Vivere fino a 150 anni, la Melatonina: non soltanto per dormire e per avere bei sogni, ma tanti altri effetti sulla nostra salute e sul nostro vivere piu’ a lungo

La Melatonina, una molecola molto antica; si ritiene si sia sviluppata proprio all’inizio della vita sulla terra, circa 3 miliardi di anni fa, e quindi la troviamo dappertutto, dagli organismi unicellulari, alle piante, agli esseri umani.

Gli scienziati l’hanno trovata negli antichi batteri e cianobatteri, quindi sembra si sia sviluppata come antiossidante proprio all’inizio dello sviluppo della vita sul pianeta.

Probabilmente questi organismi sono stati i precursori dei mitocondri e dei cloroplasti, quindi sono stati poi inglobati da cellule piu’ grandi che avevano bisogno di piu’ energia, come abbiamo visto nel capitolo sui mitocondri, e a quanto pare i mitocondri la producono ancora oggi all’interno delle nostre cellule.

E’ stata identificata per la prima volta nel 1917 nei rettili e poi successivamente a Yale nel 1958 analizzando la ghiandola pineale dei bovini, che e’ una particolare parte del cervello.

Successivamente nel 1970 si e’ visto che e’ coinvolta con il ritmo circadiano, questa oscillazione delle varie componenti dell’organismo che seguono l’alternanza del sonno e della veglia, del giorno e della notte.

Poi nel 1993 si e’ rilevato che e’ anche un potente antiossidante.

Si trova in diversi cibi come le ciliegie, le banane, l’ananas, le arance, l’uva, il riso, l’olio d’oliva, la birra e il vino.

Come abbiamo detto si credeva all’inizio che fosse prodotta nella ghiandola pineale dei mammiferi, ma poi si e’ visto che invece e’ prodotta quasi ovunque nel corpo, specialmente nella retina, nel tratto gastrointestinale, nel midollo osseo e nella pelle.

Una caratteristica importante e’ che e’ sia solubile in acqua che nel grasso, quindi puo’ arrivare veramente dappertutto e la troviamo quindi all’interno del nostro corpo ad agire in molteplici punti dell’organismo.

Come tante altre cose con l’invecchiamento la produzione di Melatonina e il fatto che segua correttamente il ciclo circadiano va diminuendo e questo quindi produce una serie di effetti negativi che vanno corretti col tipo di trattamento antiage, per l’antiinvecchiamento, che si voglia mettere in campo.

E’ stata vista sempre come un ormone, ma in realta’ e’ molto piu’ di questo: e’ un protettore cellulare, e’ anche un antiossidante ed e’ coinvolta in tutta una serie di reazioni per il mantenimento dello stato metabolico corretto.

Quindi protegge le membrane cellulari, i mitocondri e il nucleo cellulare; questo perche’ va a raccogliere radicali liberi e in generale ha proprieta’ antiossidanti molto significative.

Gli effetti principali sono noti da tempo: soprattutto la regolazione del ritmo circadiano, cioe’ quando abbiamo sonno e quando invece stiamo svegli, che dovrebbe essere collegato piuttosto correttamente con l’alternanza del giorno e della notte.

Regola anche la pressione sanguigna, la fisiologia delle ovaie e il sistema immunitario.

La somministrazione di Melatonina si e’ visto che ha molti effetti positivi, per esempio sull’iperglicemia, sulla distlipidemia, sulla iperinsulinemia, sulla insulino-resistenza, sull’aumento di peso e sull’ipertensione.

Nei riguardi del DNA la Melatonina e’ un modificatore epigenetico, quindi va a cambiare questo diffondersi di questi segnalibro lungo la catena del DNA e ha degli effetti molto positivi, soprattutto nel combattere il cancro.

Va a modulare la metilazione del DNA e la acetilazione degli istoni, i rocchetti su cui il DNA e’ avvolto, come abbiamo visto in un altro capitolo.

La Melatonina e’ molto potente sia come antiossidante diretto che indiretto, protegge quindi dai danni dei raggi UV, dai raggi ultravioletti quando ci si espone al sole; lo fa catturando le specie reattive dell’ossigeno, prodotte appunto dall’esposizione ai raggi ultravioletti, che sono sostanze ossidanti molto pericolose, come abbiamo visto; la Melatonina le va a catturare con un effetto anche piu’ efficace di quello della vitamina C.

Questo effetto di protezione contro le specie reattive dell’ossigeno non si limita solo alla pelle, ma va ad aiutare anche le cellule del Pancreas, quelle del Cervello e persino i dischi intervertebrali.

L’effetto di controllo sul ritmo circadiano va ad esprimersi soprattutto sul controllo del percorso metabolico legato alle sirtuine (che abbiamo visto in un altro capitolo) ed essendo l’ormone del buio e’ principalmente prodotta nel corpo di notte, per questo motivo e’ controllata dai cicli di sonno-veglia, di luce e di buio, ed e’ importante per questo motivo dormire in stanze completamente buie.

Questo ciclo circadiano controlla non soltanto le sirtuine, ma tutta una serie di altri processi metabolici, la produzione del NAD e di altre sostanze; come tante altre cose della vita quando si e’ giovani funziona piuttosto bene, quindi si dorme bene la notte e non ci sono problemiu.

Man mano che si invecchia si riduce la quantita’ di sonno che si riesce ad avere e soprattutto di sonno di qualita’; quindi ci sono problemi nel funzionamento di questi cicli circadiani e quindi nella produzione di Melatonina che controlla tutta una serie di altri percorsi metabolici.

Ci sono una quantita’ enorme di percorsi metabolici che sono controllati dal ritmo sonno-veglia, quindi se non si dorme bene, se il sonno non e’ continuativo, ma e’ interrotto, c’e’ una serie di reazioni che non funzionano in modo corretto; c’e’ tutta una serie di effetti che non sono soltanto la stanchezza, ma proprio l’invecchiamento generale e il non funzionamento di tutta una serie di sottosistemi.

Quindi e’ estremamente importante il sonno continuato e di qualita’ notturno; come si e’ visto in molte ricerche l’invecchiamento prematuro di molte persone che fanno per esempio dei lavori notturni e’ dovuto proprio al fatto dell’alterazione del ciclo sonno-veglia.

Uno degli effetti principali dell’alterazione dei cicli di sonno-veglia e’ anche la riduzione del funzionamento del sistema immunitario, che abbiamo visto essere estremamente e ovviamente importante.

Perfino in soggetti giovani l’alterazione del ciclo sonno-veglia produce effetti molto negativi, effetti neurodegenerativi sul sistema nervoso, sul cervello, la sindrome metabolica e perfino il cancro.

La Melatonina ha un effetto di controllo dell’autofagia: come abbiamo visto l’autofagia e’ la fase in cui la cellula “si mangia da sola”, quindi va a recuperare e riciclare componenti che sono danneggiati o sono ormai invecchiati e quindi fa un effetto di riciclaggio interno.

Questo e’ estremamente importante, per esempio per cellule che hanno una vita molto piu’ lunga come quelle neurali, quindi quelle del cervello, e qui la Melatonina ha un effetto importante.

La Melatonina ha due effetti diversi, sia a favore dell’autofagia, sia contro, a seconda di quello che serve; quindi nel normale funzionamento, in cui la cellula ha bisogno di riciclare le parti interne, l’autofagia viene stimolata dalla Melatonina, in caso di intossicazioni esterne invece ci puo’ essere un’induzione di autofagia che produce la distruzione delle cellule; in questo caso la Melatonina e’ inibente e quindi impedisce l’autofagia eccessiva.

Lo stesso vale per i processi infiammatori: la Melatonina e’ sia capace di stimolarli che di sopprimerli, a seconda di quella che e’ la situazione del metabolismo in quel particolare momento.

Quindi essenzialmente lavora come una specie di “compagno” del sistema immunitario: attiva questo tipo di reazione quando ci sia un’attivita’ immunosoppressiva, quindi quando il sistema immunitario viene soppresso da qualche cosa e funziona meno bene, e diventa antiinfiammatoria quando invece questo tipo di attivita’ e’ eccessiva.

Con l’invecchiamento, come abbiamo visto, il sistema immunitario diventa meno efficiente: e’ meno reattivo alle infezioni dall’esterno e contemporaneamente la sua azione viene diretta in modo errato con un’eccessiva tendenza all’infiammazione e la possibilita’ quindi di produrre malattie autoimmuni, dove il corpo attacca se stesso, e perfino il cancro; per questo motivo un sistema di regolazione che possa modularne l’attivita’, e quindi farlo funzionare quando serve e ridurlo quando non serve, e’ estremamente importante.

In ricerche riguardanti l’obesita’ si e’ visto che diete con eccessiva somministrazione di zucchero hanno una serie di effetti tra l’altro pro-infiammatori; in questo caso la Melatonina agisce regolando questo tipo di situazione.

Quindi anche per ridurre gli effetti negativi delle diete troppo ricche di zucchero, tipiche del mondo occidentale, la Melatonina e’ estremamente importante.

Vi e’ una categoria specifica di cellule chiamate “cellule staminali mesenchimali” che possono dare origine a tutta una serie di cellule molto importanti e molto utili per l’organismo; quello che succede con l’invecchiamento e’ che queste cellule, invece di trasformarsi in cellule utili, si trasformano in cellule di grasso, il che e’ proprio negativo al massimo livello perche’ non producono le cellule utili che dovrebbero e invece producono l’accumulo di grassi che e’ tipico dell’invecchiamento.

Su questo la Melatonina agisce in maniera molto interessante perche’ fa si di impedire la trasformazione in cellule di grasso e di reindirizzare la trasformazione di queste cellule staminali mesenchimali in cellule utili dell’organismo.

Siccome le cellule che servono a produrre osso sono derivate da questo tipo di meccanismo e’ evidente con l’eta’, con l’osteoporosi e con tipiche malattie date da dell’invecchiamento, che questo effetto e’ estremamente interessante.

Parlando di grasso, uno degli effetti veramente interessante nella Melatonina e’ il controllo dell’aumento di peso e del contenuto in grassi dell’organismo.

In individui che hanno un malfunzionamento o una rimozione della ghiandola pineale si e’ visto che c’e’ un diretto aumento del peso corporeo; fornire Melatonina dall’esterno produce un dimagrimento.

Soprattutto si e’ visto nei diversi esperimenti che la somministrazione giornaliera di Melatonina riduce il grasso viscerale e puo’ tornare a far dimagrire coloro che invece stavano prendendo peso a causa dei cicli di lavoro tipicamente notturno che vanno a sregolare il ritmo circadiano.

L’organo piu’ grande del corpo e’ la pelle che si e’ visto essere un sito di produzione della Melatonina, quindi non c’e’ solo la ghiandola pineale, ma viene prodotta all’interno della pelle stessa.

Persino negli animali la produzione della lana e del cachemire puo’ essere migliorata con la somministrazione di Melatonina.

Negli esseri umani si e’ visto che la Melatonina e’ estremamente efficace nel trattare danni dovuti all’esposizione alla luce, l’infiammazione cronica della pelle e la maggior parte dei segni dell’eta’ e dell’invecchiamento.

L’unico problema e’ che l’assunzione per via orale non produce grandi variazioni nella concentrazione nella pelle, quindi va applicata localmente dato che con l’eta’ diminuisce molto la produzione e quindi e’ importante compensare.

Nel cervello sappiamo che ci sono grossi problemi con i processi ossidativi perche’ le cellule cerebrali hanno una forte richiesta di generazione di energia e di ossigeno e quindi si producono tutte le specie reattive che ben conosciamo e producono effetti negativi.

In questo caso il declino della produzione di Melatonina e’ estremamente evidente con l’invecchiamento e quindi si e’ pensato che questo sia fortemente legato all’insorgere di problemi neurodegenerativi, problemi col cervello e col sistema nervoso, legati all’eta’.

Sono stati fatte quindi tutta una quantita’ di ricerche tese a studiare gli effetti della somministrazione di Melatonina sul cervello che invecchia e i risultati hanno dimostrato che la Melatonina e’ estremamente importante, per esempio per migliorare la memoria, per migliorare le funzioni cognitive e anche le funzioni motorie.

Per le ossa come abbiamo visto la Melatonina ha una serie di effetti interessanti non solo sulle cellule staminali mesenchimali, ma anche sull’avvicendarsi degli osteoblasti e degli osteoclasti.

Come abbiamo visto in un altro capitolo, gli osteoclasti distruggono il tessuto delle ossa e gli osteoblasti lo creano.

In una serie di studi si e’ visto che la Melatonina aiuta nella produzione di pre-osteoblasti e anche nella proliferazione degli osteoblasti stessi, mentre anche inibisce la differenziazione degli osteoclasti.

L’effetto e’ che ci sono piu’ cellule dell’osso che vengono prodotte e meno cellule dell’osso che vengono distrutte.

Agisce anche sull’espressione del Collagene e quindi produce proteine importanti per l’osso e la formazione della matrice di mineralizzazione di queste cellule nell’osso stesso, quindi l’effetto finale e’ che le ossa sono piu’ forti, sono migliori; non e’ un caso che dopo la menopausa le donne soffrano di osteoporosi, perche’ i livelli di Melatonina si e’ visto che decrescono rapidamente con la menopausa stessa.

Quindi si raccomanda di prendere Melatonina soprattutto dopo la menopausa, ma anche prima e utile!

Per gli uomini invece parliamo di qualita’ dello sperma: ci sono evidenze sul fatto che alcuni uomini abbiano problemi di infertilita’ perche’ il loro sperma ha dei problemi dovuti a effetti ossidativi e danni non corretti al DNA.

In ricerche fatte sui gruppi di uomini infertili sono stati somministrati sei milligrammi al giorno di Melatonina e dopo 45 giorni si e’ visto che c’e’ stato un miglioramento significativo nella qualita’ dello sperma.

Pero’ questo ha funzionato anche per donne infertili: trattandole allo stesso modo si e’ visto che c’e’ stato un miglioramento nella salute degli ovociti e un aumento della possibilita’ di avere una gravidanza.

Per quanto riguarda il sistema muscolo-scheletrico e’ noto che l’esercizio fisico sia una cosa importante per mantenersi in salute; e’ stato fatto uno studio dove uomini anziani, pero’ in buone condizioni, hanno avuto meno vantaggi dall’esercizio fisico che dall’assunzione della Melatonina.

Quindi sia l’esercizio che la Melatonina alla fine possono produrre un aumento delle capacita’ fisiche, una diminuzione dei trigliceridi e una migliore risposta al glucosio.

In generale la Melatonina si e’ visto che ha degli effetti anche su coloro che fanno esercizio fisico, specialmente degli esercizi aerobici e anche nei test di resistenza; quindi non basta fare esercizio, ma e’ importante avere dei livelli adeguati di Melatonina, quindi assumere degli integratori di Melatonina e fare poi esercizio, anche minimo, ha degli effetti molto superiori a fare anche tanto esercizio senza Melatonina, specialmente quando si comincia ad avere una certa eta’.


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