Aglioween! Come festeggiare una ricorrenza “artificiale” con qualcosa di classico, naturale e anti-age

Tutti fanno video di cucina ed anche noi abbiamo avuto l’idea di farne uno con Cristina, che collabora con il Movimento Estensione Vita ed è una grande cuoca.

Quello che vogliamo proporre in questa occasione è “Aglioween”: come sappiamo, Halloween è una festa pagana che viene dagli Stati Uniti ed è stata importata in Italia, dove non esisteva.

Noi allora abbiamo creato la versione “Aglioween”: fra amici, tutti gli anni si fa questa simpatica iniziativa.

L’aglio è una componente essenziale del cibo che si prepara per il piatto principale di questa festa che è la “bagna cauda” e quindi il video di quest’oggi è un video di ricetta, forse l’unico che faremo, chissà.

Ci viene chiesto spesso cosa si può fare di antiage, senza prendere supplementi o integratori e così via: molte verdure sono antiage e molte di queste si ritrovano nella bagna cauda; è per questo che oggi parliamo esattamente di questa ricetta.

Cristina, ci ricorda da dove nasce la bagnacauda, questo piatto tipico piemontese:
“in Piemonte da diversi diverse centinaia di anni la bagna cauda è sui piatti anche delle famiglie più povere, qui in Piemonte, perché arrivava dagli scambi commerciali con la Liguria che, essendo ovviamente sul mare, abbondava di acciughe e le scambiava con i nostri prodotti utilizzando barili di sale che le contenevano, perché all’epoca non c’erano i frigoriferi, ovviamente, quindi le acciughe avevano bisogno di essere conservate in qualche modo.

Arrivava l’acciugaio, questo signore che commerciava in acciughe, riempiva i suoi barili di pesci e strati di sale, li portava alle famiglie e così è iniziata la tradizione di preparare una salsa con l’olio, che negli anni si è evoluta e abbiamo oggi un piatto ancora più ricco!

All’epoca si usavano poche verdure, qualche patata, qualche carota, qualche cipolla, per mangiare tutti quanti insieme; si abbondava in tutto quello che l’orto ci dava a disposizione e nei secoli la ricetta si è evoluta fino a diventare il piatto tipico della nostra regione.

Quindi la bagna cauda, essenzialmente, è piemontese: bagna cauda vuol dire “intingolo caldo”, una salsa calda nella quale vengono intinte, appunto, le verdure, quindi è un piatto abbastanza vegano, anche se chiaramente, ci sono le acciughe dentro la salsa, (c’è l’aglio, le acciughe e l’olio, come base fondamentale).

Ne parliamo perché le acciughe portano Omega-3, di cui abbiamo parlato, che sono sostanze antiage, mentre l’olio ha la vitamina E ed altre cose molto importanti.

All’aglio abbiamo dedicato un intero video che racconta quanto faccia bene, sia una meraviglia; chiaramente qualche effetto collaterale ce l’ha, sul fiato e sul fatto che poi, insomma, non si sia socialmente molto compatibili: si dice sempre che dopo averlo assunto ci si può baciare solo fra coloro che l’hanno mangiato…

Quindi abbiamo preparato questa tavola e poi mangeremo assieme agli altri amici: qui c’è una serie di verdure, che poi vedremo nel dettaglio, faremo vedere anche la preparazione della bagna cauda e quali sono gli ingredienti.

Ricordiamoli solo brevemente: parliamo di aglio, quanto aglio dobbiamo mettere?

Abbiamo messo una testa d’aglio per persona, quindi se ci sono sei persone ci sono sei teste d’aglio che fanno 11/ 12 spicchi di aglio a testa; un etto abbondante di acciughe a testa ed olio, almeno circa mezzo litro.

Questo insieme viene poi fatto cuocere finché diventa una crema, tutto il resto sono verdure che vengono preparate, crude o bollite o cotte al forno.

Quelle principali sono certamente i ciapin abò (in piemontese), i tapinambur in italiano: un tipo di tuberi che vengono intinti crudi a fettine dentro la bagna cauda; da mettere al centro perché sono la portata principale.

Altre verdure da mangare con la bagna cauda sono i “siulot”, i cipollotti: ci sono quelli bianchi e ci sono quelli di Tropea, che hanno un maggiore contenuto delle sostanze antiage di cui ci occupiamo e quindi, probabilmente, sono anche più buoni.

Abbiamo poi il cardo che ha un gusto che ricorda il carciofo amaro.

Con la bagna cauda si usa mangiare anche dell’insalata: la belga è un’insalata tipica di questo piatto; si tolgono le foglie più esterne e danneggiate, si lava e si taglia.

Parliamo del cavolo: del cavolo verza sì tolgono le foglie più esterne e poi lo tagliamo; è ottimo da mangiare senza cuocerlo perché il Sulforafano si produce quando viene masticato a crudo; ricordiamo che il sulforafano è un antitumorale, ne abbiamo parlato in un altro video.

Si taglia il cavolo verza, si pulisce esternamente e si taglia a fette per poi disporlo in modo che chi si trovi a tavola si potrà servire intingendolo nella bagna cauda.

Le cipolle sono una parte importante della bagna cauda, vengono passate al forno e poi sbucciate.

Le cipolle migliori sono quelle più sono scure, perché hanno un contenuto importante d sostanze antiage, di cui abbiamo parlato nel video apposito; quindi non cipolle bionde, ma possibilmente cipolle rosse, le migliori sono quelle di Tropea.

Le mettiamo dentro la pirofila e poi nel forno a 180° ventilato per mezz’ora.

Una parte importantissima della bagna cauda abbiamo detto essere l’aglio.

L’aglio è fondamentale, abbiamo fatto tutto un video sui benefici fantastici dell’aglio per l’antiage, quindi porta tutti i suoi vantaggi nella bagna cauda.

Si parte da aglio di ottima qualità, vengono tolti i singoli spicchi (non bisogna mettere la parte secca dello spicchio) e alla fine l’aglio va messo a bagno nel latte, togliendo l’anima, cosa che fa sì di ridurre gli effetti negativi che ha sul fiato,.
Quali sono le dosi? “una testa d’aglio a persona in generale”, quindi circa 11/12 spicchi.

Non bisogna spaventarsi perché la base della bagna cauda è questa, si fa anche senza aglio però non è una cosa tradizionale piemontese.

L’aglio deve stare a bagno per tutta una notte nel latte.

Cosa bisogna fare a questo punto?

Lo metteremo a cuocere come primo ingrediente in una padella; quando sarà veramente ben cotto e sarà diventato una crema aggiungeremo le acciuge .

Le acciughe le mettiamo a bagno, così togliamo il sale in eccesso.

Si preparano anche le patate: abbiamo preso le patate viola perché, come tutte le verdure con un colore scuro e possibilmente blu hanno le sostanze positive per l’antiage di cui abbiamo parlato in diversi video; le patate vengono lavate e poi verranno messe nel forno a microonde.

Poi vanno puliti i ciapin abò (in piemontese, o topinambur in italiano); sono le radici di una pianta che va in inflorescenza in questo periodo, fa dei bei fiori gialli.

Queste radici sono commestibili, sono edibili e vanno pulite e pelate come le patate; con la bagna cauda si mangiano crudi però si possono, volendo, in altre ricette, fare anche cotti in padella.

Sono un po’ una delle portate principali della bagna cauda piemontese, perché sono una verdura particolare; sono sempre stati poco costosi perché sono piante che crescono in modo ibrido, lungo le rive dei fiumi: i ciapin abò sono un sinonimo di bagna cauda, essenzialmente.

Le rape bollite si possono usare, anch’esse, nella bagna cauda: le rape sono un altro tipica verdura invernale, quindi le puliamo, poi vanno lavate e messe nell’acqua, con una presa di sale e basta

La rapa non sa di tanto, ma è la bagna cauda che si sposa più facilmente con sapori neutri, piuttosto che con cose più aggressive.

Quindi le acciughe, dopo averle lavate, bisogna anche ripulirle: togliamo le estremità, se possiamo togliamo anche le pinne o qualsiasi cosa che possa dare fastidio, le apriamo a metà ed eliminiamo per quanto è possibile la lisca ( c’erano quelli che la tritavano e la mettevano nella bagna cauda) un minimo di piccolissime lische rimangono all’interno, però quelle principali vanno rimosse e tutto quello che si può eliminare si elimina.

L’aglio che è rimasto una notte a bagno nel latte freddo viene cotto con l’olio e viene lasciato andare molto lentamente a cuocere; quando sarà completamente cotto aggiungeremo le acciughe.

Quando l’aglio si è praticamente disfatto aggiungiamo le acciughe e lo lasciamo andare per un po’.

C’è anche l’uovo sodo, che si può mettere anche se non è una verdura, e le caroteviola, che hanno gli antociani, sostanze che fanno molto bene!

Abbiamo poi una cosa speciale di cui abbiamo parlato in un nostro video: la curcuma, da cui deriva la Curcumina: è una novità che non si usa, non è nella tradizione piemontese ma noi abbiamo voluto introdurla perché è la protagonista di uno dei primi video che abbiamo fatto.

Cosa beviamo? Vino, si può usare anche l’acqua, ma tipicamente si beve il vino; ricordiamo che contiene Resveratrolo, di cui abbiamo parlato in un altro video.

La bagna cauda viene poi servita all’interno di speciali ciotole con un “fornello” sottostante che sono i fujot: si mette dentro una simpatica candela, che viene accesa prima e questo tiene calda la bagna man mano che viene mangiata.

Quindi viene servita molto semplicemente; rimane calda grazie alla candela sottostante e si continua ad intingere le varie verdure di una tavolata imbandita ed è un occasione anche di stare insieme in amicizia ed in allegria.

Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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