Vivere un secolo o più: cosa cambierà dal punto di vista dell’economia e dei costi sociali

Oggi vedremo un intervento di Andrew Scott della London Business School e autore del libro “The 100 years life” (la vita dei 100 anni).

Lui per adesso punta a 100 anni come modelli economici, noi puntiamo a 150; pero’ diciamo che cento e’ sicuramente un traguardo che e’ gia’ dato per scontato, noi puntiamo un po piu’ in la’.

In questo intervento vedremo come l’economia degli stati possa essere rivoluzionata da questo tipo di variazione che ci sara’ in futuro, perche’ la vita non sara’ piu’ suddivisa nel momento di apprendimento, una vita operativa tutto sommato abbastanza breve di una quarantina/cinquantina d’anni e poi una fase di pensionamento.

Se si vivra’ molto piu’ a lungo ovviamente tutti questi termini saranno stravolti, quindi all’inizio i governi non sapranno bene come reagire, ma i vantaggi che se ne possono trarre sono tali e tanti che saranno spinti anche dalla massa crescente di persone che, trovandosi a vivere molto piu’ a lungo e trovandosi in perfetta salute 80/90/100 anni vorranno anche continuare ad essere operativi e impegnati nella societa’.

Vediamo quindi cosa ci dice il dottor Scott Andrew.

Grazie mille e grazie per l’invito.

E’ un piacere essere qui a parlare di un argomento che trovo affascinante: la longevita’ e l’economia della longevita’.

Ovviamente e’ qualcosa di diverso oggigiorno.

Ci sono un sacco di problemi tecnico-scientifici e mi occupero’ di questioni di scienze sociali piu’ che tecniche.

Mi sono interessato alla longevita’ in economia negli ultimi 10 anni e per me cio’ che e’ veramente interessante in economia e’ che l’economia tende a concentrarsi su una societa’ che invecchia, e una societa’ che invecchia riguarda davvero un cambiamento nella struttura della popolazione.

Quindi si tratta di un calo del tasso di natalita’ e di piu’ persone che vivono piu’ a lungo e, naturalmente, questo e’ un fenomeno molto pronunciato in Giappone, dove il tasso di natalita’ sta diminuendo molto molto rapidamente e l’aspettativa di vita e’ aumentata molto molto rapidamente.

Il cambiamento nella struttura della popolazione e’ davvero importante in Giappone e da cio’ deriva una preoccupazione globale.

Ci sono piu’ anziani, non sono produttivi, non pagano per lavorare, il pil e’ piu’ basso, le spese mediche sono piu’ alte e questa e’ sicuramente una sfida.

Tuttavia, cio’ che mi motiva davvero, e qui cerchero’ di condividere alcune diapositive, e’ un modo diverso di guardare a questo problema.

Questa e’ la popolazione globale, una piramide demografica dal 1950 alle proiezioni nel 2100 e cio’ che fa una societa’ che invecchia e’ una sorta di scelta di un numero, diciamo 60, dove traccia una linea e dice: wow, c’e’ molta piu’ popolazione sopra i 60.

Una popolazione anziana che invecchia, perche’ con meno bambini che nascono e piu’ persone che vivono piu’ a lungo, le masse piu’ giovani sono piccole, le masse piu’ anziane sono grandi, c’e’ un aumento dell’eta’ media, ma in realta’ quell’invecchiamento demografico non credo sia particolarmente interessante da un punto di vista economico e non certo per quello su cui ci stiamo concentrando oggi.

Quindi voglio in qualche modo ruotare il modo in cui guardo questo grafico e guardarlo verticalmente.

Quello che vedi e’ che i bambini che nascono oggi nei paesi ad alto reddito possono aspettarsi di vivere fino a 80 o 90 anni.

Questa e’ l’aspettativa della maggioranza delle previsioni dei governi sui bambini che nascono oggi, quindi questa e’ la prima volta che ci si preoccupa di questo: pianificare una vita cosi’ lunga.

Chiamero’ questo “longevita'” e nel mio libro, the one hundred years life, che in Giappone e’ piu’ un grande cambiamento di vita, gioco con le implicazioni di avere piu’ tempo, di come ristrutturiamo il corso della vita, come facciamo le cose in modo diverso in ogni punto e, naturalmente, come noi ora, con piu’ futuro ad ogni eta’, dobbiamo investire di piu’ nel nostro se’ futuro.

Che si tratti di abilita’, relazioni, scopo o educazione.

Ovviamente cio’ significa che il modo in cui invecchiamo sta cambiando.

Ecco cosa penso della longevita’: c’e’ una societa’ che invecchia, un cambiamento nella struttura della popolazione, ma c’e’ anche un cambiamento nel modo in cui invecchiamo perche’ abbiamo piu’ tempo, stiamo facendo le cose in modo diverso, ma anche abbiamo visto cambiamenti nel modo in cui invecchiamo in termini di salute e, naturalmente, la biologia dell’invecchiamento dice: “wow, possiamo fare molto di piu’, potenzialmente”.

Quindi quello su cui mi concentrero’ e’ quella prospettiva di longevita’ piuttosto che l’invecchiamento della societa’.

L’equilibrio tra queste due forze e’ diverso nei diversi paesi.

Paesi come il Giappone e la Cina vedono cambiamenti drammatici nella struttura per eta’ della popolazione, quindi devono davvero investire molto per migliorare il modo in cui invecchiamo.

Ovviamente il vantaggio della longevita’ non riguarda solo la fine della vita, riguarda tutta la vita.

Sta succedendo qualcosa di profondo.

Ora uno dei problemi e’ come attribuire un valore a questi cambiamenti e, naturalmente, una delle cose che mi viene sempre detto quando presento le statistiche sull’aspettativa di vita e’ come assistiamo anche a un aumento del carico di malattie croniche malattie.

Le malattie delle malattie legate all’eta’.

Questo ti mostra solo i tassi di sopravvivenza degli Stati Uniti, quindi la probabilita’ che un bambino nato in un anno specifico raggiunga eta’ diverse.

La linea di fondo qui e’ un tasso di sopravvivenza per un bambino nato nel 1933, 1975 e 2019 e l’area sotto queste curve e’ l’aspettativa di vita, quindi ovviamente quello che stai vedendo ora e’ sempre di piu’ il guadagno nell’aspettativa di vita che arriva in questi anni successivi.

Se guardi alla Francia, il che e’ abbastanza tipico, il 50 percento dell’aumento dell’aspettativa di vita ora arriva al di sopra degli 80 anni.

80 per cento sopra i 60 anni.

Quindi ovviamente abbiamo queste malattie legate all’eta’ che aumentano di gravita’ e questo e’ ovviamente uno dei motivi per cui siamo cosi’ interessati a comprendere il processo di invecchiamento e ritardare l’invecchiamento.

Possiamo abbassare questa curva che e’ l’onere di tutte le malattie, l’onere globale dei dati sulle malattie impostati per eta’?

Possiamo abbassare questo e quindi ottenere guadagni di benessere?

Ora, quello che provero’ a fare qui e’ un po’ di lavoro che ho fatto con Martin Ellison, anche lui all’Oxford at Nuffield, e David Sinclair, il genetista di Harvard.

Sta cercando di dare un valore al rallentamento dell’invecchiamento, sta cercando di guardare al valore della salute derivante dal rallentare l’invecchiamento e useremo un modello economico molto sofisticato che guarda alla disponibilita’ a pagare per migliorare l’invecchiamento.

Ora lascia che mi prenda un po’ di tempo per parlarne, perche’ spesso quando parlo con persone del settore medico o sanitario sono molto desiderose di provare a dire qualcosa tipo: se rallentassimo l’invecchiamento spenderemmo meno soldi per malattie e assistenza sanitaria e le persone sarebbero piu’ in forma, potrebbero lavorare di piu’ e questo aumenterebbe il PIL.

Tutte queste cose sono davvero importanti e in realta’ sono cio’ su cui sto cercando di fare qualcosa nella mia agenda di ricerca: trovare risposte a queste domande.

Tuttavia, proprio come il corpo e’ un sistema molto complicato, l’economia e’ incredibilmente complicata e per cercare di capire come il rallentamento dell’invecchiamento influenzera’ l’economia c’e’ molto da studiare.

Proprio come la biologia dell’invecchiamento impieghera’ anni, forse decenni per essere studiata a fondo, cosi’ fa anche l’economia, ma sono molto desideroso di farlo.

La prima parte della mia carriera di ricercatore e’ stata dedicata principalmente alla politica monetaria e alla politica fiscale.

Se vuoi provare a influenzare la politica, sai chi chiamare al telefono per parlare: le banche centrali e i ministri delle finanze.

Quello che trovo davvero interessante in questa biologia dell’invecchiamento e nel tentativo di convincere i governi a prendere sul serio la longevita’, e’ a chi telefonare.

Perche’ ci sono i gruppi sanitari, ma devo cercare di usare un linguaggio che sia compreso dai ministri delle finanze e dalle banche centrali, cosi’ puoi davvero essere preso sul serio.

Cio’ comportera’ la comprensione del PIL e la riduzione dei costi sanitari, ma in realta’ c’e’ qualcos’altro che e’ molto piu’ importante, che e’ piu’ facile da fare.

Si tratta di guardare da un punto di vista economico ai guadagni di benessere derivanti dal rallentamento dell’invecchiamento.

Quanto vale per noi?

Questo e’ molto importante, perche’ voglio tornare brevemente a questo grafico della societa’ che invecchia.

Trovo straordinario che non ci limitiamo ad applaudire questo cambiamento come uno dei piu’ grandi successi dell’umanita’ nel XX secolo.

Come possiamo lamentarci di una societa’ che invecchia?

Pensa a cosa significa in realta’: molti meno bambini da piangere quando muoiono, meno genitori persi alla mezza eta’, piu’ nonni che incontrano i loro nipoti, e questo ha un valore che e’ enorme, al di la’ di qualsiasi contributo possa o non possa rendere al PIL.

Quindi esaminero’ il valore economico dell’intervento per cercare di rallentare l’invecchiamento in un modo in cui gli economisti parlano di valore economico, che e’ molto piu’ del PIL.

Basta guardare all’ultimo anno con il Covid: i governi hanno abbassato il PIL per salvare vite.

Sappiamo che la salute e’ incredibilmente importante, quindi come dovremmo allocare le nostre spese mediche per pensare di intervenire per curare diverse malattie?

Quindi questa e’ la prospettiva che prendero’.

Diro’ che e’ l’approccio economico piu’ puro.

E’ dare un valore economico agli interventi sanitari che migliorano il modo in cui invecchiamo.

Ora esaminero’ una serie di cose in questa presentazione.

Trovero’ un numero per il titolo, cerchero’ di esaminare tutte queste diverse varianti qui e mi restano pochi minuti del mio tempo.

Una delle ironie di parlare di longevita’ e’ che ho sempre esaurito il tempo nelle mie presentazioni!

Quindi spero che queste vite piu’ lunghe alla fine mi daranno piu’ tempo nelle mie presentazioni ai seminari per esaminare i dettagli.

Il lavoro che facciamo si basa su un modello abbastanza complicato, ma in realta’ si basa su due cose: cerca di valutare una vita in termini, diciamo, di quantita’; e’ il numero di anni che posso aspettarmi di vivere e questo e’ dato da questa funzione di sopravvivenza qui.

Quindi, se vivremo piu’ a lungo, questa funzione di sopravvivenza cambiera’.

Ma dipende anche dalla qualita’ di quegli anni e la qualita’ dipendera’ dalla mia salute, dai miei consumi e dal mio tempo libero.

Cio’ che gli individui fanno e’ guardare ai salari, ai tassi di interesse, alle aspettative sulla loro salute e alla loro mortalita’ e decidono come pianificare la loro vita.

Se cambi la salute delle persone in funzione dell’eta’, se cambi l’aspettativa di vita, allora cambiano il loro comportamento.

Questa e’ un po’ l’essenza del mio libro: l’invecchiamento non riguarda solo la fine della vita, cambia tutto e quindi quando cambi il tuo tasso di sopravvivenza mentre cambi la tua salute, le persone prendono decisioni diverse su quanto spendono, quando spendono, quanto risparmiano, quanto tempo risparmiano e quando lavorano.

Quello che faro’ e’ esaminare vari interventi che cambiano la sopravvivenza e la salute, quindi useremo un modello economico per calcolare come le persone rispondono.

Poi avremo due vite diverse da confrontare: una con questa aspettativa di vita in salute, una con l’altra e poiche’ e’ un modello economico possiamo dare un valore monetario a quanto e’ preferibile una rispetto all’altra.

Questa e’ una misura economica dei progetti mondiali.

Anche se questo suona un po’ astratto, e’ un approccio abbastanza comune nei governi.

Per esempio nel Regno Unito, con una bella commissione, quando stanziano soldi per, diciamo, se un farmaco dovrebbe essere somministrato o meno dal servizio sanitario nazionale, guardano al tipo di qualita’ che produce.

Questa e’ una sorta di derivato, una versione un po’ piu’ semplice di questo modello piu’ complicato.

Ho bisogno di aumentare un po’ la velocita’, quindi allacciate le cinture.

Andremo abbastanza veloci, ma la prima cosa che osserviamo, daremo a ciascuno di questi scenari un nome letterario, solo perche’ e’ piu’ facile parlare degli interventi almeno con i non scienziati.

La prima cosa che faro’, chiameremo la simulazione di Struldbruggs.

Prende il nome dai viaggi di Gulliver dove ci sono gli Struldbrugg che vivono a Luggnag che vivono per sempre ma invecchiano normalmente.

In altre parole, quello che faro’ e’ aumentare il tasso di sopravvivenza, quindi aumenteremo l’aspettativa di vita, ma non cambieremo il modo in cui la salute diminuisce con l’eta’, quindi non stiamo affatto migliorando l’invecchiamento, ma stiamo solo vivendo piu’ a lungo.

Ovviamente quello che accadra’ e’ che la salute diminuira’ ed e’ quello che e’ successo agli Struldbrugg.

Ora possiamo inserire questo nel nostro modello e possiamo tirare fuori alcuni numeri e dovrai sapere che abbiamo calibrato tutto questo per gli attuali dati degli Stati Uniti con un’aspettativa di vita di 78, 9.

Sto solo andando molto velocemente attraverso alcuni numeri.

Per un neonato un anno in piu’ di vita, solo attraverso il cambiamento dei tassi di mortalita’, senza cambiare la salute, vale centodiciottomila dollari.

Man mano che si aggiungono sempre piu’ anni alla vita, passare da 78, 9 a 79, 9 vale 118.

Ma andare da 79 a 80 vale 140 e si vede che ci sono rendimenti decrescenti ad anni crescenti.

Se la salute non cambia ci sono rendimenti decrescenti per aumentare la vita e questo e’ ovvio.

E’ principalmente da fare perche’ la salute sta diminuendo.

L’altra cosa che sottolineo qui e’ che anche il valore di aggiungere anni alla vita aumenta con l’eta’ in cui si valuta il guadagno, quindi mentre per un neonato vale solo 118000, per uno di 80 anni vale 312000 e in pratica e’ perche’ se ho 80 anni i guadagni saranno piu’ rapidi.

Se ho 80 anni, e’ piu’ probabile che vivro’ fino a questo per trarne beneficio rispetto a se fossi un neonato.

Questo e’ importante perche’ cio’ che dice e’ che il valore di rallentare l’invecchiamento aumentera’ con l’eta’ della popolazione, quindi vale la pena tenerlo a mente per dopo.

Il prossimo, daremo un’occhiata a quello chiamato Dorian Gray.

Dorian Gray, il romanzo di Oscar Wilde in cui fondamentalmente c’e’ un patto con il diavolo per cui non sembra che stia invecchiando, ma in realta’ lo e’.

Quindi questa situazione qui e’ dove non ho intenzione di cambiare la funzione di sopravvivenza, quindi l’aspettativa di vita rimane la stessa, ma rallento la velocita’ con cui la salute si deteriora con l’eta’.

Quindi questo e’ un miglioramento della salute rispetto all’eta’.

Sto aumentando l’aspettativa di vita sana e sto riducendo la morbilita’ alla fine della vita.

Cosa troviamo qui? due cose.

Prima di tutto otteniamo lo stesso risultato di prima.

I vantaggi derivanti dall’aumento dell’aspettativa di vita sana mantenendo l’aspettativa di vita fissa o in diminuzione.

Un anno vale piu’ del secondo anno, che vale piu’ del terzo.

Otteniamo anche lo stesso risultato che il valore aumenta con l’eta’, ma in realta’ aumenta molto piu’ rapidamente con l’eta’, perche’ quello che succede e’ che se sono in una salute migliore in eta’ avanzata voglio davvero spendere di piu’ e avere di piu’, ottenere piu’ utilita’ dalla vita e quindi effettivamente migliorando la salute negli anni successivi non solo li sperimentero’ prima e con maggiori probabilita’ di sperimentarlo, ma gli anni sono migliori perche’ sono trascorsi in una salute migliore.

Quindi il gradiente con l’eta’ e’ molto approssimativo, ma l’altra cosa da notare e’ che il valore di questi numeri qui e’ maggiore di quello che abbiamo visto con la simulazione di struldbruggs.

E’ meglio ottenere un anno di salute in piu’ senza cambiare l’aspettativa di vita piuttosto che avere un altro anno di vita senza cambiare l’eta’.

In effetti, possiamo dimostrare con questi risultati che ottenere una compressione completa della morbilita’ e’ molto meglio di qualsiasi ulteriore aumento dell’aspettativa di vita.

In altre parole, avere un’aspettativa di vita sana in modo che corrisponda all’aspettativa di vita e’ piu’ prezioso che lasciare un certo periodo alla fine della vita in cattive condizioni di salute e aumentare l’aspettativa di vita.

Ora questo potrebbe sorprenderti o meno; e’ bello ottenere questi risultati, otteniamo alcuni numeri e otteniamo alcuni canali, ma voglio iniziare a guardare all’invecchiamento.

E quello che faremo qui e’ guardare a due diversi tipi di cambiamento del modo in cui invecchiamo.

Quello che ho fatto in precedenza e’ stato cambiare l’aspettativa di vita e mantenere la stessa salute in termini di rapporto con l’eta’ e quindi otteniamo la stessa aspettativa di vita ma miglioriamo la gamma di salute.

Ora diro’ che la mortalita’ e la mia salute dipendono da un indice comune, un indice di fragilita’, e quello che saro’ in grado di fare e’ rallentare la velocita’ con cui si evolve quella fragilita’.

E se lo faccio, ridurro’ la mortalita’ e migliorero’ la salute, cosi’ avro’ una combinazione di struldbrugg che aumentera’ l’aspettativa di vita mentre prendero’ un po’ di Dorian Grey.

Li sto aumentando entrambi.

Ora facciamo due scenari diversi e uno e’ quello che chiamiamo Peter Pan.

Peter Pan e’ un ragazzino che non cresce mai e quindi sostanzialmente la nostra fragilita’ misura la nostra eta’ biologica.

Se questo e’ il punto in cui attualmente negli Stati Uniti c’e’ la relazione tra una misura di base dell’eta’ biologica e l’eta’ cronologica, rallentiamo la velocita’ con cui avviene l’invecchiamento.

Quindi, se questa e’ 30 l’eta’ in cui inizia la senescenza, diremo che l’invecchiamento avviene piu’ lentamente a causa di un intervento.

L’altra cosa che faremo e’ reimpostare l’orologio biologico in modo che a una certa eta’ X si reimposti semplicemente l’orologio biologico a un’ora precedente; lo impostiamo a 30.

Lo chiamiamo Wolverine perche’ Wolverine ha questa capacita’ di rigenerare i suoi organi e ricrescere e diventare di nuovo giovane.

Vedrai che c’e’ una differenza tra Peter Pan e Wolverine.

Peter Pan secondo la nostra ipotesi inizia a 30 anni; rallenti l’invecchiamento per tutta una vita matura e cosi’ tutta la vita ne trae beneficio.

Nel nostro modello Wolverine abbiamo un solo intervento e quindi non si ottiene il beneficio in questi anni qui prima dell’intervento, si invecchia normalmente e li’ si preferisce Peter Pan.

Ma poi ovviamente ottieni un beneficio a questa eta’ X perche’ la salute di Wolverine e’ migliore di quella di Peter Pan, ma poi in seguito Wolverine peggiora.

Quindi ci sono alcune differenze li’.

C’e’ molto di piu’ da fare qui perche’ potresti usare ripetutamente Wolverine, potresti fare piu’ fasi; in effetti non parlero’ molto di Wolverine perche’ Peter Pan e’ leggermente migliore, un po’ meglio di Wolverine nei nostri modelli.

Principalmente a causa di questo beneficio qui abbiamo interventi piu’ tardi nella vita, il che significa che non ottieni il beneficio prima, ma i risultati sono sostanzialmente simili come puoi vedere, stiamo parlando di triangoli diversi piuttosto che di risultati radicalmente diversi.

Cosa troviamo con Peter Pan?

Otteniamo due risultati simili come prima.

I vantaggi di rallentare l’invecchiamento per aumentare l’aspettativa di vita rallentando il modo in cui invecchiamo sono grandi ma diminuiscono e aumentano con l’eta’: piu’ si invecchia piu’ si desidera ottenere questi benefici.

Comunque stia succedendo qualcosa, c’e’ una complementarita’: poiche’ vivo piu’ a lungo e la mia salute e’ migliore, apprezzo di piu’ l’aumento dell’aspettativa di vita.

E mentre vivo, poiche’ la mia salute e’ migliore, apprezzo di piu’ la vita e poiche’ vivo piu’ a lungo apprezzo di piu’ i miglioramenti della salute, quindi l’invecchiamento e’ migliore dei due precedenti.

Ora sto finendo il tempo, quindi lasciami passare rapidamente al caso di un farmaco: la metformina.

C’e’ uno studio che usiamo che dice che la metformina potrebbe avere questi effetti su queste malattie; Non so se lo fa, deve essere dimostrato, sappiamo che ci sono molte prove in corso, ma prendiamo quei risultati nel nostro modello e diciamo: okay, immaginiamo che la metformina abbia questi effetti sulle principali malattie legate all’eta’, qual e’ il valore dell’assunzione di metformina rispetto all’eradicazione di altre malattie?

I risultati sono davvero enormi e rallentare l’invecchiamento attraverso questo intervento anti-invecchiamento sta superando il trattamento di singole malattie.

Come mai? Bene, probabilmente non sarai sorpreso di scoprire quanto segue.

Ecco i nostri risultati: questo e’ il vantaggio di prendere un intervento anti-eta’, Metformina in questo caso, e come cambia in funzione della tua eta’.

La metformina, come ogni intervento, ha un grande effetto per due ragioni: prima di tutto rallentera’ l’incidenza di tutte le malattie legate all’eta’, quindi si aggreghera’ in molte malattie.

Ecco alcune malattie legate all’eta’: se rallenti l’invecchiamento, rallenti tutte quelle e quindi in quel senso la metformina e’ data dalla somma di quegli effetti individuali.

Sta succedendo anche qualcos’altro: non e’ solo la somma, e’ maggiore della somma perche’ se riesco a liberarmi del cancro ma ho ancora la demenza, il valore di quella e’ inferiore.

Qui sto ottenendo questi effetti concorrenti; passiamo solo brevemente alla sezione finale.

Possiamo aggregare l’intera popolazione statunitense e scopriamo che se rallentiamo l’invecchiamento, il valore del prossimo anno di vita attraverso il rallentamento dell’invecchiamento vale 38 trilioni di dollari.

E’ enorme, questo e’ il valore attuale in 10 anni di aumento vale 370.

Ma quando osserviamo l’aggregato, troviamo che accade qualcosa di molto interessante.

Provero’ velocemente ad accelerare.

Quando si rallenta l’invecchiamento ci sono piu’ persone in vita perche’ le persone anziane sono ancora vive e godono di una salute migliore; se ricordate, piu’ persone ci sono, piu’ anziani ci sono, piu’ e’ utile rallentare l’invecchiamento.

In altre parole troviamo un circolo virtuoso: quando si migliora come si invecchia, aumenta il valore di ulteriori miglioramenti.

C’e’ un circolo virtuoso davvero importante, penso che sia molto importante da un punto di vista economico perche’ questo dice che piu’ si migliora con l’invecchiamento, piu’ si vuole invecchiare di piu’.

Quindi permettetemi di riassumere molto rapidamente: la societa’ apprezza sempre le malattie che causano il maggior onere per il segmento piu’ ampio della popolazione.

Quella era la mortalita’ infantile e la mortalita’ di mezza eta’, ma nei paesi ad alto reddito ora si tratta di malattie legate all’eta’.

Quindi siamo in una nuova transizione epidemiologica, concentrando le risorse sulle malattie legate all’eta’.

Non si tratta di curare le malattie legate all’eta’, si tratta di cercare di rallentare l’invecchiamento.

Come sai non curiamo il Covid facendo entrare le persone in ospedale: cerchiamo di fermarle; si tratta di cercare di rallentare l’invecchiamento.

Abbiamo un nuovo imperativo per la salute quando un bambino nato oggi ci aspettiamo di vivere tra gli 80 e i 90 anni.

Un nuovo imperativo e’ invecchiare bene; non era il caso in cui la maggior parte delle persone non viveva fino a quell’eta’.

La cosa insolita dell’invecchiamento e’ che normalmente, una volta che si interviene e si riduce l’incidenza di una malattia, diminuisce la disponibilita’ a pagare per ulteriori miglioramenti.

Passo a qualcos’altro, e passo alla mezza eta’ quando abbasso la mortalita’ infantile.

Ti ho mostrato che ci sono quattro diversi fattori all’opera con l’invecchiamento; cio’ significa che in realta’ piu’ si migliora con l’invecchiamento, piu’ si vuole invecchiare di piu’.

La disponibilita’ a pagare per miglioramenti aumenta l’eta’ delle persone; c’e’ una complementarita’ tra salute e aspettativa di vita.

Quando intervieni per rallentare l’invecchiamento colpisci una serie di malattie diverse e hanno una sinergia di compensazione tra loro e poi c’e’ questo effetto di aggregazione che mantieni in vita piu’ persone in una salute migliore man mano che migliori con l’invecchiamento, il che significa che apprezzi di piu’ e di piu’.

Quindi cio’ che questo dice e’ una nuova fase naturale di transizione di equita’ multipla; deve riguardare il nostro obiettivo di studiare l’invecchiamento, il valore di ritardare l’invecchiamento e’ immenso rispetto al trattamento di singole malattie o altre cose.

E diventera’ solo piu’ grande; suggeriremmo che i progressi che faremo saranno legati all’ingegnosita’ dei ricercatori e alla testardaggine del corpo umano, ma anche se non facciamo progressi il valore di quel progresso aumentera’ e piu’ alto con sempre piu’ risorse che entrano in esso.

Grazie mille; Spero che abbia avuto un senso.

Affascinante; che modelli hai utilizzato per questo tipo di ricerche?

Modelli di equilibrio per esempio?

Davvero una grande domanda; l’equilibrio e’ un concetto complicato in economia e sai, penso che sia giusto dire che questo e’ un modello sofisticato canonico. ma c’e’ sicuramente molto altro da fare.

Questo e’ un modello di equilibrio, nel senso che gli individui rispondono ai cambiamenti nel mondo che li circonda.

Non e’ quello che chiamiamo un modello di equilibrio generale, Martin ed io ci stiamo lavorando particolarmente, nel senso ovviamente che quando le persone lavoreranno piu’ a lungo ci saranno cambiamenti nei tassi salariali.

Quando le persone lavorano piu’ a lungo riceveranno piu’ istruzione, il che cambiera’ anche i tassi salariali, quindi ci sono molti effetti sull’equilibrio generale che non sono presenti in questo modello, inclusi tra l’altro anche i cambiamenti nei tassi di interesse.

Poi, ovviamente, c’e’ una serie di cose diverse da portare in termini di ipotesi che fai sui mercati assicurativi e finanziari, quindi molto

L’unica cosa che direi e’ che questo e’ chiaramente un programma enorme per ottenere la risposta vera e definitiva, spero che abbiamo fatto un inizio.

Ma in realta’ cio’ che e’ interessante e’ il modo in cui i governi valutano gli interventi di questo farmaco rispetto a quel farmaco.

Cio’ e’ almeno coerente con cio’ che viene attualmente utilizzato per valutare la ricerca e i farmaci anche se non e’ affatto la risposta finale.

In un mondo cosi’ cosa faranno i governi per l’assistenza sociale?

L’hai previsto nei tuoi modelli?

Penso che ci siano una serie di questioni qui: prima di tutto che questo e’ un po’ un fenomeno di equilibrio generale.

Permettetemi di tornare alla mia intuizione, che e’ che in media se le vite sono piu’ lunghe e siamo piu’ sani piu’ a lungo, allora se possiamo renderle produttive piu’ a lungo, cosa che penso dovrebbe essere possibile, allora questo e’ un vantaggio economico.

Non c’e’ una sfida li’, questo dovrebbe essere positivo per l’economia: e’ quello che chiamo il dividendo della longevita’.

Ovviamente se viviamo piu’ a lungo in condizioni di salute peggiori e abbiamo un sistema sociale che esclude le persone anziane dall’essere produttive, non ne otterrai i benefici.

C’e’ un problema: come sblocchiamo un dividendo di longevita’ che e’ in media viviamo piu’ a lungo e in salute migliore, punto; questo dovrebbe essere positivo per l’economia.

Una societa’ che invecchia, che e’ un cambiamento nel mix dei gruppi di eta’, potrebbe non essere problematico, ma la longevita’, vivere piu’ a lungo e in salute migliore, dovrebbe essere buona.

Richiede cambiamenti nella sicurezza sociale che ovviamente molti governi hanno gia’ fatto; il giappone ha recentemente annunciato un aumento della pensione all’eta’ di 70 anni.

Hanno giocato con l’abbassare l’aliquota pensionistica, aumentando l’aliquota contributiva, quindi c’e’ molto da fare li’.

Ma in realta’ penso che dovrebbe esserci un aspetto positivo qui; nei paesi del G7 nei 10 anni prima del Covid il 100percento della crescita dell’occupazione proveniva da persone di eta’ superiore ai 55 anni.

Quindi questo e’ quello che dico: come facciamo a far lavorare le persone piu’ a lungo?

E cio’ che e’ interessante in tutto il mondo e’ in realta’ concentrarsi sulla pensione, ma vediamo persone che abbandonano il lavoro dall’eta’ di 50 anni e questo non ha nulla a che fare con la pensione.

Quindi quello che faremo e’ scoprire come mantenere quelle persone di 50 anni attivamente impegnate nella forza lavoro, il che sta in parte affrontando l’invecchiamento della societa’, ma sta anche affrontando l’istruzione e l’offerta di lavoro per garantire che le persone possano lavorare di piu’, che Non ci occupiamo dei genitori piu’ anziani, che la loro salute sia in buono stato, perche’ ovviamente c’e’ molta disuguaglianza.

Quindi c’e’ una serie di aggiustamenti che devono accadere.

Una delle grandi cose della vita di 100 anni e’ che posso abbozzare in modo informale alcuni di questi cambiamenti; quando si tratta della modellazione devi essere molto molto dettagliato, quindi ci sara’ ovviamente un lungo ponte da costruire tra i due.

Bene; hai fatto dei modelli anche per altri paesi al di fuori degli Stati Uniti, per esempio l’inghilterra che e’ sempre un paese anglosassone?

Questo deve essere fatto, infatti stiamo facendo un documento di follow-up, ci stiamo effettivamente lavorando.

Sara’ meno, ovviamente la popolazione del Regno Unito e’ significativamente piu’ piccola di quella degli Stati Uniti, quindi dividono per circa quattro, e nel Regno Unito il reddito non e’ cosi’ alto, il che significa che il governo valuta la vita meno di circa due terzi.

Quindi una sorta di rapida regola empirica sarebbe l’aggiustamento diviso per quattro e per due terzi ti dara’ il cambio di un trilione di dollari, ma questo e’ un calcolo retrogrado; avremmo bisogno di farlo in modo piu’ preciso, ma siamo in giro per questo.

C’e’ un’altra cosa su cio’ che abbiamo fatto qui: ci siamo concentrati sulla disponibilita’ a pagare, sul “quanto vale”.

Ovviamente ce n’e’ un altro che e’ la capacita’ di pagare, che e’ piu’ dove entrano in gioco queste domande sul PIL.

Penso che per capire che sia necessario capire come le persone vogliono utilizzare il tempo extra e come rispondono a una salute migliore, in modo da poter capire quali leve tirare.

Lasciatemi solo dire che la pensione penso sia effettivamente sopravvalutata come leva per i poveri per cambiare questo: uno perche’ in realta’ la cosa fondamentale dell’invecchiamento sono le differenze nel modo in cui le persone invecchiano.

Non tutti possono lavorare fino a 70 anni, alcune persone sono in cattive condizioni di salute in anticipo.

E poi l’altra cosa e’ che molte persone si ritirano dal mercato del lavoro molto prima.

Come manteniamo l’apprendimento attivo e produttivo delle persone?

La pensione in realta’ penso non sia la cosa fondamentale qui e stiamo anche vedendo che nel mercato del lavoro, poiche’ piu’ persone lavorano dopo il pensionamento, piu’ persone escono prima del pensionamento; e’ un argomento molto piu’ ricco di quello.

Grazie.

Quindi abbiamo visto col professor Andrew Scott cosa ci aspetta nel futuro.

Non soltanto una vita piu’ lunga e’ piu’ interessante da vivere, ma una variazione anche nella produttivita’, in quello che viene visto come pensionamento, in quelli che sono i sistemi di assistenza sociale degli stati.

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Noi non chiamiamo mai nessuno, utilizziamo il numero solo per inviare brevi messaggi con Whatsapp, Telegram o SMS al fine di segnalare l’uscita di nuovi video o eventi particolarmente importanti per il nostro pubblico.

Ricorda che il Movimento Estensione Vita non vende nulla e non condivide i dati dei suoi utenti con nessuno, quindi non ti arrivera’ mai pubblicita’.

Ti racconteremo solo quello che c’e’ di prodotti disponibili e poi sarai tu a decidere se e cosa assumere, parlandone sempre col tuoo medico di fiducia perche’ la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici ufficiali.

Non diciamo che questa cosa si va a sostituire ad una vita sana, a una dieta sana e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questo e’ un potenziamento che ci fa rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

Tutte le nostre attivita’ sono no-profit e hanno il solo scopo di informare il pubblico italiano sulle nuove possibilita’ e ricerche nel campo dell’antiage, dell’antiinvecchiamento.

E’ un settore che evolve molto rapidamente, quindi assicurati di mettere un like nei canali social che preferisci, o direttamente su youtube, in modo da non perdere nessun aggiornamento sulle tecnologie importanti per la tua vita estesa.

Dimostraci di gradire il nostro lavoro iscrivendoti, facendo iscrivere e condividendo i nostri contenuti sui tuoi canali social e con coloro ai quali tieni di piu’.

Mi fa personalmente molto piacere leggere i commenti, partecipa anche tu: condividi sui nostri canali ogni domanda o suggerimento, noi ti risponderemo il piu’ velocemente possibile.

Ci piace parlare con te, scrivi anche solo qualche parola di supporto, grazie.

Noi ti consideriamo parte di una grande famiglia e vorremmo che tu ci aiutarssi facendo la cosa migliore non solo per te, ma anche per quelli a cui vuoi bene.

Noi ci teniamo davvero a te.

Per il momento e’ tutto, lunga vita e prosperita’

Fulvio Dominici Carnino, presidente del Movimento Estensione Vita

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