Oggi ci occupiamo di un nuovo capitolo di questo libro molto importante che, per chi parla inglese consiglio di acquistare, si chiama “Functional Nitric Oxide Production” del dottor Nathan Bryan, che io ho conosciuto appunto a Los Angeles.
E’ uno dei massimi esperti al mondo di ossido nitrico; continuiamo ad insistere sull’Ossido Nitrico perché è fondamentale, una delle sostanze più importanti per la terapia antiage.
Una produzione sufficiente di Ossido Nitrico è fondamentale per il mantenimento di ogni sistema organico del corpo umano; senza di esso il corpo non può funzionare in modo ottimale, sembrerebbe che quasi ogni singola malattia cronica comporti una perdita di produzione di Ossido Nitrico.
Si può parlare di glaucoma, degenerazione maculare, demenza vascolare, morbo d’Alzheimer, malattie cardiache, renali, epatiche, il diabete, l’ictus, perfino i calcoli, sono tutte condizioni caratterizzate da una perdita di flusso sanguigno sufficiente agli organi o ai tessuti che sono interessati.
Questa mancanza di flusso di sangue non consente a questi organi di funzionare in modo corretto, di conseguenza, appunto, smettono di funzionare; questo crea, quindi, un modello molto semplice, in teoria, per trattare, curare e prevenire la maggior parte, se non tutte, le malattie croniche.
Ripristinare l’afflusso di sangue agli organi, riparando le vie di produzione dell’Ossido Nitrico in modo che i vasi sanguigni abbiano la possibilità di dilatarsi e portare nuovo ossigeno e sostanze nutritive a questi tessuti affamati, sembra essere una bella scelta, ha una capacità terapeutica importante, però come facciamo a farlo?
Quando il nostro corpo produce Ossido Nitrico, il nitrito è il principale prodotto stabile dell’Ossido Nitrico nel plasma; la quantità di nitrito nel sangue riflette i cambiamenti acuti e cronici nella produzione di Ossido Nitrico.
E’ molto difficile misurare direttamente l’Ossido Nitrico nel sangue, però l’aumento dei nitriti nel sangue, dopo un aumento della produzione di Ossido Nitrico, è un modo efficace per misurare la capacità di produrre appunto l’Ossido Nitrico da un specifico percorso metabolico che passa da quella che è la L-Arginina, una sostanza di cui abbiamo parlato, ne parleremo ancora, è un precursore dell’Ossido Nitrico e si trova anche come integratore.
Le persone che sono carenti di Ossido Nitrico, praticamente tutte dopo una certa età, sono carenti anche di nitriti; è stato dimostrato che l’esercizio fisico aumenta i nitriti nelle persone sane e, al contrario, gli individui anziani in cattive condizioni di salute, che non sono in grado di produrre Ossido Nitrico quando fanno esercizio fisico, non riescono ad aumentare il nitrito e non superano il test da sforzo.
Questo è tipicamente un indicatore diagnostico per le malattie cardiache in condizioni di digiuno; la capacità di aumentare il nitrito plasmatico, cioè del sangue in risposta all’esercizio fisico, predice effettivamente le prestazioni di una persona.
Le alterazioni della struttura e della funzione dei vasi sanguigni dipendenti dall’età, predispongono gli individui anziani ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e questo è dovuto alla carenza, appunto, di Ossido Nitrico.
Se il nostro corpo non è in grado di produrre Ossido Nitrico quando iniziamo a fare esercizio fisico, questo è un fattore determinante per il rischio di malattie cardiache; di solito questo diventa evidente nelle persone di età superiore ai 60 anni, quando si sottopongono ad un test da sforzo, magari di routine.
Allo stesso modo quando si intraprende un’attività sessuale, è necessario un aumento del flusso sanguigno agli organi sessuali stessi, sia per ottenere e mantenere l’erezione negli uomini, sia per avere quello che viene chiamato “engorgement”, cioè una produzione, un accumulo di sangue nella vagina e nel clitoride per le donne.
Quindi questo vale sia per gli uomini che per le donne, se il nostro corpo non è in grado di produrre Ossido Nitrico prima o durante l’attività sessuale, che alla fin fine è un esercizio fisico, si sviluppa una disfunzione sessuale che nell’uomo è una disfunzione erettile, normalmente.
Questo però non va visto solo come un problema, diciamo, di erezione, ma si tratta di una diagnosi di problemi vascolari più gravi che indicano che il corpo non produce una quantità sufficiente di Ossido Nitrico.
Questo fra l’altro può verificarsi anche molto prima dei 60 anni, a volte perfino tra i 30 e 40 anni; oltre il 50% degli uomini di età superiore ai 40 anni che mostra sintomi di un certo grado di disfunzione erettile, dovrebbe preoccuparsi, perché questo è il primo segno di una produzione insufficiente di Ossido Nitrico e questo dovrebbe consentire di intervenire tempestivamente con un’integrazione nutrizionale.
L’integrazione funzionale di Ossido Nitrico può essere una strategia molto efficace per superare questi disturbi legati all’età ed altri disturbi nella produzione vascolare di Ossido Nitrico.
Da tutto questo avviene però una questione e la questione è: fornire più nitriti e nitrati nella dieta può ripristinare la segnalazione e le funzioni che sono basate sull’Ossido Nitrico?
La risposta a questa domanda ha trasformato scienza e medicina negli ultimi 20 anni e diverse scoperte hanno gettato nuova luce sul modo in cui il corpo umano produce l’Ossido Nitrico e, cosa ancora più importante, hanno fornito strategie alimentari sicure ed efficaci.
Per esempio una di queste si chiama: nutrizione funzionale con Ossido Nitrico; queste strategie servono a ripristinare quando c’è un’insufficienza di Ossido Nitrico nel corpo.
Il nitrito e/o il nitrato alimentare possono fornire una riserva di attività di Ossido Nitrico e la capacità di produrne nei vasi sanguigni, questo perché mediamente viene prodotto nell’epitelio, cioè la parte interna delle tubazioni che portano il sangue.
Quindi si sta sempre più apprezzando l’importanza dell’Ossido Nitrico e le gravi conseguenze per la salute che si verificano quando il corpo non è in grado di produrne una quantità sufficiente quindi, sia gli integratori che una nutrizione funzionale per l’Ossido Nitrico, possono fornire al corpo umano una fonte di questo gas che, altrimenti, non sarebbe in grado di produrre e possono anche risolvere i problemi alla base dell’incapacità delle persone di produrre una quantità sufficiente normalmente.
Al di là delle terapie farmacologiche più pesanti o dell’integrazione, la nutrizione funzionale può riuscire ad ottenere dei buoni risultati, basta anche semplicemente aumentare il rapporto della quantità di nitriti e nitrati nella dieta e poi, chiaramente, è anche la soluzione dei problemi che impediscono il metabolismo dei nitrati in nitriti e dei nitriti in Ossido Nitrico e con questo si sono visti risultati notevoli negli studi clinici sull’uomo.
Negli ultimi 10 anni sono stati pubblicati molti studi che dimostrano i benefici per la salute dell’integrazione di nitriti e nitrati della dieta umana; negli effetti positivi c’è la regolazione della pressione sanguigna e ci sono anche le prestazioni sportive.
Nella maggior parte degli studi sull’uomo, i ricercatori hanno utilizzato succo di barbabietola che viene standardizzato in base ad una quantità nota di nitrati; i risultati dimostrano che l’aumento dei livelli plasmatici di nitriti può aumentare la produzione di Ossido Nitrico e migliorare l’efficienza dell’ossigeno e le prestazioni atletiche.
Negli studi condotti su adulti anziani, l’integrazione di nitrati con succo di barbabietola ha ridotto la pressione sanguigna ed influenzato positivamente la capacità di esercizio fisico.
Anche nei pazienti con arteriopatia periferica, l’integrazione di nitrati ha migliorato le prestazioni fisiche; ciò dimostra che il percorso metabolico che passa da nitrato a nitrito l’ Ossido Nitrico può recuperare e superare le interruzioni di altri percorsi che magari, invece, non funzionano più o hanno riduzione alle loro prestazioni.
Quindi bere una bottiglia di succo di barbabietola contenente, quindi, nitrato, abbassa la pressione sanguigna per ore, anche fino a 6 ore negli adulti sani.
Abbiamo visto, però, che c’è un problema: i colluttori, il colluttorio antisettico annulla i benefici del nitrato perché, se ci si affida solamente al Nitrato proveniente dalle fonti alimentari, ci sono una serie di fasi del processo che possono essere interrotte e che impediscono di ottenere i benefici immediati dall’Ossido Nitrico derivante dal nitrato.
Tutti i benefici per la salute del nitrato vengono completamente annullati se alle persone che assumono nitrato non è consentito deglutire o se utilizzano un collutorio antisettico che è usato per sterilizzare distruggere i batteri che ci sono nel cavo orale, nella bocca.
Gli studi hanno dimostrato che l’uso di collutori antisettici per 7 giorni, ha causato una diminuzione dei nitriti salivari e plasmatici, con un aumento della pressione sistolica e diastolica, dimostrando che la rimozione di questi batteri con un collutorio antibatterico, molto probabilmente bloccherà gli effetti biologici dipendenti dall’Ossido Nitrico e dei nitrati alimentari.
Il problema è che, specialmente negli Stati Uniti, la statistica è più di 180 milioni di americani utilizzano quotidianamente un collutorio vengono dispensate centinaia di milioni di prescrizioni di antibiotici nelle farmacie, quindi essenzialmente, succede che negli Stati Uniti cinque persone su sei ricevono una prescrizione di antibiotici all’anno.
Almeno il 30% di queste prescrizioni di antibiotici non è del tutto necessaria; questo capita un po’ in tutto il mondo anche in Italia, l’uso sia di collutori antisettici che di antibiotici altera il microbioma orale.
Abbiamo già visto, il microbioma è l’insieme delle differenti tipologie di batteri che vivono una certa area; c’è il microbioma intestinale, ma c’è pure quello orale, l’ insieme dei batteri che vivono nella bocca.
Quindi i collutori e gli antibiotici possono alterare il microbioma orale e possono portare ad una completa mancanza di riduzione dei nitrati o ad una diminuzione dell’efficienza della riduzione dei nitrati nella conversione in nitriti.
Data oltretutto la diversità e la variabilità del microbioma orale tra determinati individui e colture, non è chiaro quante persone abbiano i batteri corretti per la riduzione dei nitrati.
Il problema è che si usano sempre più antibiotici collutori antisettici perché ci sono malattie parodontali e c’è una scarsa igiene orale, quindi la gente non si lava i denti e non passa il filo interdentale quindi, ad un certo punto, si recupera distruggendo praticamente tutto quello che sono i batteri, è vero che si uccide la carie, però si distruggono anche batteri utili.
Si stima che probabilmente oltre la metà della popolazione non è in grado di ridurre i nitrati alimentari; questo significa che, sebbene possiamo seguire una dieta considerata sana anche con un apporto sufficiente di nitrati, alla fine non si è in grado di ottenere i benefici dell’Ossido Nitrico a causa della mancanza di riduzione dei nitrati e della conversione in nitriti da parte dei batteri.
Questo dovrebbe essere un nuovo elemento da considerare nella valutazione di molti pazienti; oltretutto abbiamo visto che l’acidità gastrica è necessaria per una produzione ottimale di Ossido Nitrico, anche se si dispone dei batteri orali giusti per ridurre il nitrato, ciò non significa necessariamente che si otterrà un beneficio dal nitrato consumato nella dieta.
L’acidità gastrica è necessaria per ottenere effetti ottimali dal nitrito salivare; la concentrazione di nitrito nella saliva, derivante dalla riduzione del nitrato alimentare quando è ingerito, viene “protonata”, si dice, per formare Acido Nitroso ed Ossido Nitrico.
Ci sono dei prodotti molto usati che si chiamano “Inibitori della pompa protonica” e sono degli antiacidi utilizzati dalle persone che soffrono di reflusso gastrico, quelli che si sentono venire su il bruciore di stomaco, essenzialmente, o che si alzano ogni mattina con la tosse e credono che il problema sia, magari, che sia un’influenza o una bronchite.
Invece il problema è che questo reflusso gastro-esofageo fa venir su gli acidi dello stomaco e vanno a bruciare essenzialmente la tubazione che viene sulla bocca, quindi l’esofago, per esempio.
Cosa succede: a queste persone, di solito, vengono prescritti gli inibitori della pompa protonica o altri tipi di antiacidi; il problema è che questi prodotti bloccano la produzione di Ossido Nitrico, inibendo la produzione di acido gastrico ed aumentando il Ph gastrico (cioè il Ph è un indicatore del livello di acidità) e questo impedisce la formazione di acido nitroso dal nitrito organico e di conseguenza il rilascio di Ossido Nitrico.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’assunzione di antiacidi blocca gli effetti ipotensivi del nitrito di sodio somministrato per via orale, gli inibitori della pompa protonica attenuano anche gli effetti favorevoli degli antiossidanti sulla conversione dei nitriti in Ossido Nitrico nello stomaco.
Questi inibitori della pompa protonica portano anche specificamente all’accumulo di una sostanza che non va bene che è la Dimetil-L-Arginina asimmetrica; questa sostanza viene generata durante il metabolismo delle proteine cellulari consumate attraverso la dieta e viene scomposta da un enzima particolare chiamato Dimetilargina – dimetilammina idrolasi, che è presente in molte cellule.
L’ inibizione di questo enzima è il principale fattore che contribuisce all’aumento della sostanza negativa nei modelli animali e nei pazienti con fattore di rischio cardiovascolare.
Molte prove dimostrano, adesso, che i farmaci inibitori della pompa protonica, inibiscono direttamente l’attività di questa enzima e influenzano la quantità dell’enzima che normalmente produce Ossido nitrico presente nelle cellule.
Quindi, in realtà, alla fine di tutto questo succede che riducono la quantità di Ossido Nitrico che il corpo può produrre.
Nel complesso questi risultati forniscono una prova diretta che i farmaci e antiacidi riducono la produzione di Ossido Nitrico; studi pubblicati diversi anni fa rivelano che le persone che hanno assunto farmaci antiacidi per 3 o 5 anni hanno avuto circa addirittura il 30% in più di infarti ed ictus, è un effetto enorme.
Immaginate tutte le persone che potrebbero trarre beneficio da questa informazione!
Ci sono circa 64-65 milioni di prescrizioni di farmaci per la malattia da reflusso gastro-esofageo negli Stati Uniti e questo solo su base annua; in più ci sono molti farmaci da banco, oltretutto, che fanno questo.
Qualsiasi terapia che aumenti il Ph nello stomaco riduce l’acidità ma interromperà la generazione di Ossido Nitrico dal nitrito salivare e stanno emergendo prove evidenti che gli inibitori della pompa protonica hanno effetti cardiovascolari avversi.
Questi effetti possono essere mediati principalmente, o almeno in parte, da un’interruzione della produzione e segnalazione di Ossido Nitrico e, in teoria, questo tipo di problema andrebbe preso in considerazione quando si prescrivono gli inibitori della pompa protonica in pazienti che hanno rischio cardiovascolare.
Ma, qual è la differenza fra nitriti ed i nitrati?
I nitrati sono inerti nell’uomo, il che significa che l’uomo non è in grado di metabolizzare queste molecole e se non vengono prima metabolizzate dai batteri il corpo l’espelle semplicemente attraverso il sudore, l’urina e le feci.
Sebbene l’uomo dipenda esclusivamente dai batteri per ridurre i nitrati a nitriti, disponiamo di sistemi in grado di generare Ossido Nitrico dai nitriti.
Gli studi condotti dal gruppo di ricerca del dottor professor Bryan, in collaborazione con il dottor David Leffer, sono stati i primi a dimostrare che l’integrazione di nitriti o nitrati nella dieta protegge il cuore dai danni causati da un infarto.
Non solo può proteggere il cuore dai danni, ma la ricerca ha dimostrato che può proteggere il fegato, i reni, il cervello e la maggior parte degli organi; sono stati questi ricercatori anche i primi a dimostrare che i nitriti nella dieta possono sopprimere l’infiammazione, che come abbiamo visto è uno dei segni distintivi di tutte le malattie croniche ed anche dell’invecchiamento, parliamo di inflammaging.
Il nitrito previene l’ossidazione dei lipidi e dei grassi e questo è di fondamentale importanza nello sviluppo delle malattie cardiache, il nitrito presente nella saliva che viene poi ingerita, è importante per controllare le infezioni d’origine alimentare e per mantenere sano il rivestimento dello stomaco.
L’assunzione a lungo termine di nitrito nella dieta provoca la formazione di nuovi vasi sanguigni che è importante per le persone affette da arteriopatia periferica e da condizioni di basso flusso sanguigno come il diabete.
E’ stato dimostrato che il nitrito, sotto forma di compressa oro-dispersibile, con una composizione chimica naturale che riduce il nitrito in Ossido Nitrico, modifica la maggior parte, se non tutti, i fattori di rischio cardiovascolare nelle persone di età superiore ai 40 anni, riduce la pressione sanguina e riduce i marcatori dell’infiammazione.
Poiché una parte sostanziale delle concentrazioni di nitrito allo stato stazionario nel sangue e nei tessuti deriva da fonti alimentari, l’integrazione di nitrito nella dieta può fornire una prima linea di difesa per le condizioni che sono associate all’insufficienza di Ossido Nitrico.
Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.
Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.
Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.
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