Molti studi nel campo dell’anti-age, dell’antinvecchiamento, si sono concentrati sul sangue, questo perché si è notato che il sangue giovane, se viene infuso in una persona anziana, fa migliorare lo stato generale e perfino ringiovanire buona parte dei sistemi dell’organismo.
Quindi questa è una cosa che viene proposta, soprattutto negli Stati Uniti, da una serie di aziende: il problema è che noi ne abbiamo contattate diverse nei nostri viaggi, negli eventi a cui siamo stati e la maggior parte non è che siano proprio irreprensibili, sono un pò borderline.
Del resto, gestire sacche di sangue di persone giovani da infondere in persone anziane, non è che sia la cosa eticamente più trasparente e più bella del mondo.
In più c’è il problema che potremmo non sapere queste persone giovani che tipo di vita fanno e quindi, per esempio, se una persona vende sacche di sangue, potrebbe anche essere una persona che si droga, che ha una vita sregolata, che magari ha anche una vita sessuale molto promiscua e questa è la ricetta per la trasmissione di malattie che si trasmettono, appunto, molto spesso con trasfusioni non controllate.
Le aziende che vendono le sacche di sangue di giovani, dicono che le controllano accuratamente, ma chi lo sa, non ci sono sembrate per la maggior parte delle persone serie.
In più c’è un discorso etico: non è molto etico comprare il sangue da un giovane per iniettarselo, come anziano, per ringiovanire!
Tuttavia, visto che il costo non è neanche elevato, si parla di circa 600 dollari a sacca, da fare più o meno una volta alla settimana, 2.400 dollari al mese sono qualcosa che moltissime persone si possono permettere, quindi è una cosa che viene comunque fatta; noi non la consigliamo, nè portiamo avanti questo tipo di tecnica e non andiamo a raccontare quello che sono i dettagli, vi diciamo solo che esiste come come situazione come cosa nel mondo e, oltre a questo, esistono tutta una serie anche di teorie, più o meno complottiste, sul fatto che dei bambini nel mondo vengano sfruttati o addirittura rapiti per estrarre dal sangue la componente “magica” che si chiama Adrenocromo.
Non è che ci siano molte informazioni scientificamente corrette su questa cosa, è una specie di leggenda metropolitana, molte persone ci credono, noi non diciamo che sia vero o che non sia vero, vi diciamo quello che c’è nel mondo poi ognuno si fa una sua idea.
Quindi, abbiamo detto, sul discorso di infondere sangue di giovane in anziani ci sono molte ricerche, si è visto che queste trasfusioni sono molto promettenti, fanno effettivamente tornare indietro un po’ l’orologio biologico.
Ci sono stati diversi studi per individuare quali sono le componenti specifiche all’interno del sangue dei giovani, che ottengono questo effetto sulle persone anziane: l’obiettivo è di creare questo tipo di sostanze con altre tecniche senza andare a “mungere” dei ragazzi giovani e poter quindi creare dei farmaci, perché evidentemente, nel sangue di queste persone giovani si trovano sostanze specifiche che hanno questo effetto positivo, o non se ne trovano altre che, magari, sono più presenti in quello degli anziani.
Il sangue è dappertutto nel corpo, è il veicolo principale di proteine, di sostanze di ogni tipo, di enzimi, di segnalazioni, che le cellule si scambiano quindi è molto complessa questa ricerca, vi sono una quantità di sostanze diverse che possono cambiare in concentrazione, in tipologia, fra i giovani e gli anziani.
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Vi è un nuovo studio in corso per cui potrebbe essere possibile ottenere questo risultato, senza usare il sangue di altre persone.
I ricercatori della Columbia University di New York, hanno rilevato che un farmaco antinfiammatorio può ringiovanire il sistema autonomo che produce il sangue, aumentando la durata della vita umana in prospettiva di decenni.
I globuli rossi sono fra le cellule che hanno un più veloce “turnover”, cioè un ricambio più rapido, come abbiamo visto in altri video della serie, quelli più lenti sono quelli del sistema nervoso, del cervello, i neuroni, i più veloci sono le cellule che rivestono la superficie dell’intestino, i globuli rossi anch’essi, sono ricambiati molto velocemente.
Un sistema sanguigno che invecchia, visto che come abbiamo detto, è un vettore per molte proteine, citochine, per altre cose, ha conseguenze negative che poi si propagano a tutto l’organismo.
Questa ricerca è stata portata avanti da Emmanuelle Passeguè, direttore della Columbia Stem Cell Initiative, in un comunicato dell’università.
Un settantenne con un sistema sanguigno di un trentenne, potrebbe avere una maggiore durata della salute ed anche della vita.
Come fa questo farmaco antinfiammatorio a far tornare giovane il sangue?
Passeguè e lo studente Carl Mitchell, hanno scoperto che il farmaco antinfiammatorio Anakinra, approvato per l’uso in casi di artrite reumatoide, inverte diversi effetti dell’invecchiamento sul sistema ematopoietico.
Il sistema ematopoietico è quello che nel corpo si occupa di creare e generare il sangue nuovo, per il ricambio continuo.
Questo farmaco è già disponibile con diversi nomi commerciali.
I risultati indicano che questa strategia è promettente per mantenere una produzione di sangue più sana negli anziani.
Il team ha trovato questo farmaco dopo aver esaminato le cellule staminali che sono responsabili della creazione di tutto il sangue nel corpo di una persona.
Fra l’altro hanno anche analizzato le nicchie in cui queste cellule staminali risiedono e sono tutti posti all’interno del midollo osseo: all’interno delle ossa il midollo serve per tante cose, ma soprattutto per creare nuovo sangue.
Con l’avanzare dell’età, le cellule staminali ematopoietiche iniziano a cambiare cominciano a produrre sempre meno globuli rossi e cellule immunitarie, e questo può portare a patologie del sangue come l’anemia, la mancanza, appunto, di globuli rossi che, fra l’altro, produce poi l’effetto che sia ha tutto il corpo meno ossigenato.
I globuli rossi servono come trasmissione dell’ossigeno quindi, se ce ne sono di meno, il sangue è meno efficace nell’ossigenare il corpo e diversi trattamenti antiage si basano sulla iperossigenazione.
Quando parliamo invece di cellule di globuli bianchi, questo porta un indebolimento del sistema immunitario.
Le cellule del sangue che invecchiano hanno anche maggiori difficoltà a mantenere la loro struttura genetica, il che può portare all’insorgenza di tumori del sangue, per esempio la leucemia, che diventa progressivamente più probabile anche quella con l’avanzare dell’età.
Sono stati fatti molti tentativi di ringiovanire il sitema sanguigno con varie tecniche: l’esercizio fisico, la dieta e come dicevamo anche le trasfusioni di sangue di giovani; ma i risultati sono momentanei, poi se si smette di fare trasfusioni, o se si riduce l’esercizio fisico, perché comunque poi diventa anche pericoloso se si ha una certa fragilità, una certa età, ed il sistema del sangue, visto che si ricambia continuamente, torna al livello dell’età dell’anziano.
Questo team ha quindi iniziato ad esaminare il midollo osseo: le cellule staminali del sangue vivono in una specifica nicchia, in uno specifico ambiente, ecologico diciamo così, quindi cosa hanno fatto gli scienziati, hanno pensato che quello che accade in questo ambiente locale specializzato, possa essere una parte importante del problema dell’invecchiamento del sangue.
Si sono fatti degli studi su topi che invecchiano e questo nuovo studio rivela che l’ambiente in cui vivono le cellule staminali, che producono il sangue, viene praticamente sopraffatto dall’infiammazione e comincia a deteriorarsi: questo porta alla disfunzione delle cellule staminali e quindi la produzione è di sangue non più corretta, non più da persona giovane.
I risultati mostrano che c’è una nicchia specifica danneggiata nel midollo osseo che si chiama IL-1N, e questa svolge un ruolo chiave nel determinare queste caratteristiche di invecchiamento.
Questo farmaco, la Anakinra, è in grado di bloccare queste specifiche sostanze.
La somministrazione del farmaco ha riportato il sangue invecchiato ad uno stato più giovane e sano, quindi questo potrebbe portare ad un trattamento antinvecchiamento per tutti quelli che hanno più di 50 anni.
Il team ha anche scoperto ulteriori benefici antinvecchiamento nel sistema sanguigno e nel midollo osseo, dopo aver impedito a questa sostanza, l’IL-1B, di innescare l’infiammazione per tutta la durata della vita degli animali.
Queste equipe sta ora studiando se gli esseri umani possano beneficiare dello stesso trattamento, affidandosi a questo invece delle trasfusioni di sangue più giovane.
Trattare i pazienti anziani con farmaci antinfiammatori che bloccano la funzione di IL-1B, dovrebbe aiutare a mantenere una produzione di sangue più sana; questo team spera che questo studio porti presto a sperimentazioni cliniche e poi a prodotti che siano disponibili commercialmente.
Si sa che il tessuto osseo inizia a degradarsi intorno ai 50 anni quindi, cosa succede in questa fase, nella mezza età, perché questa nicchia cede per prima?
Bisogna avere una profonda comprensione molecolare e solo grazie a questa comprensione sarà possibile identificare approcci che possano davvero ritardare l’invecchiamento.
Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.
Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.
Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.
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