stiamo facendo, il resto è solo analisi dei dati che crea l’intelligenza artificiale e analisi degli algoritmi.

Quindi, disponendo di un’ampia serie di dati relativi ai esami preesistenti, è possibile dedurre che in quel punto specifico del DNA sono presenti questi livelli di marcatori epigenetici il che significa che è dall’altra parte del corpo, normalmente, per la maggior parte delle persone.

Esattamente e quindi abbiamo il più grande database epigenetico privato del mondo nonché, direi, la più grande biobanca di istituzioni e quindi possiamo interpretarlo ma l’altra cosa che possiamo fare è convalidarlo, perché abbiamo campioni di sangue di persone che hanno fatto questo test 40 anni fa possiamo effettivamente guardare cosa è successo a questi pazienti, dimostrare che i nostri algoritmi sono predittivi e stanno funzionando come abbiamo previsto.

Quindi si ha anche questa funzione predittiva.

Esattamente.

Quanti test si devono fare: uno ogni anno, uno ogni 5 anni, 6 mesi.

Dipende da cosa si sta cercando, da cosa si sta osservando, direi che la maggior parte delle persone esegue questo test una volta ogni 6 mesi, una volta all’anno.

Non vogliamo eseguirlo troppo spesso, perché vogliamo assicurarci che cambiamento che stiamo vedendo sia significativo in un reale cambiamento biologico e non solo una variazione tra i test, quindi tradizionalmente raccomandiamo una volta ogni 6 mesi e una volta all’anno.

Quello che si vede è una media del periodo precedente al test, non è un momento specifico, l’epigenetica sta facendo emergere la fluttuazione che si ha.

Assolutamente sì, quindi la fluttuazione dell’età biologica è minima: in genere in passato è stato difficile perché poteva fluttuare molto, ma le migliori misurazioni dell’età biologica sono molto precise, in genere non fluttuano troppo, ecco perché preferiamo intervalli da 3 mesi a 6 mesi, che è il minimo.

Ok, e poi ricevete questo campione, possiamo mostrare come funziona, quindi le persone devono solo strofinare il dito sullo spazio e poi inviarlo a voi, giusto, e poi nel vostro laboratorio analizzate questo e poi lo date in pasto al sistema di intelligenza artificiale.

Sì è molto semplice e molto facile da capire anche questi rapporti e questo è un esempio di alcuni dei nostri rapporti che vi danno un’età biologica in cui vi trovate nella popolazione e poi vi dicono anche come sta influenzando il vostro rischio di malattia.

Quindi il vostro rischio di malattia è aumentato o diminuito come risultato della vostra biologia.

Non solo morte, ma anche cancro, ictus, infarto, diabete di tipo 2, depressione hanno connessioni con quasi tutte le malattie depressive.

Giusto, anche psicologico, anche la depressione e poi possiamo anche indicare quali sistemi stanno invecchiando a ritmi diversi, per sapere esattamente cosa si può fare per risolverli ed è proprio qui che si verificano i benefici, gli interventi per invertire la tendenza biologica.

Quindi possiamo anche fare di nuovo i classici marcatori medici, come l’indice di glicemia, o la HbA1c, o l’azoto ureico nel sangue, per cui di fatto li diamo come surrogati.

Solo per darvi un’idea migliore dell’invecchiamento di ciò che sta guidando l’invecchiamento.

Questo è il kit di base.

Assolutamente sì, è molto semplice: c’è questa fascia che si mette sopra e ci sono le lancette ok quindi queste sono piccole cose che si bucano piuttosto indolore, facile e veloce.

La maggior parte delle persone può ottenere un campione in un solo minuto.

La maggior parte delle persone teme che possa essere doloroso ma non lo è affatto, lo si sente appena, perché è fatto apposta per non esserlo.

Esattamente, non è come usare uno spillo in casa, non è come un ago o qualcosa del genere.

Sì esattamente e poi è tutto, basta metterlo qui ed inviarlo.

Esattamente.

Quanto tempo occorre per effettuare l’analisi?

Dal momento in cui riceviamo un campione, impieghiamo circa due settimane per ottenere l’analisi e poi inviamo diversi rapporti via email; potete accedere al nostro portale e vedere tutti i vostri risultati.

L’altro aspetto è che, man mano che creiamo nuovi modi per leggere i dati aggiorniamo automaticamente i risultati quindi se avete un nuovo algoritmo che esce tra due anni, riceverete un aggiornamento dei vostri dati tra due anni, in modo da continuare ad offrire nuovi risultati.

Sul vostro sito web avete altri dati scientifici in merito?

Assolutamente sì, tutti i nostri algoritmi sono pubblicati, quindi potete guardare le nostre pubblicazioni; collaboriamo con le migliori università del mondo, abbiamo algoritmi di Harvard, Yale, Stanford e tutti tutti questi sono pubblicati e disponibili per essere verificati online.

E’ meraviglioso.

Ok grazie per il suo tempo, grazie mille.

Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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