Programma 150 Anni, l’acido Ursolico

L’acido Ursolico ha molteplici proprietà nel mondo dell’antiinvecchiamento, ha degli effetti protettivi sui polmoni, sui reni, sul cervello, sul fegato, ha proprietà antinfiammatorie, ha effetti anabolici sui muscoli scheletrici e la capacità di fermare la riduzione della densità ossea che porta l’osteoporosi, un problema che abbiamo visto colpire molto le donne in menopausa.
Oltretutto ha caratteristiche antimicrobiche e quindi colpisce diversi tipi di batteri ed anche antivirali, quindi ferma anche virus come quello dell’HIV, quello dell’aids, l’HCV ed alcuni protozoi che causano la malaria.
L’acido Ursolico ha diversi nomi, è noto anche in altre maniere come prunolo, come micromerolo, è un triterpenoide pentaciclico; è stato identificato per la prima volta su questa superficie cerosa sulla buccia della mela, questo negli anni venti; è presente in una grande quantità di erbe aromatiche per esempio il rosmarino, la salvia, la menta, il basilico, l’origano, il timo, ed è anche presente in molti frutti comuni come appunto, le mele di cui abbiamo parlato, soprattutto nella buccia ed anche nelle pere, nei mirtilli e nelle prugne.
Ricordiamo che la mela è buona tutta ma i semi non sono così salutari: contengono l’amigdalina, che è una sostanza che rilascia cianuro nel sangue, quindi se si mangiano troppi semi di mela si può anche morire! Il cianuro è una cosa brutta!
Ovviamente non è possibile morire mangiando i semi di qualche mela, bisogna mangiarne da 100 a 200 perché siano mortali, comunque se si può evitare è meglio.
Per tornare all’acido Ursolico, è una molecola lipofila, cioè si lega ai grassi ed è di grandi dimensioni: la cosa curiosa è che costituita da un anello a 5 membrane.
Questi anelli sono strutturati fisicamente come quelli dei cerchi olimpici ed il fatto che, comunque, questa sostanza venga utilizzata molto dagli atleti e da chi fa sport è una curiosa coincidenza.
La forma con gli anelli fa sì che venga collocato nella famiglia degli enzimi e dei coenzimi.
Abbiamo visto che l’acido Ursolico è presente in molti frutti, molte erbe usate nella vita quotidiana, ma c’è anche in molte altre piante come, per esempio, la mirabilis jalapa, si trova anche nei fiori di sambuco, nella lavanda, nel biancospino.
Come abbiamo detto, però, la parte del leone la fanno le bucce della mela, perché queste contengono una grande quantità di acido Ursolico e di altri composti che sono collegati ad esso.
Ha moltissime proprietà, per questo è interessante per un trattamento anti-age, per l’antiinvecchiamento e fra queste per esempio effetti anabolici sui muscoli scheletrici; questo fa sì che ci sia un aumento della resistenza, dal punto di vista muscolare, ed è per questo che lo usano molto gli atleti.
L’acido Ursolico ha effetti epigenetici: abbiamo visto che si tratta di epigenetica quando si parla di questa specie di segnalibro, ( come dei Chupa Chups), che vengono attaccati lungo la catena del DNA, che a sua volta controlla l’espressione di tutte le caratteristiche del corpo umano, insomma degli animali in generale.
L’epigenetica è proprio quella che va a modificarsi nel tempo: si chiama deriva epigenetica il fatto che, col passare dell’età, si cambia l’espressione del DNA, rispetto a quando si era giovani, quindi pur mantenendo lo stesso tipo di contenuto il DNA può essere espresso, può produrre risultati nell’organismo, nel corpo, in modo diverso a seconda di come questi segnalibro si spostano lungo la catena del DNA.
Questa è una cosa molto dinamica, cambia molto nel tempo, ed è proprio identificabile, ci sono degli esami specifici che si possono fare per vedere qual è la nostra età biologica, che può essere diversa da quella anagrafica, misurando proprio la deriva epigenetica.
Cosa fa l’acido Ursolico?
Fa diverse cose, va a demetilare, quindi va a cambiare questi segnalibro, per esempio su siti specifici del DNA, che operano sulla promozione di un certo specifico fattore che si chiama Nrf2.
Cosa succede modificando questo tipo di espressione?
Produce una maggiore produzione di antiossidanti endogeni, cioè di sostanze che vanno a combattere i famosi radicali liberi, le sostanze ossidanti che sono quello che dobbiamo combattere per invecchiare meno, o per niente, quindi avere più antiossidanti endogeni, cioè prodotti dal nostro stesso organismo, è molto importante.
Quindi non è lui un antiossidante però va a promuovere la produzione autonoma interna dell’organismo.
Oltretutto si è visto che l’acido Ursolico riduce la produzione di particolari enzimi che sono dei modificatori epigenetici, per esempio uno di questi si chiama metiltransferasi del DNA.
Agisce anche su altre cose che sono i leucociti e le istone deacetilasi.
Tutto questo cosa va a produrre: una modificazione nell’epigenetica del DNA che è positiva e fa ridurre gli effetti dell’invecchiamento, in alcuni casi anche tornare indietro di qualche piccolo passo, dell’invecchiamento stesso.
Ci sono ricerche che indicano che l’acido Ursolico, vada ad indurre una cosa particolare che è la biogenesi mitocondriale specialmente nei muscoli scheletrici.
Sappiamo che i muscoli che muovono appunto lo scheletro sono quelli che servono a fare attività soprattutto sportive, ma anche di tutti i giorni, alzarsi dal letto, per esempio, (non bisogna essere per forza degli atleti) ed indurre la biogenesi mitocondriale, vuol dire che vengono prodotti più mitocondri.
I mitocondri abbiamo visto che sono una centrale energetica nel nostro organismo e quindi, se dentro alle cellule del muscolo si producono più mitocondri, le cellule stesse muscolari hanno più energia per fare la loro attività e l’effetto finale è che si ha più forza e si combatte quindi questa atrofia, questa riduzione dei muscoli, questa perdita di forza nei muscoli stessi che è tipica delle persone che invecchiano, quindi questo è un effetto estremamente significativo.
Parliamo anche del fatto che si ingrassi: in particolare, strutture che si chiamano preadipociti, l’acido Ursolico, aumenta l’attività dell’AMP chinasi e l’espressione delle proteine delle sirtuine.
Questo è molto significativo: abbiamo visto che l’AMP chinasi è una cosa che dobbiamo attivare e tipicamente si attiva se non si prendono sostanze dal mondo esterno, col digiuno per esempio, con il digiuno intermittente di cui abbiamo parlato molto, questo è quindi una cosa significativa.
Quando parliamo delle sirtuine, abbiamo visto che anch’esse hanno un ruolo importantissimo in molti percorsi metabolici, che dobbiamo assolutamente stimolare e mantenere attivi per evitare di invecchiare.
Nel dettaglio l’acido Ursolico aumenta l’espressione della Sirturina 1 di ben 35 volte: in alcune ricerche, si è visto, che la somministrazione di acido Ursolico, anche solo due volte al giorno alla settimana, fa aumentare la Sirtuina 1 ed anche la Sirtuina 6.
L’effetto esterno è significativo, perché in alcune ricerche si è visto che questo tipo di integrazione riduce l’obesità, produce una riduzione del peso corporeo ed un aumento del consumo energetico; questo produce anche una riduzione degli acidi grassi liberi e quindi una riduzione del contenuto dei trigliceridi, tipicamente nei muscoli scheletrici.
Sembra che interagisca anche con un percorso metabolico specifico chiamato mTOR:ne abbiamo parlato lungamente ed abbiamo visto che l’ mTOR è l’antagonista dell’AMP chinasi, quindi in generale sono un bilanciamento fra i due nell’organismo, se attivi l’AMP chinasi tipicamente riduci l’mTOR.
MTOR sta per mammalian target of rapamycin, quindi l’obiettivo nei mammiferi di una specifica sostanza chiamata rapamicina, di cui abbiamo già parlato, che è una sostanza molto importante nel mondo dell’anti-age.
In generale bloccare l’mTOR ed attivare l’AMP chinasi è una cosa molto buona: di nuovo è quello che si attiva quando si fa un digiuno, specialmente digiuno, per esempio intermittente, quindi questo specifico tipo di dieta per l’anti-age.
In molte altre ricerche si è visto che l’acido Ursolico attiva l’autofagia: l’autofagia, abbiamo visto, è un termine greco che sta per ” mangiarsi da soli” ed è un meccanismo con il quale le cellule vanno a recuperare componenti danneggiati o non più funzionanti e praticamente le ritritano, le degradano, le dividono in pezzettini elementari, che vengono poi utilizzati per fare cose nuove funzionanti.
Quindi l’autofagia è fondamentale che venga attivata: in molte cellule anche nei melanociti, l’acido Ursolico promuove l’autofagia melanosomiale o melanofagia: quindi, un effetto finale, è che può inibire la pigmentazione cutanea, il fatto che si vadano a formare quelle macchie sulla pelle che sono estremamente presenti negli anziani.
Assieme ad altre cose, come per esempio la Carnosina, l’acido Ursolico può essere un’ importante componente per il miglioramento dell’aspetto della pelle e quindi far tornare più giovane la parte più visibile del nostro corpo.
Pare che vada ad aumentare questa autofagia anche nei macrofagi e questo riduce potenzialmente le dimensioni delle lesioni arteriosclerotiche, quindi se si ha l’arteriosclerosi, il trattamento con acido Ursolico può far migliorare molto la situazione.
Può far ridurre le concentrazioni nel sangue della Leptina, i trigliceridi sempre nel sangue e le concentrazioni di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità.
Tutto questa è una serie di cose importanti e tutti questi effetti, probabilmente, sono dovuti all’attivazione dell’autofagia, di nuovo, epatica, cioè quella delle cellule del fegato.
E’ dimostrato che l’acido Ursolico abbia significative proprietà antinfiammatorie, specialmente, si visto, quando la glicemia è elevata; le proprietà antinfiammatorie sono importanti perché abbiamo visto che l’infiammazione è la cosa più importante da combattere con l’invecchiamento e che rischia di andare fuori controllo.
Riduce l’espressione di parecchie sostanze infiammatorie ed ha diminuito anche le interleuchine, Interleuchina 1 ed Interleuchina 6, ed ha ridotto anche i livelli di una specifica sostanza che è il fattore di necrosi tumorale alfa, questo specialmente nella corteccia prefrontale, quindi va a migliorare il funzionamento anche del cervello e va a ringiovanire buona parte del metabolismo.
Ha ridotto anche le citochine pro-infiammatorie, che sono indotte dal dolore neuropatico; ha migliorato le risposte infiammatorie, che sono indotte dalla radiazioni in qualunque parte del corpo (questo è indicato appunto della produzione del fattore di necrosi tumorale alfa).
Per quanto riguarda l’ AGE, l’Advanced Glycation end Products, questa sostanza terribile che si va a generare alla fine di una serie di reazioni, perché si assume troppo zucchero ( cosa tipica dell’occidente, lo zucchero dappertutto), ed abbiamo visto che poi l’AGE è una specie di gocce di colla che vanno appiccicarsi ovunque, specialmente nella struttura della pelle, quindi fanno invecchiare rapidamente il corpo, ecco l’acido Ursolico ha diminuito in modo significativo la produzione di AGE ed ha ridotto l’espressione dei recettori dell’AGE nella corteccia prefrontale.
Questo perché succede: perché l’acido Ursolico va ad inibire una serie di sostanze, come per esempio la sorbitolo deidrogenasi, che sono enzimi importanti per il percorso metabolico specifico che va poi a produrre l’AGE.
Si è visto anzi che, sull’effetto che ha per la riduzione dell’AGE, più significative sono le diverse altre sostanze indicate per questa, come l’acido corosolico o l’acido ellagico.
Quando parliamo di invecchiamento entra spesso in gioco il diabete ed uno degli effetti più conosciuti dell’acido Ursolico è legato al miglioramento di una cosa che si chiama insulino-resistenza, quindi alle proprietà antidiabetiche, tramite una serie di meccanismi di vario tipo.
L’acido Ursolico da solo, ma in modo ancora più efficace combinato con la Metformina, migliora la sensibilità all’insulina e quindi riduce il deterioramento cognitivo.
Sappiamo che il diabete è generato dal fatto appunto, che comincia ad esserci questa insulino-resistenza, cioè il pancreas produce l’insulina ma alla fine non viene portata all’interno delle cellule, quindi il pancreas deve produrne sempre di più, comincia ad avere dei problemi, insomma, il diabete è un circolo vizioso.
Questo tipo di sostanza può essere utile ad interferire con questa spirale negativa.
L’acido Ursolico è utilizzato molto dagli atleti per un effetto anabolico sui muscoli scheletrici; ha effetto sui muscoli perché aumenta il numero di cellule satelliti muscolari e raddoppia l’espressione della mioglobina nelle singole cellule muscolari.
Questo succede anche perché in queste cellule muscolari viene attivato l’ormone della crescita, il fattore di crescita insulino-simile ed anche il famoso mTOR, di cui abbiamo già parlato.
È noto che riduce la perdita di muscolo o l’atrofia muscolare dopo la denervazione, quindi migliora il funzionamento e la struttura dei muscoli.
Come abbiamo visto ci sono anche miglioramenti dal punto di vista del grasso, del fatto di riduzione del peso corporeo, riduzione del grasso e questi miglioramenti sul grasso avvengono per diversi meccanismi, non per uno solo, ed uno di questi è l’inibizione della differenziazione dei preadipociti e quindi dell’ adipogenesi, che è l’attività dell’organismo di creazione di nuovo grasso.
Viene inibita l’attività della lipasi pancreatica, l’aumento del grasso bruno e delle conseguenti termogenesi e lipolisi: vuol dire che il grasso viene preso, viene bruciato, per esempio, per produrre calore.
In uno studio clinico importante, fatto a doppio cieco, controllato con placebo eccetera, si sono presi dei pazienti fra i 30 e 60 anni che avevano la sindrome metabolica, quindi questa particolare situazione nella quale c’è un accumulo di grasso viscerale, insomma si diventa grassi con l’età, e questi pazienti hanno ricevuto 150 mg di acido Ursolico, oppure un altro gruppo di controllo, solo un placebo (cioè acqua fresca) per 12 settimane.
Il trattamento ha portato ad una riduzione della sindrome metabolica, ha ridotto il peso corporeo, ovvero l’indice di massa corporea, ed anche la circonferenza del girovita, (insomma abbastanza cose pratiche, dirette); ha ridotto il glucosio a digiuno ed aumentato la sensibilità all’insulina.
Abbiamo parlato di un sacco di effetti sul cervello: il cervello è importante, perché, come abbiamo detto tante volte, se anche non si invecchiasse col corpo ma ci si ritrovasse col cervello che non funziona più, sarebbe abbastanza tutto inutile.
L’acido Ursolico ha molte qualità che lo rendono importante nel cervello: aumenta gli antiossidanti endogeni, come abbiamo visto, è un antinfiammatorio e può attraversare la barriera ematoencefalica, questa barriera che separa la circolazione del sangue del cervello da quella del corpo, e non tante sostanze riescono a superarla, quindi questa specie di filtro tiene fuori una grande quantità di molecole.
L’acido Ursolico la supera e non soltanto va a fare questi effetti positivi, ma va a modulare il sistema monoaminergico, questo va influenzare l’umore e la disfunzione cognitiva.
L’acido Ursolico va a interagire con i sistemi della serotonina della noradrenalina, ma non con il glutammato o un sistema oppioide, questo è significativo perché migliora l’umore senza avere degli effetti negativi che si potrebbero produrre.
E’ molto significativo che una ricerca sul morbo di Parkinson, dove c’era una degenerazione dei neuroni dopaminergici della “substantia nigra”, nella zona colpita appunto nel Parkinson, l’acido Ursolico abbia ripristinato i livelli alterati di dopamina ed ha protetto i neuroni dopaminergici.
In questo caso si vede che si ha un miglioramento nei deficit del comportamento.
L’acido Ursolico ha attività anche anticonvulsivanti, antidepressive ed ansiolitiche.
Quali effetti collaterali ha l’acido Ursolico?
Negli uomini c’è la spermagenesi, la produzione di sperma, è fondamentale per chiaramente poter avere dei figli, ed in questo caso l’acido Ursolico va a ridurre questo tipo di attività.
Se si ha una propensione all’ipercoagulazione, quindi eccessiva coagulazione del sangue, l’acido Ursolico può rendere le piastrine più suscettibili all’agregazione, può potenzialmente aggravare delle condizioni cardiovascolari specifiche, quindi è importante, se si hanno questo tipo di problemi, parlarne con il medico curante, come per qualunque altra sostanza di cui parliamo.
Quali di soli dosaggi dell’acido solforico: le opzioni vanno da 150 a 450 mg al giorno.

Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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