I soldi non danno la felicità, queste tre cose invece lo fanno

Recentemente c’è stato un interessante post nel blog di Dave Asprey, il fondatore di Upgrade Labs, ben noto come il padre del biohacking, l’abbiamo anche incontrato a Los Angeles recentemente al RAAD Fest, l’evento più importante sull’ antiage negli Stati Uniti.

Quali sono le osservazioni che ha fatto questo “scienziato”, sono quelle che, una volta che si ha abbastanza per coprire le proprie necessità di base, il denaro smetta di farci sentire appagati.

E’ facile inseguire il sogno di essere ricchi e poi bloccarsi: se i soldi non danno la felicità, allora cosa la dà?

Ho incontrato molte persone con grandi disponibilità economiche e, ad un certo punto, dicono tutte che non rimane molto da fare: puoi comprarti tutti gli orologi che ti piacciono, le automobili che vuoi, hai più case di quante ne puoi effettivamente utilizzare e… dopo?

Esistono numerose ricerche su ciò che rende le persone felici e ne sono stati illustrati tre fondamentali pilastri per una vita significativa e felice.

Fare cose difficili ed importanti, lavorare sodo, superare le sfide e raggiungere un obiettivo, un lavoro duro che dà un senso di scopo e rende profondamente felici, siamo più felici di inseguire la carota che di mangiarla essenzialmente.

Un’altra cosa importante è sollevare le persone intorno a noi: la generosità è uno dei migliori predittori di felicità, benessere, longevità e senso di appartenenza.

Un’altra cosa è uscire da se stessi con la meditazione: le vasche di galleggiamento cosiddette, gli psichedelici (non si intende le droghe, quelle brutte!), gli esercizi di respirazione o qualsiasi altro strumento che metta in discussione i propri pensieri e dia una prospettiva.

Uscire da se stessi, in un certo senso, porta felicità a lungo termine.

In un recente episodio del podcast Bulletproof Radio, Jack Canfield, ideatore e co-creatore della serie di bestseller “Chicken Soup for the soul”, racconta il suo viaggio per trovare più felicità.

I consigli non sono così¨ semplici come si potrebbe pensare: Canfield parla di tutto, dall’Lsd alla ricerca del proprio scopo, fino ad evitare la stupidità, ma inizia con un consiglio semplice: se volete essere felici non concentratevi sul denaro!

Canfield ha detto che ha guadagnato 6 milioni di dollari in un anno, ha comprato tutte le cose che si dovrebbero comprare, ha comprato quattro maglioni di cashmere di colori diversi ed è diventato subito chiaro che le cose al di fuori di lui non lo avrebbero reso felice.

Le ricerche confermano quanto afferma Canfield: se si vuole essere felici non basta diventare ricchi!

Questo non vuol dire che il denaro non abbia valore, in realtà può comprare la felicità fino ad un certo punto; i ricercatori di Princeton hanno scoperto che le persone sono meno stressate e rispondono meglio alle sfide della vita quando guadagnano almeno 75.000 dollari all’anno( chiaramente questo vale per il mercato americano).

Questo è circa il reddito con cui la maggior parte delle persone può raggiungere una discreta sicurezza finanziaria, che permette loro di rilassarsi e prepararsi, come si dice in America, per un giorno di pioggia.

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Tuttavia i ricercatori hanno fatto una distinzione importante: il denaro compra la soddisfazione della vita, ma non la felicità.

Le persone con più soldi erano emotivamente insoddisfatte altrettanto quanto le loro controparti meno ricche, quindi, anche se il denaro può alleviare lo stress e farti sentire a tuo agio, una volta che ne hai a sufficienza per coprire i tuoi bisogni di base, la soddisfazione che il denaro porta con se, diminuisce.

Allora, che cosa rende davvero felici? ci sono tre cose che danno una felicità autentica e vediamo come si può anche incorporarle nella propria vita.

La prima è fare cose difficili che contano e lavorarci sodo: per tutta la storia dell’umanità, l’uomo ha lavorato per rendere la vita più facile, ora abbiamo finalmente raggiunto un punto in cui la vita è piuttosto confortevole.

La tecnologia ha reso la vita quotidiana più comoda che mai ma la depressione è in aumento e sempre più persone sono insoddisfatte della propria vita.

Le ricerche suggeriscono che essere sempre a proprio agio, rende meno felici: come esseri umani troviamo un significato nel superare le difficoltà.

Quando si affrontano e si superano le sfide, si diventa una persona più forte e più felice, inoltre si dimostra a se stessi che si è più forti di quanto si pensasse, il che aumenta il senso di autostima.

Una delle regole di vita contenute in Game Changers (una raccolta di saggezza e strumenti delle persone di maggior successo al mondo) è che la gioia di vivere deriva dal perseguire le cose che contano davvero per voi: se le vostre esigenze di base sono soddisfatte, smettete di cercare più denaro, ponetevi invece queste domande:”Di quale reddito annuo avete bisogno per soddisfare i vostri bisogni? “Cosa fareste se domani guadagnaste il doppio di quella cifra?

Lavorate per ottenere la somma di denaro di cui avete effettivamente bisogno, invece di cercare di diventare ricchi.

Concentrate il resto del vostro tempo sulla risposta alla seconda domanda: aggiungere alla vostra vita le cose che contano davvero per voi!

Se non siete sicuri di ciò che conta, scegliete alcune cose da provare che potrebbero mantenere il vostro interesse.

Ponetevi obiettivi difficili e significativi, fate un piano per raggiungerli e mettetevi al lavoro: la felicità deriva dall’affrontare le sfide e dall’ampliare la propria zona di comfort, non da rimanerci dentro.

Non sai da dove cominciare?

Ci sono alcuni semplici obiettivi comuni: perdere l’x per cento di grasso corporeo, aumentare i muscoli di 1 kg, meditare per x minuti ogni giorno, monitorare le proprie prestazioni sul lavoro ed imparare a diventare più produttivi nei prossimi 3 mesi.

Seguire un corso on line per imparare una nuova abilità o conoscere un nuovo argomento: psicologia, pittura, giardinaggio, fisica quantistica, qualsiasi cosa vi piaccia!

Un altro forte fattore di felicità è la generosità: questo ha effetto anche a livello proprio fisico, neurologico: essere generosi accende una parte del cervello chiamata “giunzione-temporo-parietale” che a sua volta attiva percorsi di ricompensa e di miglioramento dell’umore.

Non si tratta solo di felicità: aiutare gli altri ha anche un forte legame con l’aumento della salute, della longevità del benessere e del senso della vita.

Bisogna però fare attenzione perché i benefici scompaiono se la compassione che si sta donando ci travolge e ci rovina la vita.

Quindi, se volete essere felici, sollevate coloro che vi circondano ma prima di aiutare gli altri, fate attenzione, indossate “guanti speciali”, non esagerate con la generosità a scapito delle vostre prestazioni!

Si può prendere l’abitudine di fare una cosa altruistica, grande o piccola, ogni giorno: per esempio si può offrire un caffè alla persona in fila dietro di voi, puoi scrivere una lettera a qualcuno che ha avuto un impatto positivo sulla tua vita, puoi fare i complimenti ad un amico o ad un estraneo.

Se un tuo partner o amico è stato sopraffatto ultimamente da una malattia, da nuovo figlio o da altre sfide della vita, si può chiamarlo e chiedergli se puoi prendere qualcosa per lui.

Piccoli gesti di bontà possono dare molta profondità e felicità e rafforzare il legame con le persone che vi circondano.

Un’altra cosa importante è uscire da se stessi: è facile rimanere bloccati nella propria testa, soprattutto quando si è stressati.

Fate qualcosa nella vostra vita che vi permetta di uscire da voi stessi e di avere una prospettiva sulla vita stessa.

Ci sono alcune opzioni: la meditazione che rende più felici e aumenta la capacità di gestire lo stress e poi è gratuita, si può fare in 10 minuti al giorno: per esempio è possibile utilizzare le vasche di deprivazione sensoriale, chiamate anche vasche di galleggiamento.

Sono vasche dove uno si ritrova sospeso in acqua, in una capsula insonorizzata e a prova di luce, mantenuta esattamente alla tua temperatura corporea; in questo modo si escludono il più possibile gli input sensoriali e si ha la sensazione di fluttuare in uno spazio vuoto ed infinito, con la sola compagnia della propria mente.

Una tipica sessione di galleggiamento dura da 90 a 120 minuti ed è un modo efficace per uscire dai propri pensieri e fare chiarezza sulla propria vita: le persone riferiscono di aver provato un profondo senso di pace e felicità dopo aver galleggiato.

Il galleggiamento è anche ottimo per l’ansia e la depressione e può persino aumentare la creatività; molti utilizzano sostanze psichedeliche, come modo potente per uscire dalla propria testa: sono illegali in molte parti del mondo quindi, bisogna fare diverse verifiche prima di provarli, ma sempre più ricerche suggeriscono che gli psichedelici come la psilocibina, l’Lsd e l’Ayahuasca, possano aumentare in modo permanente la felicità e l’apertura.

Ovviamente si tratta di sostanze che si confondono molto con altro tipi di cose molto brutte, droghe che danno assuefazione e così¨ via, però c’è stata molta ricerca su questo campo negli anni 60 soprattutto, (l’era della psichedelia) e stanno tornando molto di moda, molto studiati, diciamo, con più tranquillità e senza tutto l’effetto collaterale da tossicodipendente che si portano dietro.

Per esempio in Silicon Valley si utilizza molto il microdosing: il microdosing prevede di prendere dosi microscopiche di sostanze psichedeliche, che non hanno nessun effetto, alla fine, non fanno uscire di testa, non ti fanno fare “un viaggio”, ma sul lungo termine, producono degli effetti misurabili; la persona che l’ assume non vede nessuna differenza, le persone attorno a lei nemmeno, ma indicatori misurabili, per esempio, sulla creatività, sulla capacità di lavoro e concentrazione, indicano che è molto efficace e quindi parliamo di quantitativi veramente minimi di sostanze che chiaramente in alcuni luoghi sono proibite.

Tutto questo, chiaramente, è da fare con grande attenzione, mai da soli e seguiti da personale medico, chiaramente.

Si parla in questo caso di biohacking responsabile: il biohacking, dicevamo, è cambiare il funzionamento del proprio organismo, responsabili di farlo con attenzione, senza prendere cose senza pensarci sopra, da soli, così senza controllo.

Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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