Iniezioni di proteine cerebrali invertono la perdita di memoria

In una ricerca molto promettente svolta su topi, si è visto che una proteina fondamentale per la creazione dei ricordi viene interrotta nell’Alzheimer.

Quindi questa proteina legata alla formazione della memoria potrebbe essere alla base dei nuovi trattamenti per l’Alzheimer, che non si limitano a rallentare la progressione della malattia, ma potrebbero addirittura invertire la perdita di memoria stessa.

Il trattamento non è stato ancora sperimentato sugli esseri umani, quindi non sappiamo se funzionerà nei casi reali di Alzheimer o se migliorerà l’aspettativa di vita delle persone affette dalla malattia, ma la promessa è veramente enorme.

Ci sono molte cose che non capiamo della malattia di Alzheimer, ma sappiamo che il cervello dei pazienti tende ad accumulare le proteine tossiche Tau ed Amiloide-beta, quindi la maggior parte della ricerca si è con concentrata su questi obiettivi.

Questo approccio ha portato nuovi farmaci che possono rallentare in piccola parte la progressione dell’Alzheimer, ma non abbiamo ancora trovato nulla che possa invertire i danni che la malattia provoca al cervello.

Alla base di questa ricerca c’è una grande idea: le sinapsi, queste connessioni tra i neuroni del cervello, hanno bisogno di una proteina chiamata Kibra per formare ricordi e c’è un legame tra alcune varianti del gene Kibra e lo sviluppo dell’Alzheimer.

Questo ha ispirato gli scienziati del Buck Institute for Research on Aging a scavare più a fondo nella proteina, per vedere se potrebbe portare a nuovi trattamenti per questa malattia.

Per il loro studio il team del Buck ha misurato i livelli di Kibra nel liquido cerebro-spinale di 25 anziani, 10 con Alzheimer e 15 clinicamente sani, ed anche in campioni di tessuto cerebrale congelato di persone morte con e senza Alzheimer.

Hanno scoperto una correlazione tra la diminuzione dei livelli di Kibra nel cervello e l’aumento dei livelli nel liquor e la gravità della demenza dei pazienti.

Si è trovato anche una sorprendente correlazione tra l’aumento dei livelli di Tau e l’aumento dei livelli di Kibra nel liquido cerebro-spinale.

E’ stato molto sorprendente quanto forte fosse la relazione, che indica davvero che c’è un ruolo di Kibra e che viene influenzato dalla Tau nel cervello, e questo vale non per i topi ma per gli esseri umani.

I ricercatori non sono sicuri del motivo per cui una maggiore quantità di Tau nel cervello sembra portare una maggiore quantità di Kibra nel liquido cerebro-spinale.

Nel loro studio suggeriscono che i neuroni con sinapsi disfunzionali, potrebbero in qualche modo espellere la proteina, facendola accumulare nel liquido cerebrospinale, ma la conferma di ciò richiede ulteriori ricerche.

La semplice conoscenza di questo collegamento è utile: la misurazione dei livelli di Kibra nel liquor di una persona, potrebbe un giorno aiutare i medici a diagnosticare l’Alzheimer o a seguirne la progressione.

Gli scienziati hanno iniettato una versione di laboratorio della proteina Kibra nel cervello di modelli murini di Alzheimer, invertendo la perdita di memoria; è interessante notare che Kibra ha ripristinato la funzione sinaptica e la memoria nei topi, pur non risolvendo il problema dell’accumulo della proteina Tau tossica.

In altre parole la proteina ha invertito un sintomo, la perdita di memoria, anche senza apparentemente influenzare la malattia di base.

Si tratta ancora di una ricerca iniziale ed i risultati ottenuti nei topi talvolta non si traducono nelle persone, soprattutto nella ricerca sull’Alzheimer.

Tuttavia questo team spera che il suo studio si riveli un trampolino di lancio per nuovi trattamenti di cui c’è un grande bisogno.

Ridurre le proteine tossiche è ovviamente importante, ma riparare le sinapsi e migliorarne la funzione è un’ altro fattore critico che potrebbe aiutare ed, in questo senso, si vede l’impatto maggiore in futuro di questo tipo di ricerche.

Ricorda che la medicina ufficiale è importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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