Come ottantenni tornano ad avere parametri tipici dei ventenni

Come la combinazione di due aminoacidi ha fatto sì che ottantenni avessero parametri vitali da ventenni.

Abbiamo parlato nel corso dei nostri video dell’importanza degli antiossidanti e di come questi facciano sì di proteggere il nostro organismo da diversi disturbi e salvarci dall’invecchiamento.

Molti antiossidanti hanno proprietà dirette, cioè agiscono direttamente per combattere contro, per esempio, le specie reattive dell’ossigeno, ma altri invece fanno sì di generare dall’interno gli antiossidanti naturali dell’organismo, di farli generare in quantità maggiore, più velocemente.

Non sempre, infatti, gli antiossidanti forniti dall’esterno riescono ad agire in tutto l’organismo, sfruttare la capacità del nostro corpo di produrre antiossidanti internamente e trasferirli come si dice ” just in time” cioè al momento giusto nelle cellule, potrebbe consentire un controllo più preciso sui livelli di antiossidanti stessi.

Parliamo in questo video della Glicina e della N-acetilcisteina, una combinazione specifica di due amminoacidi che ha recentemente attirato l’attenzione per la sua capacità di invertire cinque dei nove segni distintivi dell’invecchiamento.

La Glicina è l’N-acetilcisteina combinate consentono al nostro corpo di produrre i propri antiossidanti promuovendo una risposta più naturale ed equilibrata allo stress ossidativo.

Il dottor Premranjan Kumar, un ricercatore all’avanguardia degli studi sulla Glicina e la N-acetilcisteina, ha scoperto che questa combinazione unica di amminoacidi non solo aumenta la nostra produzione interna di antiossidanti, ma ringiovanisce anche le funzioni fisiche cognitive degli ottantenni a livelli simili a quelli dei ventenni.

Per capire l’effetto della Glicina e del N-acetilcisteina combinati, dobbiamo prima partire dal glutatione.

Il glutatione è spesso indicato come l’antiossidante principale, il master viene detto, per le sue proprietà uniche e l’ampia portata all’interno del corpo.

E’ coinvolto nei processi di disintossicazione nel supporto sistema del immunitario, nella neutralizzazione dei radicali liberi.

A differenza di altri antiossidanti che possono colpire aree o funzioni specifiche, il glutatione agisce a livello sistemico in tutto l’organismo, proteggendo cellule, tessuti, organi, in tutto il corpo.

Inoltre ha la capacità di rigenerare altri antiossidanti come la vitamina C ed E, e questo lo rende ancora più prezioso nella lotta allo stress ossidativo.

La Glicina è l’N-acetilcisteina sono due dei tre precursori necessari per creare il tripeptide glutatione; il terzo precursore è il glutammato, che è abbondante nella maggior parte delle persone, in particolare nel sistema nervoso centrale, ed è coinvolto in vari aspetti della normale funzione cerebrale e del metabolismo cellulare.

Per questo motivo la quantità di glutammato disponibile non sarà un fattore limitante quindi non influisce molto su quello che andiamo dicendo.

La Glicina è un aminoacido endogeno, il che significa che il corpo può crearlo autonomamente a partire da altri aminoacidi; è un elemento fondamentale per il collagene che costituisce circa un terzo della nostra pelle, dei capelli, delle ossa, delle articolazioni.

L’adulto medio produce circa 3 grammi di Glicina al giorno, mentre il fabbisogno giornaliero stimato per una sintesi ottimale del collagene è di circa 13 grammi.

Eppure la maggior parte delle persone non consuma abbastanza alimenti ricchi di Glicina come la pelle, i tendini degli animali e quindi non riesce a colmare questa lacuna.

Con l’avanzare dell’età perdiamo fino al 90 per cento di collagene, a causa di questa carenza di Glicina e di altri fattori come la genetica, l’ambiente, lo stile di vita.

La Glicina ha anche un ruolo significativo nel parto, nella gravidanza, è coinvolta nella sintesi di proteine essenziali, acidi nucleici e altre molecole necessari per la formazione della placenta, delle membrane e dei tessuti fetali.

Adeguati livelli di Glicina sono essenziali per una gravidanza sana, perché aiuta a sostenere una funzione corretta della placenta e può ridurre il rischio di complicanze.

L’altra importante sostanza per la creazione di glutatione è l’N-acetilcisteina: è un precursore della cisteina ed è coinvolta in numerosi processi cellulari; protegge le cellule da farmaci e sostanze chimiche, ed è stato collegato a un ridotto rischio di cancro, diabete, problemi respiratori ed infertilità.

Inoltre la cisteina svolge un ruolo cruciale nella formazione della cheratina che è una proteina strutturale fondamentale nei capelli, nella pelle, nelle unghie.

Visto che il glutatione è considerato come l’antiossidante principale, il master, molte persone fanno l’errore di integrare direttamente il glutatione; questo potrebbe non essere efficace quanto l’integrazione dei suoi precursori, la Glicina come abbiamo detto, e l’ N-acetilcisteina.

Il vero vantaggio di queste sostanze è che queste sostengono le cellule nella produzione del proprio glutatione: siccome cellule diverse, in organi diversi, richiedono quantità differenti di glutatione in momenti diversi, l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina, consente alle cellule di mantenere i propri livelli di glutatione facendone quanto ne serve, nel momento che serve.

Il glutatione come dicevamo, è un tripeptide, perché la sua sintesi richiede tre amminoacidi: Glutammato, Glicina e Cisteina.

E’ molto interessante notare che l’integrazione della Glicina da una parte, o del’ N-acetilcisteina dall’altra, da soli, non aumentano la durata della vita, ma la combinazione dei due si.

L’integrazione diretta di glutatione anzi riduce la durata della vita, può darsi a causa dell’induzione di stress riduttivo.

E’ significativo fare un confronto con altri integratori che sono famosi come antiossidanti come gli acidi grassi dell’Omega 3.

L’Omega 3, ne abbiamo parlato, è una sostanza famosissima se ne parla tantissimo, ha tantissimi effetti benefici per la salute.

Un’ eccessiva quantità però, si è visto potrebbe accumularsi nella pelle, può addirittura innescare una risposta immunitaria e causare la caduta dei capelli, per lo stress ossidativo.

Quindi un antiossidante alla fine, può portare più stress ossidativo, è un paradosso, ma può capitare.

Chi trae maggiori vantaggi dall’integrazione con Glicina e N-acetilcisteina?

Le persone anziane, le persone con malattie croniche, i vegetariani ed i vegani.

Con l’avanzare dell’età i livelli di glutatione diminuiscono naturalmente e rendono gli anziani più vulnerabili agli effetti di questa carenza.

La differenza è enorme: i giovani di 20 anni hanno livelli di glutatione quattro volte più alti rispetto alle persone di 80 anni!

Le persone che hanno malattie croniche hanno spesso livelli di infiammazione elevati e possono esaurire continuamente le riserve di glutatione; di conseguenza possono richiedere più glutatione per mantenere una salute ottimale e mitigare gli effetti negativi delle loro condizioni specifiche.

I vegetariani ed i vegani spesso adottano diete a basso contenuto proteico e mancano gli aminoacidi come la Glicina e la Cisteina, quindi hanno un rischio più elevato di carenza di glutatione.

La ricerca ha dimostrato che i vegani hanno livelli di glutatione nettamente inferiore rispetto alle persone onnivore o latto/ovo-vegetariane.

I livelli più bassi di Glicina e collagene nelle diete vegane, potrebbero anche spiegare l’aumentata incidenza di problemi articolari tra gli atleti vegani a lungo termine, nonostante costoro abbiamo ridotti livelli di infiammazione.

Di conseguenza l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina è doppiamente vantaggiosa per i vegani e per coloro che hanno diete a basso contenuto proteico perché affrontano sia la carenza di glutatione che la carenza di aminoacidi.

Le diete a basso contenuto proteico sono state associate ad una maggiore longevità, ma causano anche la perdita dei capelli, livelli di energia ridotti e la carenza appunto di glutatione.

Come abbiamo visto l’invecchiamento è un processo complesso e frutto di molteplici fattori che contribuiscono al graduale deterioramento del nostro corpo.

Come abbiamo visto, si sono individuati 9 pilastri dell’invecchiamento, 9 segni distintivi che svolgono un ruolo significativo in questo declino e fra questi c’è l’instabilità genomica, l’attrito dei telomeri, le alterazioni epigenetiche, la perdita di proteostasi, le deregolazione del rilevamento dei nutrienti, la disfunzione mitocondriale, la senescenza cellulare, l’esaurimento delle cellule staminali e l’alterazione della comunicazione intercellulare.

La Glicina e l’N-acetilcisteina combinate, sono promettenti nel prendere di mira e invertire 5 di questi segni distintivi.

In esperimenti fatti su topi, gli scienziati hanno cominciato a somministrare la Glicina e l’ N-acetilcisteina a partire da quando erano di mezza età, ed hanno continuato a somministrarglieli per tutta la loro vita.

Questo ha portato i topi trattati a vivere molto più a lungo, più o meno il 24 per cento in più

rispetto al normale.

Questo a cosa è dovuto?

Partiamo per esempio dallo stress ossidativo.

Lo stress ossidativo si verifica quando c’è uno squilibrio tra i radicali liberi e gli antiossidanti nel corpo: la Glicina e l’N-acetilcisteina producono una riduzione dello stress ossidativo e quindi questo equilibrio torna a livelli che sono tipici degli organismi più giovani.

Parliamo poi del mitocondri: abbiamo visto che sono le centrali energetiche dell’organismo, producono energia, l’ATP all’interno delle cellule.

I mitocondri, però, quando sono danneggiati o a fine vita, devono essere rimossi con un meccanismo che si chiama ” mitofagia”, letteralmente “mangiare i mitocondri”.

La Glicina e l’N-acetilcisteina migliorano la funzione mitocondriale e la mitofagia: in questo modo i mitocondri ritornano ai livelli tipici degli organismi più giovani, quelli che ci sono funzionano meglio e quelli che non funzionano più vengono rimossi rapidamente, non stanno lì ad occupare spazio, ma vengono distrutti e ne vengono costruiti di nuovi che sono funzionanti e giovani.

Parliamo anche del rilevamento dei nutrienti: il trattamento con Glicina ed N-acetilcisteina ripristina il corretto rilevamento di nutrienti a livello tipico degli organismi più giovani.

Parliamo poi di danni al DNA: il DNA sappiamo che viene danneggiato costantemente nel nostro corpo per molteplici motivi, motivi ambientali, per esempio, le radiazioni, i raggi solari, i motivi dell’alimentazione, e motivi endogeni e così via.

Questo può portare a mutazioni ed anche gravi problemi: il danno del DNA, si è visto, si distribuisce con la somministrazione di Glicina ed N-acetilcisteina; in questo modo la stabilità genomica, cioè la stabilità del DNA e dei geni che esso codifica, torna a livelli giovanili.

La somministrazione di Glicina ed N-acetilcisteina, non ha migliorato solo la salute dei topi, ma anche nell’uomo, ci sono state ricerche promettenti anche sugli esseri umani.

La Glicina e l’N-acetilcisteina sono una combinazione piuttosto unica, perché non soltanto aumentano la durata della vita, aumentano anche la vitalità, l’energia vitale.

Questo è abbastanza raro, la maggior parte dei trattamenti fa un compromesso fra questi due obiettivi: per esempio la restrizione calorica o il digiuno, il digiuno intermittente e così via, aumenta molto la durata della vita, per esempio nei topi aumenta del 35 per cento.

La rapamicina, che mima questo effetto, raggiunge un aumento del 15 per cento.

La rapamicina, sappiamo, va a colpire l’ mTOR, che sta per “mammalian target of rapamycin,, appunto, che è quel meccanismo che si attiva quando si mangia troppo, essenzialmente.

Tuttavia questi interventi presentano svantaggi: i topi che hanno un ridotto a porto calorico, mostrano dimensioni corporee ridotte ed una crescita più lenta, mentre i topi trattati con rapamicina hanno un metabolismo del glucosio compromesso e sviluppano resistenza all’insulina che non va bene, perché porta al diabete.

Entrambi questi interventi vanno a rallentare la crescita cellulare perché inibiscono il meccanismo dell’mTOR, ma questo può anche sopprimere il sistema immunitario e quindi può avere un impatto sulla salute e sulla vitalità generale.

Abbiamo parlato anche della Metformina e della Berberina, che è un pochino più semplice da trovare, da assumere; è un farmaco per il diabete ed ha dimostrato di prolungare la durata della vita nei topi del 6 per cento.

Questo come lo fa?

Lo fa privando il corpo dal glucosio, accelerando il metabolismo dello zucchero, tramite l’attivazione della AMP-kinasi, che abbiamo visto essere il contraltare dell’mTOR.

Questo però può compromettere le prestazioni atletiche, perché il glucosio è la principale fonte di carburante.

Un’altra molecola emergente nel campo della longevità è l’Alfa-glutarato di calcio: si è dimostrato che aumenta la durata della vita nei topi femmine del 17 per cento, e questo somministrandolo da quando hanno l’equivalente di 60 anni umani.

Questa molecola funziona in modo simile alla Glicina ed alla N-acetilcisteina: non compromette il sistema immunitario, le prestazioni atletiche o l’equilibrio ormonale e, come abbiamo detto, aumenta la durata della vita nel topo di un notevole 24 per cento, pur se si comincia a somministrarla ad un equivalente umano di 50 anni.

Uno studio importante umano è stato condotto presso il Beylor College of Medicine: è una istituzione molto importante, si trova a Houston, in Texas, negli Stati Uniti, ed ha cercato una risposta alla domanda se aumentano i livelli di glutatione con la Glicina e l’N-acetilcisteina.

Lo studio ha coinvolto delle persone di 80 anni e l’ipotesi era determinare se l’integrazione di 100 mg, al kg, al giorno, di Glicina ed N-acetilcisteina per 24 settimane negli anziani, avrebbe migliorato la loro situazione di carenza di glutatione.

I risultati sono stati sorprendenti: tutte le categorie di misurazione sembrano suggerire che la Glicina e l’N-acetilcisteina, hanno ringiovanito i corpi degli ottantenni e li hanno riportati a livelli simili a quelli di vent’anni.

Oltre ad aumentare i livelli di glutatione, la funzione endoteliale è migliorata ed inoltre lo studio ha mostrato riduzioni del danno al DNA, della resistenza all’insulina e miglioramenti della funzione cognitiva e delle prestazioni fisiche.

Gli ottantenne hanno iniziato con livelli di glutatione inferiori del 76 per cento rispetto ad un gruppo di ventenni di controllo.

Dopo 24 settimane di integrazioni con Glicina ed N-acetilcisteina i livelli di glutatione sono aumentati 2,6 volte, e sono stati ripristinati a quelli delle loro controparti più giovani, come misurato dal glutatione ridotto e dal glutatione totale.

Per quanto riguarda lo stress ossidativo, si è rilevato che gli ottantenni avevano inizialmente livelli di stress ossidativo 5-10 volte superiori: con l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina la media di questi marcatori è stata completamente riportata ai livelli giovanili.

Un’altra cosa importante è il metabolismo dei grassi, che vengono scomposti per fornire carburante ai mitocondri per generare energia: si è visto che i ventenni erano significativamente più efficienti nel metabolismo dei grassi, gli ottantenni avevano un’efficienza molto minore, circa la metà delle loro controparti più giovani.

L’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina ha ripristinato notevolmente il metabolismo dei grassi negli anziani, avvicinandola ai livelli di efficienza osservati nei ventenni.

Questa scoperta è particolarmente significativa perché sembra indicare che la Glicina e l’N-acetilcisteina potrebbero offrire un nuovo approccio nutrizionale per migliorare e correggere la disfunzione mitocondriale negli anziani e magari aiutare nella riduzione del peso.

Anche la funzione endoteliale, che misura l’integrità dei vasi sanguigni, è notevolmente migliorata ed è tornata a livelli giovanili.

Sui danni del DNA, si è visto anche qui un miglioramento e diversi studi hanno scoperto che l’integrazione di Glicina previene lo sviluppo di tumori epatici e inibisce la crescita del melanoma e dell’ adenocarcinoma mammario.

La resistenza all’insulina è una misura chiave da considerare, è una cosa che porta al diabete e lo studio ha rilevato che la Glicina e l’N-acetilcisteina hanno corretto i livelli elevati di insulino-resistenza negli anziani.

Questo miglioramento ha legami molto importanti con un ridotto rischio di sindrome metabolica, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari.

Un altro studio ha dimostrato che l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina ha corretto l’infiammazione cardiaca e la disfunzione diastolica.

Tutti questi studi hanno visto che le cellule funzionano meglio, ma cosa è successo agli esseri umani dal punto di vista percettivo/soggettivo?

In altre parole, tutti questi biomarcatori migliorati si sono effettivamente tradotti in miglioramenti cognitivi e fisici nel mondo reale?

Il risultato sul miglioramento della funzione cognitiva, quindi il funzionamento del cervello, è uno dei risultati più entusiasmanti di questo studio: sono stati eseguiti 5 test cognitivi e sono stati misurati i livelli corrispondenti; i livelli di funzionamento cerebrale dopo l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina negli anziani sono aumentati di tre volte, e questo ha fatto sì che diventassero praticamente indistinguibili da quelli dei partecipanti più giovani.

Si sono trovate diverse spiegazioni al fenomeno del miglioramento cerebrale: uno è per esempio il fenomeno del furto di glucosio.

Con l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina i tessuti non cerebrali tornano a utilizzare il grasso come combustibile, determinando una diminuzione dell’ossidazione del glucosio mitocondriale in tutto il corpo.

Questo lascia più zucchero, più glucosio disponibile per il cervello e ne migliora così il funzionamento.

Un altro motivo è il miglioramento dell’insulino-resistenza: una insulino-resistenza elevata potrebbe limitare l’ingresso di glucosio nel cervello, un miglioramento nella resistenza all’insulina è collegata ad un miglioramento nelle funzioni cerebrali, le funzioni cognitive.

Il deterioramento cognitivo poi è stato anche associato all’infiammazione cerebrale e la disfunzione endoteliale: l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina aiuta ad alleviare questa infiammazione, anche questo aiuta a far funzionare meglio il cervello.

Quindi l’integrazione di queste sostanze ha migliorato la memoria, la plasticità sinaptica ed il mantenimento delle reti neurali.

Alla fine si sono esaminate le prestazioni fisiche dei partecipanti a questa sperimentazione: si sono fatte verifiche sia sui giovani che sugli anziani, fra cui la velocità dell’andatura, camminata veloce di 6 minuti, e forza di presa.

Come previsto gli anziani hanno ottenuto risultati peggiori del 23 per cento, rispetto ai giovani; tuttavia dopo l’integrazione con Glicina ed N-acetilcisteina la loro capacità fisica è migliorata.

Questo può essere dovuto al fatto che l’integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina migliora la funzione mitocondriale e questo è collegato alla forza e la velocità dell’andatura.

Dopo lo stop all’assunzione, si è visto che questi benefici sono svaniti, questo suggerisce che è necessario un’integrazione continua per mantenerli.

E’ importante notare che queste sostanze non hanno effetti collaterali di sorta: quando vogliamo pensare di fare integrazione di Glicina ed N-acetilcisteina è essenziale tenere conto dei dosaggi, delle forme in cui si trovano queste sostanze.

Queste sostanze sono tipicamente prese come una combinazione dei due amminoacidi costituenti: il dosaggio ottimale può variare a seconda di fattori quali età, stato di salute, obiettivi di salute specifici.

Negli studi clinici si sono utilizzati dei dosaggi di 100 mg per kg di peso corporeo tutti i giorni; la Glicina e l’N-acetilcisteina possono interagire con altri farmaci: ad esempio la N-acetilcisteina può interagire con la nitroglicerina, un farmaco usato per trattare il dolore toratico, l’angina, che può portare a bassa pressione sanguigna e vertigini.

L’integrazione di queste sostanze può influenzare l’assorbimento e l’efficacia di altri farmaci come gli antibiotici, le tetracicline o gli antiacidi che contengono alluminio.

Per ridurre al minimo il rischio di interazioni, è necessario consultare il proprio medico prima di iniziare integrazione con Glicina ed N-acetilcisteina, questo è molto importante se si stanno assumendo farmaci o altri integratori specifici.

Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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