La Lattoferrina e’ antinfiammatoria, antibatterica, antivirale, combatte le specie reattive dell’ossigeno, antitumorale e aumenta l’immunita’ generale dell’organismo

La Lattoferrina e’ una proteina molto comune in tutti i mammiferi, isolata all’inizio nel latte nel 1939, e’ stata identificata poi nella maggior parte delle secrezioni dei mammiferi.

Oltre alle secrezioni, vive anche dentro ai lisosomi dei neutrofili e dei macrofagi, che sono i globuli bianchi: queste cellule che si occupano di attivare il nostro sistema immunitario; il fatto che si trovi li’ da’ un’indicazione sul fatto che una delle cose che faccia e’ di proteggere il corpo dai patogeni, dai virus e dai batteri.

Ci da’ il Ferro necessario nel nostro corpo un po’ dappertutto, perche’ il Ferro e’ al centro dei globuli rossi ed e’ anche molto utilizzato per rimuovere i radicali liberi.

La Lattoferrina e’ una proteina che e’ veramente grande, molto lunga: e’ una lunga catena di aminoacidi; ce ne sono da seicentosettanta a settecento di singoli amminoacidi.

Questa catena e’ separata in due regioni che sono connesse da un piccolo collegamento e non e’ secondaria la forma, perche’ da’ a questo tipo di molecola delle grandi caratteristiche.

Prima di tutto questa struttura la rende molto flessibile, poi ci sono due sottoelementi, all’interno di ognuno dei sottoelementi, che creano uno spazio, una specie di tasca dove puo’ essere trasportato il ferro.

Questa molecola puo’ trasportare uno o due molecole di ferro; nelle normali condizioni dell’organismo dal 10 al 25 percento della Lattoferrina e’ satura di ferro.

Normalmente la Lattoferrina si origina dai neutrofili che si sono degranulati durante un’infezione o un’infiammazione, per questo motivo la misurazione della Lattoferrina all’interno del siero e’ stata sempre una misura dell’infiammazione.

Quando le cose vanno bene i livelli di Lattoferrina nel sangue sono piuttosto bassi, se diventano pero’ troppo bassi vuol dire che ci sono delle infezioni o un’anemia e questo quindi significa che il corpo non puo’ rispondere in modo corretto agli attacchi del mondo esterno.

La Lattoferrina in piu’ ha un’altra caratteristica: e’ carica positivamente ed e’ quindi una glicoproteina cationica, come si dice.

Oltre a trasportare il Ferro e’ anche in grado di legarsi con gli zuccheri; questa caratteristica e’ chiamata glicossillazione ed e’ sia dipendente dalla specie, sia dipendente dal singolo tessuto nel quale si trova ad operare.

Negli esseri umani ci sono tre diversi punti nella molecola dove lo zucchero puo’ connettersi, con differenti tipi di zuccheri e di modalita’ di collegamento possibili; queste differenti configurazioni fanno si’ che questa proteina abbia una quantita’ enorme di possibilita’ di piegarsi su se stessa, di essere immunogenica, di essere solubile e di essere anche resistente al calore; per questo motivo ha una grande quantita’ di proprieta’ biologiche.

La Lattoferrina quindi svolge molteplici ruoli nell’organismo e alcuni di questi sono determinati dall’interazione con dei recettori sulle cellule, dei punti cioe’ specifici strutturati in modo tale che la Lattoferrina arriva e ci si puo’ “attaccare”.

La Lattoferrina e’ anche importante perche’ riesce a superare la barriera emato-encefalica, questa barriera che c’e’ fra la circolazione sanguigna del corpo e quella del cervello.

Si trova specialmente nei derivati del latte ovviamente, ed e’ coinvolta, come abbiamo visto, nel metabolismo del Ferro e nell’immunomodulazione; combatte l’infiammazione, si occupa anche di trasferire il Ferro alle cellule e controllare quant’e’ il livello di Ferro libero all’interno del sangue e nelle secrezioni esterne.

Si occupa anche delle interazioni col DNA, l’RNA, l’eparina e i polisaccaridi; ha potenti attivita’ antimicrobiche e antivirali.

Per quanto riguarda il DNA la Lattoferrina e’ in grado di entrare nel Nucleo delle cellule e di connettersi al DNA come attivatore della trascrittasi, quindi va a regolare l’espressione di alcuni geni.

Questa regolazione e’ particolarmente importante sulle cellule di tipo canceroso: ci sono diversi studi che hanno identificato questo effetto, per esempio in cellule della Leucemia.

La Lattoferrina diventa un inibitore della metiltransferasi del DNA e si nota in diversi tipi di cancro che la produzione di Lattoferrina e’ piuttosto ridotta.

Su un altro soggetto possiamo parlare dei Mitocondri, che abbiamo visto essera la “centrale energetica” dell’organismo.

All’interno dei Mitocondri abbiamo visto che una cosa molto importante e’ il bilanciamento delle specie reattive dell’ossigeno fra la produzione e l’eliminazione.

La Lattoferrina inibisce la reattivita’ di alcuni ioni del Ferro con delle molecole di superossido e limita la formazione di sali ferrosi; quindi in definitiva la Lattoferrina protegge dallo stress ossidativo e contribuisce anche alla produzione degli enzimi antiossidanti.

Sembra anche che la Lattoferrina attivi la Sirt1: abbiamo visto che le Sirtuine sono estremamente importanti, ne abbiamo parlato a lungo.

Sembra pure che possa attivare l’AMPKinasi, che abbiamo visto essere un altro importante percorso metabolico, specialmente nei reni; questo alla fine poi induce autofagia, che e’ una cosa molto importante per mantenere giovani i tessuti.

Modula sia il sistema immunitario innato che quello acquisito, cioe’ sia quello che abbiamo di base che si attiva subito, sia quello che riconosce patogeni esterni, anche visti in passato, e va a colpirli direttamente riconoscendoli uno per uno.

Dopo che un agente microbico e’ entrato in un tessuto le cellule del sistema immunitario innato rilasciano delle Citochine, quindi vanno subito a colpire questo attaccante e queste Citochine sono l’Interlochina uno, l’Interlochina sei, il tnf alfa (il fattore di necrosi tumorale alfa).

Questi creano un’elevata concentrazione locale di Lattoferrina; essa ha un’attivita’ antimicrobica diretta, ma interagisce con le cellule del sistema immunitario innato e anche con quelle del sistema immunitario adattivo, e fa si’ di aumentarne la potenza, la disseminazione, la differenziazione e cosi’ via.

Praticamente questo effetto deriva dal fatto che questa proteina e’ in grado di sentire l’attivazione del sistema immunitario di un organismo e agire su di esso.

Quindi cosa succede?

Ci sono dei Macrofagi, queste cellule che abbiamo visto che vanno a “mangiare” direttamente delle cose e colpiscono direttamente gli attaccanti.

Per quanto riguarda il sistema immunitario adattivo, quello che riconosce le cose e agisce in un secondo tempo, ma piu’ in profondita’, la Lattoferrina ha due differenti effetti: fa si’ che i precursori delle cellule t diventino delle cellule helper complete e accelera la differenziazione delle cellule b immature.

Abbiamo sempre saputo che il latte fa bene per le ossa, ci sono stati diversi studi che hanno fatto si’ di evidenziare che assumere Lattoferrina nella dieta migliora la densita’ minerale delle ossa, promuove la differenziazione e la produzione di osteoblasti e inibisce la formazione degli osteoclasti; sono effetti piuttosto forti che sono superiori a quelli di diverse altre sostanze che vengono invece assunte per migliorare la forza e la densita’ delle ossa.

La Lattoferrina si sa che si collega con l’AGE e quindi quantita’ superiori di Lattoferrina possono essere benefiche.

E’ possibile ridurre gli AGE circolanti in modo che non vadano ad attaccarsi in giro e creare dei problemi su altre strutture cellulari dell’organismo.

Su questo fronte la Lattoferrina ha degli effetti ipoglicemici, quindi riduce lo zucchero, perche’ aumenta i livelli di insulina.

Il fatto che si leghi al Ferro puo’ essere molto utile, specialmente perche’, superando la barriera emato-encefalica, puo’ essere importante per prevenire o migliorare gli effetti del Parkinson e dell’Alzheimer.

L’effetto di produzione di cellule dell’osso si estende anche in modo contrario alla produzione di cellule adipose, del grasso; assumere Lattoferrina sembra che possa dare una mano a ridurre il peso e ridurre la formazione di grasso.

Nella pelle e nei capelli limita, come abbiamo visto, la risposta infiammatoria, ma aumenta anche l’effetto di reepitelizzazione, cioe’ la ricrescita di tutte le cose che sono superfici; aumenta la proliferazione, lo spostamento e la migrazione di fibroblasti e di cheratinociti, tutta roba che serve a fare della pelle bella e bei capelli.

Questo si traduce anche nell’aumento della sintesi della matrice extracellulare del Collagene e di altre sostanze molto importanti.

La Lattoferrina va a regolare la crescita e il ciclo dei follicoli dei capelli, specialmente nelle cellule che sono alla base proprio del follicolo.

Nell’intestino la Lattoferrina ha un effetto molto importante man mano che si invecchia; quando si e’ dei neonati la Lattoferrina e’ importante perche’ fa si’ che si attivi il microbioma, cioe’ questa distribuzione di batteri buoni all’interno dell’intestino.

Quando si e’ adulti la Lattoferrina presa per via orale, per bocca, e’ digerita in molecole piu’ piccole e alcune di queste molecole piu’ piccole mantengono tuttavia attivita’ antimicrobiche, quindi ci proteggono dalle infezioni intestinali.

Ci sono dei recettori per Lattoferrina all’interno dell’intestino e allora la parte che rimane non digerita, e riesce ad arrivare dallo stomaco fino all’intestino, viene effettivamente assorbita.

La Lattoferrina purtroppo pero’ ha una emivita, cioe’ un tempo dopo il quale diventa la meta’ di quello che era, di soli quindici minuti; la maggior parte deriva da latticini ed e’ quindi molto simile a quella umana.

I dosaggi variano molto e si va da quaranta milligrammi al giorno a trecento milligrammi al giorno, alcuni arrivano fino a tre grammi al giorno.

Comunque la dose piu’ normale e’ duecentocinquanta milligrammi al giorno.

Una cosa curiosa e’ che nel latte del cammello la Lattoferrina e’ duecentocinquanta volte piu’ concentrata di come si trova nel latte delle vacche e quindi nei posti del mondo dove si consuma il latte di cammello questo e’ molto importante.

In Egitto, per esempio, il latte di cammello e’ un trattamento per l’epatite b e c.

Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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