La domanda di Rita: fa la differenza fra la vita e la morte per te, per me e per tutti noi

Riceviamo moltissime domande da parte del vasto pubblico del Movimento Estensione Vita; alcune sono magari un po’ banali, pero’ noi rispondiamo comunque a tutti perche’ la nostra e’ un’opera di divulgazione, soprattutto scientifica, ma anche molto pratica e quindi vogliamo portare in Italia questo tipo di competenze e consapevolezza.

Recentemente la signora Rita ci ha fatto una domanda molto intelligente che ha dato adito a una serie di considerazioni, sia con il pubblico, sia anche con altri esperti del Movimento.

Quindi riprendiamo la domanda fatta dalla signora Rita che era: “grazie alle terapie di ringiovanimento, come i fattori Yamanaka che saranno disponibili piu’ o meno a meta’ degli anni trenta, ci avete detto che le cellule ringiovaniranno fino a portare l’organismo a un livello paragonabile a quello di quando avevamo venti o trent’anni; questo sara’ valido anche per il cervello?”.

Se ringiovaniamo soltanto come corpo e il cervello non ce la fa a ringiovanire, tutto questo sara’ inutile.

Il cervello e’ un organo molto particolare, non e’ detto che i sistemi di ringiovanimento vadano ad essere efficaci anche li’.

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Questa e’ una domanda veramente intelligente, perche’ il cervello, l’abbiamo detto in piu’ occasioni, e’ costituito da cellule speciali, che sono i Neuroni, che costituiscono tutto il sistema nervoso che e’ un po’ il computer, il “sistema elettronico” che gestisce il nostro corpo.

Se vogliamo continuare col parallelo con la nave da crociera, il cervello e’ un po’ tutto l’impianto elettrico, il computer che fa l’autopilota e soprattutto e’ l’equivalente della cabina di comando dove ci sono il comandante, i primi ufficiali e cosi’ via.

Abbiamo parlato nel capitolo dedicato alle cellule del fatto che l’organismo non e’ fatto tutto da cellule dello stesso tipo, anzi: c’e’ una forte differenziazione, una forte specializzazione delle cellule.

Le cellule del sangue sono diverse da quelle del fegato, che sono diverse da quelle appunto del cervello, dei polmoni e cosi’ via.

Abbiamo visto come i differenti tipi di cellule abbiano una vita media molto diversa: alcune cellule vivono veramente poco e vengono continuamente rimpiazzate con altre nuove, alcune devono vivere per tutta la durata della vita dell’organismo e quindi praticamente non vengono mai sostituite o vengono rimpiazzate a un tasso veramente basso.

Le cellule nervose sono a un’estremita’ di questo spettro di possibilita’ di vita.

All’estremita’ inferiore di quelle che vivono di meno ci sono le cellule dell’intestino.

Le cellule dell’intestino sono sottoposte a fortissimo stress, a un continuo attrito con il cibo che passa e un lavoro anche che le espone a sostanze molto irritanti, molto infiammatorie, che vengono dal mondo esterno.

Sono quelle che vivono meno di tutte, tipicamente il nostro intestino viene rimpiazzato una volta ogni quattro giorni addirittura!

Per questo motivo ha molto senso fare digiuno intermittente o lunghi periodi di digiuno, perche’ durante il digiuno le cellule dell’intestino hanno il tempo di ricostituirsi, di non essere stressate, e quindi di coprire eventuali vuoti che si possono creare.

In questo modo l’intestino puo’ recuperare da quella che e’ chiamata “Sindrome dell’intestino che perde”, dovuta al fatto che le cellule non sono piu’ perfettamente coese una con l’altra, ma sono come delle piastrelle che cominciano a staccarsi e quindi delle sostanze che non dovrebbero passare penetrano nel circolo sanguigno e si creano tutta una serie di problemi.

Le cellule subito dopo piu’ veloci come turnover, come turnazione, come velocita’ con la quale vengono rimpiazzate, sono quelle del sangue: i globuli rossi.

Pure queste sono sottoposte a forte stress: devono continuamente assorbire ossigeno o anidride carbonica, rilasciarle e cosi’ via.

Anche queste sono rimpiazzate molto di frequente.

Giustamente Rita ha fatto notare questa cosa: “avete detto che le cellule del cervello rimangono per sempre; essenzialmente i Neuroni, queste cellule che costituiscono il cervello e il sistema nervoso in generale, sono eterne, in un certo senso, perche’ hanno un compito molto diverso dalle altre.

Le altre cellule dell’organismo sono li’ per fare reazioni chimiche, per trasportare cose, riparare e cosi’ via; sono degli operai, se vogliamo, sulla nave e quindi fanno quei lavori piu’ tecnici.

Le cellule del sistema nervoso sono quelle che memorizzano le informazioni e prendono le decisioni, quindi devono mantenere il ricordo di tutta una vita.

I ricordi sono memorizzati proprio all’interno delle strutture che queste cellule formano con le Sinapsi.

Un Neurone tipicamente deve essere visto come una cellula che ha un grosso filo, un grosso cavo che esce, che e’ chiamato Assone, e ha una serie di cavi che arrivano da altri Neuroni che sono chiamati Sinapsi (questo e’ molto semplificato, le Sinapsi piu’ che altro sono i connettori fra questi cavi).

Questa rete di connessioni e’ quella che fa si’ che il cervello sia in grado di interpretare i segnali che vengono dal mondo esterno, decidere cosa fare e dare i comandi alle cellule muscolari, per esempio per far muovere un braccio, per prendere un oggetto e per far qualcosa.

Allo stesso modo, queste connessioni consentono di avere una ricca vita interiore, cioe’ pensare, immaginare, ricordare e cosi’ via.

Le memorie e le capacita’ acquisite, per esempio giocare a tennis, sono memorizzate all’interno delle Sinapsi, all’interno di queste connessioni che si formano e si smantellano continuamente.

Soprattutto sono memorizzate all’interno di valori chimici che si trovano in queste Sinapsi, che quindi trasmettono di piu’ o di meno e si attivano o no a seconda di una certa frequenza con cui il segnale passa e cosi’ via.

E’ ovvio che se questo tipo di informazioni andasse perso ci ritroveremmo, come nel caso dell’Alzheimer, a perdere le nostre memorie, non ricordarci piu’ nulla e non essere piu’ in grado di fare le cose piu’ fondamentali, come per esempio mettersi le scarpe e cose di questo tipo.

Il Parkinson e’ un altro problema invece: c’e’ un problema di trasmissione, quindi non si riesce ad attuare il sistema muscolare in modo corretto e si comincia quindi ad avere delle vibrazioni, delle difficolta’ di attuazione e cosi’ via.

La corteccia motoria comincia ad essere compromessa.

Il cervello e’ diviso in aree che sono dedicate ognuna ad una funzione separata; per esempio tutta la parte dedicata alla visione che e’ collegata direttamente dal nervo ottico con gli occhi, la corteccia motoria che serve per controllare i muscoli, i movimenti e cosi’ via.

Tutta questa struttura e’ estremamente compressa, si pensa sia costituita piu’ o meno da cento miliardi di Neuroni, ognuno dei quali ha moltissime Sinapsi, quindi parliamo di molti miliardi di connessioni, ed e’ quella che fa si’ che una persona sia Giovanni, l’altra sia Francesco, l’altra sia Paola e che ognuno abbia il suo bagaglio di ricordi, ognuno abbia le sue competenze.

Non puo’ andare perduta questa cosa, se no Paolo e’ indistinguibile da Francesco, non si ricordano piu’ niente e abbiamo cose come l’Alzheimer, per esempio.

Quindi la domanda di Rita e’ molto pertinente: se noi facciamo ringiovanire l’organismo coi fattori Yamanaka, o qualcun altro dei trattamenti che sono in corso di sperimentazione e promettono per meta’ degli anni trenta di questo secolo di far ringiovanire l’organismo, questi pero’ non potranno andare a cambiare anche la struttura delle cellule del cervello.

Potranno magari ringiovanirle, ma se cambiano drammaticamente ci perdiamo tutte le informazioni e magari ci ritroviamo come un bambino che di base non si ricorda niente.

Questa e’ una domanda molto giusta.

Quindi cosa succedera’?

I trattamenti di ringiovanimento agiranno anche sui Neuroni, verosimilmente, e anche i Neuroni ringiovaniranno.

Vuol dire che come cellule, come metabolismo cellulare, come strutture interne e cosi’ via torneranno ad essere piu’ giovani e piu’ efficienti, senza perdere la loro struttura.

Di conseguenza le varie Sinapsi, i vari cavi di connessione fra questi Neuroni rimarranno quelli che sono; magari verranno un po’ a cambiare anche quelli, magari rafforzandosi e migliorandosi, ma non andranno perduti.

Se andassero perduti perderemmo la nostra personalita’ e i nostri ricordi.

Il problema e’ che, come abbiamo gia’ detto nel capitolo dedicato ai prodotti di scarto e al sistema di gestione delle scorie dell’organismo, i detriti vanno ad accumularsi.

Quello che succede e’ che nelle varie cellule dell’organismo si accumula immondizia: e’ come se su di una nave si producono detriti nelle cabine, per esempio le persone buttano la plastica della merendina e cose di questo tipo.

Ci sono sistemi molto potenti di pulizia che vanno e ripuliscono le “cabine”, portano via l’immondizia che viene poi eliminata.

Questi sistemi sono molto efficaci; uno dei piu’ efficaci si chiama Autofagia, che vuol dire “mangiarsi da soli”.

E’ un sistema di cui abbiamo parlato moltissime volte ed e’ uno di quelli principali indirizzati dai trattamenti antiage.

L’Autofagia va diminuendo nel tempo e questo produce un accumulo di sostanze di scarto, per esempio di vecchi Mitocondri e di vecchi organelli che non funzionano piu’ e che non vengono presi e smantellati per recuperarne i pezzi, come fossero dei mattoncini lego, per fare dei nuovi corpuscoli funzionanti.

La cellula quindi comincia ad accumulare immondizia.

E’ come se sulla nave le pulizie non si facessero piu’ molto: le cabine si riempiono di porcherie, di cose buttate per terra e mai piu’ riprese.

Dopo un po’ e’ talmente piena di immondizia la cellula che non riesce piu’ neanche a funzionare e quindi va in stato di sincope, si blocca o addirittura diventa senescente e cosi’ via; in alcuni casi esplode perfino.

La tipologia di sostanze di scarto piu’ pericolosa e’ chiamata Lipofuscine.

Le Lipofuscine sono responsabili delle macchie che vediamo sulla pelle degli anziani e si accumulano moltissimo anche all’interno del cervello.

Le Lipofuscine sono difficili da rimuovere, ci vuole un efficacissimo sistema di pulizia per toglierle, altrimenti si accumulano lentamente nel tempo.

Quindi quella che ci potremmo trovare davanti e’ una situazione nella quale il corpo e’ giovane e le cellule del sistema nervoso sono ringiovanite anche loro, ma se non avranno la capacita’ di ripulirsi internamente a un certo punto si troveranno ingolfate di Lipofuscine, di sostanze di scarto, di organelli non recuperati, e a un certo punto smetteranno comunque di funzionare.

Quindi magari uno avra’ un corpo da ventenne, ma comincera’ a sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, per esempio.

Cosa si puo’ fare in questo senso?

Puo’ darsi che il ringiovanimento che si otterra’ sara’ tale per cui questa “botta di vita” fara’ si’ che i Neuroni si autoripuliranno per la maggior parte; ce lo auguriamo tutti ed e’ ipotizzabile che possa essere cosi’.

Abbiamo pubblicato video anche sui trattamenti in corso per l’Alzheimer.

Ci sono trattametni che vanno a recuperare questo tipo di situazione o a rallentarla talmente tanto da fara’ diventare quasi ferma, quindi magari si puo’ arrivare a centocinquant’anni e oltre senza svilupparlo l’Alzheimer.

E’ lo stesso per il Parkinson.

Qual e’ la cosa piu’ intelligente in un’ottica di management, di gestione del nostro patrimonio?

In america si parla di questo tipo di gestione degli anni che hai ancora da vivere come fossero un tesoretto che hai in banca.

Chi e’ giovane e’ come se avesse tanti soldi sul conto corrente: deve investirli in modo magari un po’ piu’ aggressivo, tanto ne ha molti.

Progressivamente quando sei piu’ anziano hai meno anni, hai meno “soldi” sul conto corrente degli investimenti e devi diventare conservativo, cercare di investire sempre meno fino ad un certo punto in cui magari hai pochissimo e puoi tentare il tutto per tutto: puoi andare al casino’ e mettere tutto sul rosso; o la va o la spacca.

Quindi che succede?

Bisogna essere oculati nella gestione del proprio tesoretto di potenziali anni di vita che ci avanzano.

Si parla sempre statisticamente, in media ovviamente: chiunque domani mattina o fra un’ora puo’ uscire di casa ed essere investito da un’automobile: hai perso tutto, ti sei beccato il crollo della borsa in questo caso.

Mediamente uno puo’ pensare a quant’e’ la vita media; chi fa trattamenti antiage la vita media sa che potrebbe essere il doppio di quello che e’ per le persone normali, quindi si possono fare investimenti oculati in quest’ottica, ma a un certo punto cosa si puo’ fare per migliorare il proprio “conto in banca”?

Bisogna cercare di fare in modo di avere piu’ soldi da parte, piu’ rendimenti.

Cosa fai quando investi?

Cerchi di investire sulle cose sicure, ma che diano un rendimento decente.

Sono magari meglio le obbligazioni piuttosto che le azioni e cosi’ via.

C’e’ chi investe in bitcoin, magari e’ un altro tipo di strategia e qui non stiamo parlando di quale sia la migliore strategia finanziaria, parliamo di qual e’ la migliore strategia per massimizzare la probabilita’ di vivere molto di piu’ in ottima salute fino in fondo, senza ritrovarsi magari in un corpo giovane, ma con la demenza senile.

Quindi cosa e’ meglio fare?

E’ meglio aspettare la meta’ degli anni trenta, l’arrivo dei fattori Yamanaka, sperare che ci siano trattamenti efficaci per l’Alzheimer e cosi’ via o e’ meglio fin da oggi cercare di mantenere pulite le proprie cellule neurali?

Secondo me e secondo il movimento antiage e’ importantissima la manutenzione del cervello fin da subito.

Bisogna cominciarla il prima possibile, perche’ l’accumularsi di queste scorie nei Neuroni portera’ a un blocco del loro funzionamento e portera’ a malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.

Invece di aspettare un miglioramento che sicuramente arrivera’, ma non sappiamo di quale entita’ sara’, specie a livello cerebrale visto che il turnover delle cellule cerebrali, come abbiamo detto, e’ molto ridotto, e’ meglio investire fin da subito in sistemi che ci migliorino o rallentino comunque la degenerazione di tipo neurale.

Abbiamo parlato di moltissimi trattamenti che vanno ad incidere anche sulle cellule neurali; se guardate i nostri video riguardanti le sostanze e i trattamenti troverete spesso citato il concetto “questo fa bene al cervello, questo serve per il sistema nervoso, questo ha un effetto neurale e cosi’ via”.

Il trattamento antiage quindi e’ qualcosa di importante da portare avanti fin da subito, perche’?

Perche’ riusciamo a fermare il livello di accumulo di Lipofuscine, sostanze di scarto e cosi’ via, al punto in cui e’.

Quindi se siamo ancora capaci di intendere e di volere e abbiamo ancora una mente brillante, e’ imperativo, e’ la cosa piu’ importante di tutte, mantenerla a quel livello e non farla degradare.

Poi magari migliorera’ ancora fra una quindicina d’anni, non lo sappiamo con certezza, quindi la cosa piu’ intelligente da fare e’ che magari non ci si preoccupi cosi’ tanto magari del funzionamento e del miglioramento della pelle, perche’ l’estetica ci interessa e non ci interessa, ma il cervello e’ prioritario.

C’e’ una serie di trattamenti che vanno fatti, che dipendono dall’eta’ e dipendono dalla situazione di ciascuno, che vanno proprio a preservare questo aspetto della vita: il fatto di avere un cervello piu’ giovane o quanto meno che non vada ancora ad invecchiare.

In molti casi si puo’ far si’ che i neurotrasmettitori, le sostanze che passano in queste Sinapsi, siano prodotti in maniera migliore, in maggiori quantita’ e cosi’ via.

La serotonina per esempio e’ importantissima per mantenerci tranquilli, avere gioia di vivere e non cadere nella depressione perche’ il cervello non e’ soltanto funzionamento meccanico (vedo la pallina e colpisco con la racchetta da tennis).

Il cervello e’ anche l’umore che si ha, in un certo senso l’anima, lo spirito, e questo e’ altrettanto importante: magari saprai giocare a tennis, ma non hai piu’ voglia di giocare, non te ne importa piu’ niente, non hai piu’ voglia di uscire di casa e stai sul divano tutto il giorno, hai il cervello che funziona ma sei depresso.

La depressione e’ una malattia terribile: anche la motivazione, la voglia di vivere e cosi’ via sono estremamente importanti e tutte quante hanno la radice all’interno del funzionamento globale del circuito neurale, che e’ molto complesso, ma oggi sappiamo che cosa puo’ migliorarlo, che cosa puo’ ridurne la degenerazione e cosi’ via.

Quindi per concludere, la domanda di Rita che risposta ha?

La risposta e’: grande domanda Rita, brava!

Non bisogna soltanto sperare che fra dieci-quindici anni avremo il ringiovanimento del corpo, dobbiamo occuparci attivamente del nostro cervello, del nostro umore, anche del nostro stato interno, dell’anima se vogliamo, fin da oggi.

Bisogna fare meditazione, bisogna comunque fare cose piacevoli e interessanti, imparare a suonare uno strumento e cose di questo genere, anche il sudoku per mantenere attiva la mente.

Bisogna anche alimentare tutto questo complesso sistema con una serie di sostanze che sono estremamente importanti e che noi andiamo raccontando tutti i giorni.

Queste sostanze dipendono anche dalla nostra eta’ e soprattutto dalla nostra eta’ biologica, quella che ci sentiamo dentro, non tanto quella anagrafica, perche’ c’e’ chi invecchia velocemente e chi piu’ lentamente.

In quest’ottica il Movimento Estensione Vita ha lanciato il programma centocinquant’anni proprio per questo: vi proporremo una serie di sostanze specifiche, proprio per il caso particolare di ciascuno di voi, e queste cose saranno dipendenti dall’eta’, dalla situazione generale, dal fatto che ti senti in forma oppure no, dall’umore, da quanto dormi e cosi’ via.

Perche’ bisogna occuparsene fin da subito, quando arriveremo ad avere i fattori Yamanaka ci dovremo trovare pronti con un cervello che si sara’ fermato a quanti anni avevamo quando abbiamo iniziato a preoccuparci dell’antiinvecchiamento, addirittura avendo recuperato magari qualcosa.

Magari avremo cominciato a sessant’anni e avremo il cervello di un quarantacinquenne!

A quel punto ringiovanendo l’organismo il cervello stesso non sara’ intasato di sostanze di scarto, Lipofuscine e cosi’ via, e potremo quindi godere appieno della rinnovata gioventu’ che arrivera’.

In generale uno puo’ anche dire “non credo a tutte queste cose”; non importa se non ci credi: se fai qualcosa per il tuo cervello e per la tua salute mentale e’ importante anche se pensi di avere soltanto fino a ottant’anni; non sara’ cosi’, ve lo assicuro, ma non importa.

Mettiamo che non ci si creda, comunque in generale ridurre la velocita’ di degenerazione del cervello, evitare l’Alzheimer ed evitare il Parkinson e’ una cosa importantissima, solo questo giustificherebbe completamente qualunque tipo di trattamento antiage, qualunque tipo di integratori, sostanze, eccetera che si vogliono andare a prendere.

Grazie a Rita per la domanda; mi raccomando quindi occupiamoci del nostro cervello, della nostra salute mentale, della nostra gioia di vivere e coltiviamoli accuratamente.

Come?

Entrando nel Programma150Anni per esempio, o comunque facendo qualcosa di importante per noi: ci sono varie indicazioni anche sul web, non e’ che dovete per forza passare da quello che proponiamo noi.

Noi cerchiamo di darvi il massimo, dopodiche’ l’importante e’ che si faccia qualcosa, non bisogna lasciarsi sopraffare dalla vecchiaia, dalla disperazione, dalla stanchezza o dal fatto di essere rinunciatari, perche’ in realta’ ci sono ancora tantissimi anni da vivere qualunque eta’ tu abbia, e li puoi vivere con una salute mentale migliore di quella che hai avuto perfino quando eri piu’ giovane.

E’ possibile ed e’ importante che tu te ne prenda cura, noi su questo se vorrai ti potremo aiutare.

Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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