La Sindrome Metabolica, la maledizione della genetica e della vecchiaia

La Sindrome Metabolica è una particolare condizione che produce una serie di insieme di fattori di rischio che sono specifici per le malattie cardiovascolari e, anche di altro tipo e quando si soffre di Sindrome Metabolica, aumenta notevolmente il rischio di sviluppare diabete, malattie cardiache, ictus ed altre cose di questo tipo.

I fattori metabolici che sono coinvolti nella Sindrome Metabolica, appunto, sono l’obesità addominale, cioè avere una circonferenza della vita superiore a quello che sarebbe normale e quindi la forma del corpo tipicamente, si dice, a mela per gli uomini e a pera per le donne.

Per gli uomini prevalentemente significa avere dell’adipe, del grasso che si accumula sulla pancia, quindi la pancetta e per le donne invece questo si accumula mediamente di più sui fianchi e sulle cosce.

Quindi la circonferenza della vita aumentata è una forma di obesità normalmente legata alla Sindrome Metabolica; di solito si ha anche una pressione alta, più alta di 130-80, la pressione arteriosa normale viene definita come inferiore a 120, per la pressione sistolica, quella più alta e inferiore a 80 per quella diastolica, cioè quella bassa.

La pressione alta è di solito legata all’obesità o come abbiamo visto in molti nostri video alla carenza di ossido nitrico e si riscontra spesso anche nelle persone che hanno insulino-resistenza, che è l’anticamera del diabete.

Un’altra cosa si trova spesso è l’alterata glicemia a digiuno, poi si hanno livelli elevati di trigliceridi, che sono un tipo di grasso nel sangue; un altro indicatore è avere un basso livello di colesterolo Hdl, il colesterolo buono.

In generale quando si hanno tre o più di questi fattori, la diagnosi di Sindrome Metabolica è la normalità.

La maggior parte delle persone affette da Sindrome Metabolica soffre anche di insulino-resistenza, quindi cosa succede: il corpo, abbiamo visto, che produce insulina per spostare il glucosio e lo zucchero dentro alle cellule per utilizzarlo come energia.

Quando si è obesi, cosa normalmente riscontrata quando si ha la Sindrome Metabolica, è più difficile per le cellule del corpo rispondere all’insulina, quindi il corpo non riesce a produrne abbastanza di questa insulina per superare la resistenza.

A questo punto il livello di zucchero del sangue aumenta e questo causa il diabete di tipo 2; abbiamo visto che il diabete è dato del cattivo stile di vita, mentre il diabete di tipo 1 tipicamente è dovuto a motivi genetici.

Quindi la Sindrome Metabolica è un inizio dello sviluppo del diabete di tipo 2.

La Sindrome Metabolica è più probabile con l’avanzare dell’età e sta diventando un fattore di rischio principale per le malattie cardiovascolari, sta superando perfino il fumo della sigaretta, questo anche perché molte persone non stanno più fumando.

Quali sono le cause di questa Sindrome Metabolica? Non sono ancora comprese appienoì, però diversi fattori sono interconnessi, l’obesità, uno stile di vita sedentario, che sono fattori di rischio, quindi ci sono anche il colesterolo alto, la resistenza all’insulina, la pressione alta e questo porta a malattie cardiovascolari ed appunto al diabete di tipo 2.

Siccome la Sindrome Metabolica e la resistenza all’insulina sono molto collegate, diversi ricercatori ritengono che la resistenza all’insulina possa essere una causa della Sindrome Metabolica ma non si è ancora trovato un collegamento diretto.

Altri credono che i cambiamenti ormonali causati dallo stress cronico portino all’ obesità addominale, resistenza all’insulina ed i lipidi nel sangue più alti, trigliceridi, colesterolo.

Altri fattori che possono contribuire alla Sindrome Metabolica includono cambiamenti genetici nella capacità di una persona di scomporre i grassi, i lipidi nel sangue.

Un’altra cosa che sta diventando sempre più rilevante è il collegamento con l’età e con la genetica; quindi in realtà si è visto che tutto questo è vero e le persone che hanno la Sindrome Metabolica vengono accusate di essere dei crapuloni, gente che mangia troppo, che beve, che non fa abbastanza esercizio, però guarda caso, questa cosa è legata all’avanzamento dell’età.

Gli uomini sviluppano la pancetta quando vanno avanti con gli anni, non quando sono giovani, per la maggior parte, quindi l’età che avanza va a creare un peggioramento generale dell’organismo, abbiamo visto, e quindi predispone alla Sindrome Metabolica.

Il primo evidente esempio è la pancetta, diventare più grassi, più facilità a trasformare in grassi quello che si mangia, invece di bruciarli come energia ed un’altra grossa componente è quella di tipo genetico, quindi chi è predisposto geneticamente tende immediatamente a sviluppare questo tipo di problematiche, ci sono persone che rimangono magre ed energetiche tutta la vita, quindi ci sono distribuzioni di funzionamento del corpo differenti, in base ai geni, questo l’ abbiamo visto in tante cose.

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Conoscere i fattori di rischio propri personali può aiutare a prendere delle misure, delle decisioni, questo può far cambiare il comportamento, far monitorare dal medico per la malattia.

I fattori di rischio più strettamente legati alla Sindrome Metabolica, abbiamo visto, sono l’età e quindi è più probabile svilupparla quanto più si è anziano, poi c’è anche l’etnia, quindi di nuovo genetica.

Negli Stati Uniti ci sono diverse etnie e si è visto che gli afroamericani e gli americani di origine messicana hanno maggiori probabilità di contrarre la Sindrome Metabolica.

Le donne afroamericane hanno il 60 per cento di probabilità in più rispetto agli uomini afroamericani di contrarre la Sindrome, quindi anche il sesso conta molto.

Se poi l’indice di massa corporea, che è questo numero che lega quanto si pesa rispetto a quanto si è alti, supera 25 è un indicatore del fatto che si è a rischio per questo.

Dopodiché ci sono persone, donne, che hanno avuto il diabete durante la gravidanza, il diabete gestazionale, si dice, o le persone che hanno un familiare con diabete di tipo 2, tutte queste persone sono a maggior rischio di Sindrome Metabolica.

Altre cose che predispongono sono il fatto di fumare, di bere in modo eccessivo, di avere molto stress, questo capita praticamente a tutti in occidente, di essere oltre la meno pausa, di nuovo legato all’età, assumere una dieta ricca di grassi ed avere uno stile di vita sedentario.

Un altro indicatore per le persone con Sindrome di insulino-resistenza, che abbiamo visto essere predisponente o comunque causata dalla Sindrome Metabolica, possono avere quello che si chiama “acantosis nigricans”; si tratta di aree di pelle scura sulla parte posteriore del collo, sotto l’ascella e sotto il seno.

In generale, a parte questo, le persone non hanno sintomi, quindi i sintomi possono assomigliare ad altre condizioni di salute; come si fa a diagnosticarla?

Questo deve farlo il medico, però in generale se si ha obesità addominale, un indice di massa corporea superiore a 25, trigliceridi alti, basso colesterolo Hdl buono, pressione alta, oppure si usano i farmaci per abbassare la pressione sanguigna, una glicemia alta a digiuno, un aumento della coagulazione del sangue, significa che c’è la possibilità concreta di essere vittime di questo.

E’ possibile prevenire lo sviluppo della Sindrome Metabolica?

Chiaramente non possiamo ridurre l’avanzare dell’età, a parte i trattamenti antiage che possono certamente rallentare questa progressione, la genetica non la possiamo cambiare, il modo migliore per prevenire la Sindrome Metabolica sarebbe quello di mantenere un peso sano, seguire una dieta sana ed essere fisicamente attivi.

La dieta dovrebbe contenere poco sale, pochi zuccheri, grassi solidi e cereali raffinati.

Una volta che però uno ce l’ha e capita praticamente a tutti, cosa vuol dire vivere con la Sindrome Metabolica?

E’ una condizione che dura tutta la vita e che chiede dei cambiamenti nello stile di vita se si vuole cercare di compensare; se si ha già una malattia cardiaca o il diabete, bisogna assolutamente seguire le raccomandazioni del medico curante per gestire queste condizioni.

Altrimenti, i cambiamenti di vita che si possono mettere in atto includono una dieta sana, questo è la base di tutto, un’attività fisica, quindi anche soltanto a fare lunghe camminate, smettere di fumare, se si è un fumatore o si usano altri prodotti del tabacco, perdere peso, se si è in sovrappeso o obesi.

Se poi invece la si vuole proprio curare questo va stabilito dal medico, perché il trattamento dipende da quanti anni si hanno, la salute generale, quanto si è malato, quanto si riesce a gestire specifici medicinali, procedure, terapie e così via.

Però è importante considerare questo perché la Sindrome Metabolica aumenta il rischio di sviluppare condizioni più gravi e a lungo termine, cose che diventano croniche quindi è importante cercare di trattarla.

Senza trattamento, appunto, si possono sviluppare malattie cardiovascolari ed il diabete di tipo 2; altre condizioni che si possono sviluppare a seguito della Sindrome Metabolica includono la Sindrome dell’ovaio policistico, il fegato grasso, i calcoli biliari di colesterolo, l’asma, problemi di sonno ed alcune forme di cancro.

Quindi la cosa più importante di tutte sarebbe perdere peso, bisogna lavorare con un dietologo, cambiare la dieta, fare più esercizio, perdere peso aumenta il colesterolo Hdl, quello buono, e abbassa il colesterolo Ldl, quello cattivo, e i trigliceridi.

Perdere peso, soprattutto fare una dieta di tipo chetogenico, cioè senza carboidrati, può anche ridurre non solo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 ma anche in alcuni casi lo fa anche regredire.

Perdere anche una piccola quantità di peso abbassa la pressione sanguigna, aumenta la sensibilità all’insulina e può anche ridurre la quantità di grasso attorno alla vita.

In generale, al di là della dieta “fai da te” bisogna fare una consulenza comportamentale dell’esercizio fisico, per cercare di ridurre il peso bisognerebbe includere una varietà di alimenti nella dieta, quindi mangiare cose più varie, rispetto a quello che si faceva prima, perché evidentemente non ha funzionato quello che hai mangiato fino ad adesso.

Bisognerebbe usare dei grassi sani, grassi polinsaturi e monoinsaturi possono aiutare a mantenere il cuore sano; questi grassi sani si trovano nelle noci, nei semi ed in certi tipi di olii, come quello di oliva o anche altri tipi di olii, ma per noi mediterranei quello migliore è quello di oliva, ovviamente extravergine, se prendi dell’olio di bassa qualità, magari è più tossico che altro.

Se si vogliono mangiare cereali sarebbe bene fossero integrali, quindi riso integrale, pane integrale, invece del riso bianco e pane bianco, perché i cibi integrali sono anche più ricchi di nutrimenti rispetto ai cibi più elaborati e poi hanno più fibre, quindi il corpo li assorbe più lentamente, quindi non causano un rapido picco dell’insulina che è quello che poi fa un sacco di cose negative, scatena anche poi successivi episodi di fame.

Bisogna mangiare più frutta e verdura, è banale dirlo ma è giusto così e bisogna mangiare frutta e verdura di tipi più diversi possibili, ovviamente, perché hanno tutti quantità e tipi diversi di nutrimenti; è molto importante anche l’esercizio fisico, perché aiuta le persone in sovrappeso, obese a mantenere e aumentare la massa corporea magra, il tessuto muscolare mentre perdono grasso.

Altrimenti, se cominci solo a non mangiare, anche i muscoli vanno diminuendo, mentre invece se non mangi, fai esercizio fisico, cosa difficile lo so, va via il grasso ma i muscoli vengono mantenuti, almeno e poi si ha una maggiore massa muscolare, questo aiuta a perdere peso più velocemente, perché comunque la massa muscolare consuma energia che deve essere presa da qualche parte, per esempio nei depositi di grasso.

Camminare è un ottimo esercizio fisico, per esempio, è molto facile, basta cominciare camminando anche lentamente 20-30 minuti al giorno, per qualche giorno alla settimana, poi nel tempo si può camminare per più tempo o per più giorni della settimana.

Questo non è che sia una cosa difficile da fare, non bisogna andare in palestra a fare abbonamenti si fa gratuitamente si fa un giro ci si guarda attorno è anche piacevole.

L’esercizio fisico, però, abbassa la pressione sanguigna ed aiuta a prevenire il diabete di tipo 2.

L’esercizio fisico aiuta anche a sentirsi meglio emotivamente, riduce l’appetito, migliora il sonno e migliora la flessibilità, abbassando pure il colesterolo cattivo.

Chiaramente prima di iniziare un programma di esercizi un po’ più pesante è meglio consultare il medico; le persone che soffrono di Sindrome Metabolica potrebbero anche avere bisogno di assumere dei farmaci, alcuni integratori di cui parliamo certamente sono utili per questo.

I farmaci più normalmente prescritti dai medici sono quelli per abbassare la pressione sanguigna, o migliorare il metabolismo dell’insulina, abbassando il colesterolo Ldl ed aumentando quello Hdl.

Quali sono, nel caso, gli integratori utili per la Sindrome Metabolica e dei quale abbiamo già anche parlato in altri video, per esempio sono: l’acido alfa lipoico, la vitamina D, le vitamine del complesso delle vitamine B, la Curcumina, il Magnesio l’Omega-3, quindi gli olii di pesce in generale, il Selenio e lo Zinco.

Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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