Per vivere estremamente più a lungo, dobbiamo raggiungere la velocità di fuga della longevità

Girando per la Silicon Valley, ho incontrato tantissime persone che stanno dando forma al futuro dell’umanità, stanno creando un sacco di servizi, software che utilizziamo tutti i giorni.

Potrebbe essere una cosa controversa, mi rendo conto, alcuni dicono ” che cosa brutta!”, alcuni li odiano, alcuni dicono male dell’uno e dell’altra e così via; ma in realtà, io ritengo, che buona parte di queste persone, pur cercando il profitto, siano davvero interessati al bene dell’umanità ed a produrre il futuro nel quale stiamo tutti andando.

Una di queste persone è Ray Kurzweil, che ha predetto addirittura l’immortalità negli anni trenta del 2000.

Nel settembre 2022, in un’intervista con Lex Fridman avevano parlato della velocità di fuga della longevità e Ray Kurzweil ha affermato che dovrebbe cominciare attorno al 2030.

Che cos’è la velocità di fuga della longevità?

La velocità di fuga fisica, è la velocità minima che deve avere un’astronave per abbandonare il campo gravitazionale di un pianeta; per esempio, nelle missioni Apollo, dopo essere entrati in orbita attorno alla Terra, hanno dovuto accelerare ancora di più per raggiungere una velocità sufficiente per svincolarsi dall’attrazione gravitazionale terrestre.

La velocità di fuga dalla Terra è circa di 13 km/s.

Che succede: la velocità di fuga può essere utilizzata come concetto anche in settori differenti: nel campo della longevità, la velocità con la quale faremo ringiovanire i corpi degli esseri umani, sarà superiore alla velocità con la quale i corpi umani invecchiano.

Se con un trattamento di qualche tipo, si riuscirà a ringiovanire di un anno e un mese, ogni anno noi saremo invecchiati di un anno, saremo ringiovaniti di un anno ed un mese, quindi alla fine ogni anno saremo più giovani di un mese.

Questa è la teoria dietro al concetto di velocità di fuga.

Ray Kurzweil crede che negli anni trenta del 2000, quindi fra 10 e 15 anni, riusciremo a raggiungere questo tipo di situazione; lui ci crede perché si basa sul fatto che vedremo una crescita velocissima delle capacità dell’intelligenza artificiale, che sarà applicata per l’avanzamento della medicina dell’antiage, dell’antinvecchiamento.

Soprattutto l’intelligenza artificiale sarà utilizzata per accelerare quello che viene chiamato “drug discovery”, cioè la scoperta di nuove medicine per migliorare la conoscenza e l’efficacia delle terapie antiage, per l’antinvecchiamento.

Ray Kurzweil è stato assunto nel 2012 da Google per lavorare su nuovi progetti che riguardano l’apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio; è stato assunto personalmente da uno dei cofondatori Google, Larry Page, e si sono messi d’accordo sul fatto che il lavoro che lui avrebbe svolto in Google, sarebbe stato descritto con una singola frase:” per portare la comprensione del linguaggio naturale dentro Google”.

Raymond Kurzweil è nato nel 1948, è uno scienziato americano, è un inventore ed un futurista: è stato coinvolto fin dall’origine in campi come l’ OCR, l’optical character recognition, cioè i sistemi che automaticamente leggono e riconoscono i caratteri stampati.

Ha lavorato sulla sintesi vocale a partire dal testo, il riconoscimento vocale, quindi riconoscere il parlato, quando le persone parlano, ed ha lavorato anche su strumenti musicali elettronici.

Ha scritto molteplici libri sulla salute, sull’intelligenza artificiale, sul transumanesimo, sulla singolarità tecnologica e sul futurismo.

Chiaramente ci saranno alcuni che odieranno questa cosa, ma Kurzweil porta avanti il concetto del movimento futurista, il movimento transumanista.

Cosa sono questi movimenti? Specialmente negli Stati Uniti, non sono cose da vedersi male: il futurista pensa che tutti i problemi dell’umanità saranno risolti con più tecnologia invece che tornare indietro ad un’epoca diciamo bucolica, più vicina alla natura, avere più tecnologia non vuol dire necessariamente non stare attenti alla natura!

Questa concezione la vedo spesso ed è sbagliata, avere più tecnologia vorrà dire magari avere più verde, più natura tutto attorno a noi.

Il movimento transumanista è un movimento, negli Stati Uniti, che si sta diffondendo nel mondo, che punta a modificare il funzionamento del corpo umano, per avere dei vantaggi, per evolvere in modo più veloce rispetto alla normale evoluzione biologica, che richiede migliaia, centinaia, milioni di anni.

Quindi sono transumanisti tutti coloro che dicono, per esempio, che possiamo collegare direttamente la mente al computer ma sarebbe stato visto come transumanista soltanto 30 anni fa lo smartphone, che oggi utilizziamo tutti!

Oggigiorno ci sono persone che si oppongono a questo: tenete conto che, se non volete, potete non usare lo smartphone! Nessuno viene a trascinarvi fuori di casa, scalcianti e urlanti per farvi comprare lo smartphone.

Ci sono persone che si mettono in coda il giorno prima quando esce un nuovo modello di iPhone!

Quindi anche le tecnologie del transumanesimo, le tecnologie del futurismo, non saranno tecnologie imposte con la forza, saranno cose che tutti vorranno: la playstation non te la regalano, la gente vuole giocare con la playstation nei videogiochi e si deve spendere dei soldi per collegarsi, per giocare.

E’ un’offerta, si può anche dire di no! Ci sono gli Amish negli Stati Uniti, che rifiutano ogni tipo di tecnologia, fanno una vita più bucolica, vanno in giro solo con i cavalli e così via, comunque nessuno gli dice niente.

Per tornare Ray Kurzweil, quindi, è uno che ha scritto molti libri, fa continue conferenze, condivide una visione ottimistica sulla tecnologia e sul futuro.

Questo si ritrova spesso anche in un mondo tipico delle serie tv di Star Trek: un futuro alla Star Trek è esattamente quello che Ray Kurzweil sta portando avanti come visione positiva; quindi parla del futuro delle nanotecnologie, della robotica, delle biotecnologie e così via.

Ha ricevuto una serie di premi per l’innovazione negli Stati Uniti, ha ricevuto anche la National Medal of Technology and Innovation, che è l’onore più alto che si possa ricevere negli Stati Uniti, il Presidente lo ha consegnato alla Casa Bianca con una bella cerimonia, ha vinto una serie di premi anche in denaro ed è anche un membro della National Academy of Engineering, soprattutto per le applicazioni della tecnologia, per migliorare la comunicazione fra l’uomo e la macchina.

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Google poi ha creato un programma molto importante che si chiama AlphaFold.

AlphaFold perché Google è diventato Alphabet, è diventato quindi un’azienda più grande di cui Google è solo uno dei tanti prodotti, quindi Alpha sta per Alphabet che è la casa centrale, insomma la casa madre di Google, e Fold perché in inglese significa ripiegamento ed in questo caso si parla di ripiegamento tridimensionale delle strutture delle proteine nello spazio.

AlphaFold è una programma di intelligenza artificiale che è stato portato avanti da DeepMind.

DeepMind è la struttura a sua volta che ha fatto grandi cose nell’intelligenza artificiale ed è una società di Alphabet.

Cosa fa adesso AlphaFold: predice le strutture delle proteine ed è stato costruito come un sistema di deep learning, cioè è un sistema che utilizza, alla fine, delle reti neurali per i sistemi software ed hardware che vanno a simulare il funzionamento dei neuroni del cervello, con tanti strati intermedi.

AlphaFold è un software che è stato realizzato in due principali versioni.

Perché è così significativo AlphaFold?

Perché ha dimostrato che sono possibili dei progressi veramente grandiosi nel occuparsi del problema del ripiegamento delle proteine.

Perché è un problema quello del ripiegamento delle proteine?

Perché le proteine sono strutture estremamente complicate, fatte da tantissime molecole, vengono prodotte all’interno delle cellule poi, grazie ad una serie di fenomeni che sono, per esempio, attrazioni come quelle dei magneti, uno con l’altro, ci sono dei pezzi in una proteina che si attraggono con altri pezzi, alcuni si ripiegano perché comunque un lato tira di più di un altro e così via, alla fine una proteina ha nel suo ripiegamento, quindi una struttura che poi viene a formarsi nello spazio, il suo effetto significativo.

Quindi le proteine hanno degli effetti, perché interagiscono in modo molto complesso con altre proteine, con altre strutture, con molecole e così via, ed il problema della struttura tridimensionale delle proteine è sempre stato al centro dello studio della biologia e la possibilità di capire come funzionano in tutti i loro punti, come si incastrano le une con le altre, come vanno a fare in alcuni casi proprio un effetto di chiave nella serratura, ci permetterebbe di capire molto profondamente il funzionamento di una cellula e quindi, come fatto tutto il nostro corpo.

Prima che AlphaFold entrasse nel campo nel 2018 con AlphaFold 1 e poi nel 2020 con AlphaFold 2, ci sono stati progressi estremamente lenti.

AlphaFold ha predetto la struttura di proteine, che poi sono state verificate con altre tecniche che venivano utilizzate precedentemente, sono tecniche estremamente complicate di laboratorio, e le predizioni di AlphaFold si è visto erano estremamente accurate, quindi questo vuol dire che AlphaFold è in grado, non soltanto di prevedere come una proteina è fatta, ma è in grado di generare anche tantissime altre proteine che non esistono in natura, o che magari esistono in qualche tipo di lumaca di mare che non abbiamo ancora scoperto sul fondo del Pacifico, e che invece hanno un effetto veramente importante per il nostro organismo.

Quindi il fatto che AlphaFold sia così efficace ha implicazioni molto importanti per gli sviluppi futuri di medicinali e di cure specifiche, che saranno orientate nella direzione di essere molto personalizzate.

Con AlphaFold abbiamo visto l’inizio di una nuova era che viene chiamata biologia digitale: essenzialmente si tratta di passare dai laboratori con le provette, con i liquidi, coi topi dentro le gabbiette, a, invece, simulazioni fatte completamente al computer, che però grazie a un sistema di deep learning, l’intelligenza artificiale, come fosse un esperto in biologia, che prende tutta l’esperienza pregressa degli esseri umani, fatta faticosamente, quella sì, in laboratorio con i topi con i liquidi e così via, e la applica a situazioni nuove, quindi a creare nuove proteine, o a capire come funzionano delle proteine esistenti.

La biologia digitale è estremamente promettente: ci sono altre piattaforme di intelligenze artificiali fatte da altre aziende, una delle quali è una società che produce un social network che tutti quanti conosciamo piuttosto bene, ma che non si può nominare se no, tipicamente, i video vengono bannati.

E’ una società molto grande che ha prodotto un altro modello di intelligenza artificiale chiamato ESMFold: anche questo ha prodotto la struttura di più di 600 milioni di proteine, proteine che sono esistenti nei virus, nei batteri e in altri tipo di strutture biologiche.

Questo modello era nato per decodificare il linguaggio umano ed è stato invece applicato poi per predire la struttura tridimensionale delle proteine.

Per tornare a DeepMind, questa parte di Google, sta anche lavorando ad una serie di altri progetti nella chimica, nella biologia, per accelerare quello che è chiamato “drug discovery”, cioè la scoperta di nuove sostanze curative.

In pratica quello che si sta facendo è di cercare di sviluppare una cellula virtuale, una cellula, quindi, che sia in grado di modellare, di essere un modello di tutte le dinamiche tipiche di una cellula vera, fisica, biologica, e questa cellula virtuale può essere usata per fare esperimenti detti” in silico”.

Cosa vuol dire: invece di fare esperimenti in laboratorio sulle capsule di Petri, quelle cose rotonde dove si mettono le gocce di batteri, poi si vede se le muffe si allargano e così via, di solito su un letto nutritivo, (tipicamente di agar), tutta questa cosa può essere evitata e può essere realizzata nella memoria di un computer, quindi sul silicio.

Il silicio è una sostanza alla base dei microchip, dei circuiti elettronici dei computer odierni.

Questo accelerebbe tantissimo il processo di ricerca, perché si potrebbe prima provare tutto quanto sul silicio, in silico, e poi passare a quello chiamato” wet lab validation”, cioè la validazione nel laboratorio umido: questo solo nella fase finale.

Cos’è il laboratorio umido? E’ quel laboratorio di cui abbiamo parlato prima, con le goccioline, con le capsule di Petri, con i liquidini… questo invece di essere fatto fin dall’inizio, si può fare solo nella fase finale, per validare quello che il sistema di intelligenza artificiale ha intuito, ha pensato.

Il modello ESMFold, di questa società che ha i social network più grande del mondo, è più veloce, quindi potrebbe essere utilizzato per fare delle predizioni iniziali per progetti su larga scala.

Questi risultati iniziali potrebbero essere poi raffinati, utilizzando AlphaFold, quello di Google, per trovare specifiche proteine di interesse; questo potrebbe ottimizzare il processo di ricerca e poter massimizzare il beneficio per l’umanità dell’utilizzo di tutti e due i modelli.

Si ritiene che una cellula virtuale completamente funzionante, in grado di simulare tutti i processi metabolici dentro la cellula fisica. possa essere realizzata entro l’anno 2030; potrebbe essere poi chiaramente scalata per produrre organi virtuali, ed alla fine corpi virtuali.

A questo punto diventerebbe possibile fare dei “clinical trials”, cioè dei test clinici direttamente su degli esseri umani simulati, senza passare, in una fase iniziale, da essere umani reali, (ovviamente mantenendo poi una fase finale di validazione, fatta poi sul serio, diciamo così).

Ray Kurzweil continua a dire in tutte le conferenze, che c’è una velocità continuamente accelerata dello sviluppo tecnologico e nell’aumento della potenza dell’intelligenza artificiale.

Addirittura dice che l’andamento è esponenziale: un andamento è esponenziale, se guardiamo la curva, come la curva del progresso, vuol dire che non aumenta ogni anno di un pochino, ma ogni anno che passa aumenta di una quantità superiore a quella dell’anno precedente, ed ogni anno è sempre più veloce, sempre più veloce e questa accelerazione continua produce una crescita esponenziale e produce, ad un certo punto, quella che è chiamata discontinuità o singolarità.

Ray Kurzweil ha appena fatto uscire un libro che si chiama ” The singularity is nearer”, cioè la singolarità è più vicina, perché aveva fatto uscire un libro precedentemente che si chiamava “The Singularity is near”, la singolarità è vicina: adesso è ancora più vicina, perché Ray Kurzweil ha fatto delle previsioni, addirittura sta pensando, lui stesso, che alcune cose arriveranno prima ancora di quanto aveva predetto.

Quando sono usciti i suoi primi libri, gli davano anche un po’ del pazzo, alcuni, perché sembravano troppo ravvicinate; per esempio aveva previsto per il 2029 l’uscita dell’intelligenza artificiale generale, cioè in grado di dialogare con un essere umano, in modo indistinguibile da un altro essere umano, superare il test di Turing e così via (adesso il 2029 pare addirittura troppo in là).

La rivoluzione biotecnologica sta arrivando e comincia ad essere applicata in tutto il mondo, anche se non ce ne accorgiamo, e sta cambiando radicalmente il modo con cui sono risolti i problemi nel campo della medicina.

Dice Ray Kurzweil che, man mano che questi concetti diventano realtà, bisognerà cominciare a porsi il problema di quanto vogliamo vivere, addirittura si parla di vivere per sempre, queste sono cose, un po’ forse americanate, però comunque effettivamente, si può cominciare a pensare al fatto che, anche i 150 anni di cui parliamo noi, siano solo un primo punto di arrivo, ma ce ne possono essere di più di anni da vivere, addirittura arrivare ad una possibilità di vivere indefinitamente, questo è un po’ troppo avanzato, magari, dirlo in Italia si rischia anche di essere presi male, ma negli Stati Uniti se ne parla tranquillamente.

Ray Kurzweil sta parlando tranquillamente di durata illimitata dall’esistenza, che poi è limitata lo stesso, perché prima o poi ti può capitare un incidente, qualcosa, non è che si muoia solo di invecchiamento, però, insomma, l’invecchiamento si pensa potrebbe non essere più un fattore limitante.

Quello che dice Ray Kurzweil è che ora stiamo applicando l’intelligenza artificiale all’estensione della vita, stiamo simulando già la biologia ed adesso possiamo fare dei test con biologia simulata: è già successo negli anni scorsi, alcuni prodotti, alcune cure che abbiamo visto in giro, sono state generate con la biologia simulata, ed alla fine arriveremo al punto in cui non dovremo più neanche avere bisogno di testare, di provare i risultati dell’intelligenza artificiale su essere umani reali.

Saremo in grado di fare dei test delle prove su milioni di essere umani simulati e quindi avere dei test molto più significativi rispetto a qualche centinaio di esseri umani reali.

Questo ovviamente se gli esseri umani simulati, fatti da organi simulati, fatti da cellule virtuali avranno una validazione del fatto che reagiscono esattamente come gli esseri umani fisici, quindi sarà possibile provare in un colpo solo età diverse, etnie diverse, situazioni storiche diverse e così via, quindi risparmiare miliardi di dollari di costi di ricerca, avendo quindi un test, però, veramente diffuso in cui magari, prima di far uscire qualcosa che provato su mille persone sembrava a posto, ma sulla persona numero 54.320 avrebbe creato dei problemi, se noi possiamo provarlo a livello virtuale su un milione, miliardi di esseri umani, fra l’altro in poco tempo, magari in pochi giorni, se non in poche ore, avremo la possibilità di tirar fuori dalle cure, delle sostanze, che saranno molto più sicure rispetto a quello che si è fatto fino ad oggi.

Quello che dice Ray Kurzweil è che avremo soluzioni a tutti i problemi della medicina usando la biologia simulata e ritiene che abbiamo appena cominciato questo percorso; ritiene anzi che per la fine degli anni venti del 2000 vedremo che questa diventerà la tecnologia prominente, il modo principale con il quale si svilupperanno nuove cose nel campo della medicina.

Il problema principale diventerà, secondo Kurtzweil, che le persone dovranno volere certi tipi di cose: se le persone riterranno che non sia interessante avere soluzioni ai problemi che hanno, chiaramente non saranno parte di questi sviluppi; ciò vuol dire che ci saranno degli sviluppi tecnologici mostruosi, alcuni ritengono saranno applicati solo agli esseri umani più ricchi, questo è vero inizialmente, sicuramente, sarà così.

Già adesso ci sono delle terapie geniche che sono costate 2/300.000 dollari, sono scesi a 75.000, scenderanno ancora, diventeranno per la massa, diventeranno, come si dice ” mainstream” per tutti.

Del resto, come diceva Ford, non vi è vero progresso fino a quando gli sviluppi delle nuove tecnologie non diventano per tutti.

Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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